Milano dice NO a Berlusconi.
Mancano ancora i dati di molte città e quelli delle singole liste, ed è presto per sviluppare analisi dettagliate. Ma una cosa è possibile dirla sin d’ora: Milano e Torino, le capitali del progresso economico, civile, sociale politico, hanno detto no a Berlusconi ed al berlusconismo, all’imbarbarimento della lotta politica, all’assalto alla Costituzione ed alle Istituzioni. L’Italia civile e democratica può tirare un sospiro di sollievo: comunque si voglia metterla, questi dati implicano una battuta d’arresto per una destra che ha passato il segno.
Adesso, per il centrosinistra, si tratta di non cadere nel trionfalismo, di impegnarsi seriamente per i ballottaggi, di non riporre ogni futura prospettiva nell’eventuale sganciarsi della Lega dal sistema solare berlusconiano, di perseguire l’obbiettivo non ancora realizzato di costruire una propria credibile proposta politica per il Paese.
Gim Cassano (Alleanza Lib-Lab), 16-05-2011
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