.pubblicata da Le Ragioni.it il giorno lunedì 11 aprile 2011 alle ore 15.37.di Tomaso Greco
Depositate le liste si apre la corsa al consiglio comunale di Milano e i socialisti si presentano ai banchi di partenza sotto diverse bandiere e con ben cinque candidati.
Nel Pd troviamo il consigliere uscente Natale Comotti, eletto la volta scorsa nella lista dell’Ulivo con 1.215 preferenze, Roberto Caputo, consigliere provinciale del Pd e capolista al senato nelle liste di Boselli nel 2008 e Roberto Biscardini, segretario milanese del PSI di Nencini. Nella lista civica pro-Pisapia figurano invece il giovane e preparato dirigente del PSI Alberto Anzalone e Giuliana Nuvoli, docente di Letteratura Italiana alla Facoltà di Scienze dei beni culturali e eccellente dantista.
Se il sostegno a Pisapia da parte dei socialisti era dato per acquisito già da mesi, anche in considerazione dell’impegno di una buona parte della galassia socialista milanese a favore dell’avvocato già all’epoca delle primarie, certo era difficile aspettarsi una tale pluralità di candidature. E tutte di livello. Ma vediamole una per una.
Comotti si è distinto, sia in consiglio comunale sia al di fuori, per l’attenzione verso le trasformazioni dell’area Rogoredo/Santa Giulia, zona sulla quale si gioca una partita che potrebbe anche rivelarsi determinante nel fotofinish tra Pisapia e Moratti.
Caputo torna a candidarsi a Palazzo Marino con la lista del Pd, riconfermando, dopo la parentesi nel PSI, la scelta di cinque anni fa. Va detto che questa volta Caputo si presenta forte di un risultato molto positivo alle elezioni provinciali e con l’endorsement dell’ex segretario provinciale socialista Alberto Grancini. Peraltro Caputo, con la sua attività di consigliere, è riuscito a ritagliarsi un ruolo nel Pd milanese. Potrebbe essere il suo punto di forza oppure, proprio per l’importanza della sua permanenza a palazzo Isimbardi, il deterrente per molti circoli del Pd ad appoggiare la candidatura.
Biscardini, dopo aver a lungo caldeggiato l’ipotesi di una lista laico-riformista, prova a riportare nelle istituzioni milanesi il partito che lo vede tra i massimi esponenti locali e nazionali. Oltre a essere persona seria e stimata, Biscardini ha dalla sua una struttura organizzata. Tuttavia negli ultimi mesi si sono registrate importanti defezioni nel PSI nenciniano, a partire dalla candidatura di Anzalone, tra i coordinatori cittadini del partito, passando per i circoli e le sezioni che hanno deciso di sostenere la lista civica. Così, salvo auspicabili exploit, anche riconfermare le preferenze prese la volta scorsa, con la Rosa nel Pugno, potrebbe rivelarsi un obiettivo non semplice.
Rimanendo nel PSI, ma passando dal Pd alla lista civica, troviamo proprio Anzalone. Non bisogna farsi trarre in inganno dalle non molte preferenze racimolate l’anno scorso quando era in lista con il PSI per il consiglio regionale. Allora la lista non era, come si dice ultimamente adoperando un gergo da cinodromo, “competitiva”. Oggi Anzalone è riuscito a portare dalla sua i circoli di Volpedo e qualche sezione. Anche se il risultato della lista civica è imprevedibile, così come è difficile abbozzare una previsione dell’asticella di consenso da superare per entrare in consiglio, il trentenne socialista ha le carte in regola per non sfigurare.
Last but absolutely not least di questa veloce rassegna è Giuliana Nuvoli. Come si è detto, anche lei tra le fila della lista civica. E’ una candidatura di spessore, dal punto di vista umano e culturale. Comunque vada in termini di preferenze, avvalora la lista civica e, per certi versi, contribuisce ulteriormente a rafforzare lo spessore della coalizione guidata da Pisapia.
Certo sorprende non vedere ai banchi di partenza Franco D’Alfonso, supporter di Pisapia ante-primarie, che ha preferito, insieme a Guido Aghina, un ruolo di animatore della lista civica senza però scendere nell’agone elettorale in prima persona.
Viene da chiedersi come mai gli eredi del PSI milanese abbiano preferito andare in ordine sparso anziché puntare su un’unica candidatura forte. Il rischio è di non eleggere -non sarebbe la prima volta- nessun esponente in consiglio comunale. Sarebbe un suicidio politico difficile da spiegare, la dimostrazione che le divisioni vecchie e recenti macinano ancora incomunicabilità. Non me ne voglia von Moltke: in questo caso si marcia divisi, ma con l’azzardo di non colpire affatto.
Un contributo socialista alla campagna di Pisapia è atteso per martedì 19 aprile al De Amicis, quando sul palco ritroveremo da Mario Artali a Carlo Fontana, passando per Giovanni Baccalini e Guido Martinotti. Oltre, naturalmente, al candidato sindaco.
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