lunedì 25 aprile 2011

Rosario Crisconio: La Riforma che non c'è

La Riforma che non c’è? La Riforma Gelmini
La legge n. 240/10 del 30 dicembre 2010. La riforma Gelmini. Se ne è parlato tanto, discusso per mesi, le proteste portate avanti
da tutto il mondo universitario hanno paralizzato città e reso partecipi migliaia di studenti. Ma a quasi due mesi dall’entrata in vigore,
cos’è cambiato? Dove è finito tutto il coro di protesta?
L’impressione generale che se ne ricava è un alluvione burocratica e amministrativa: 500 nuove norme, oltre mille regolamenti per
la sua attuazione in tutti gli atenei italiani e ben 47 decreti attuativi, di cui ancora nessuno esecutivo.
La riforma prevede la federazione degli atenei, lasciandola però facoltativa e con accordi da prendere successivamente: non un
provvedimento drastico quindi volto a premiare gli atenei più meritevoli. L’altro grande problema che evidenzia, è il fatto che la legge
agisce a metà, dice e non dice, lasciando spazio ad innumerevoli dubbi ed interpretazioni, ma soprattutto non intervenendo in
maniera decisa sul precariato universitario.
Le borse di collaborazione, la legge ne prevede l’eliminazione, ma non specifica cosa fare con quelle attualmente in atto. Altra questione
è il taglio deciso, fatto nei confronti delle borse di studio e delle agevolazioni per chi si trova in situazioni economiche difficili,
che vede esclusi trentamila studenti meritevoli, che avrebbero diritto ad una borsa di studio, ma per mancanza dei fondi si vedono esclusi
dal diritto allo studio.
L’impressione è quella di un’università alla deriva, abbandonata a se stessa nel tentativo di far fronte ad una mancanza di fondi e ad un
costante calo di qualità.
In fondo era necessaria in tempi di crisi e instabilità questa riforma?


Rosario Crisconio
buona pasqua !

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