Care Compagni
“Cambiare si può” ,
è questo il filo conduttore del progetto elettorale di Giuliano Pisapia, un progetto che ha visto tra i suoi convinti promotori il vasto arcobaleno della sinistra, e tra questi in prima fila i circoli socialisti ed in particolare, quasi all’unanimità, tutti i circoli milanesi aderenti e proattivi nel Gruppo di Volpedo.
La coerente adesione dei circoli socialisti, di molti iscritti di oggi e di ieri,al progetto di Giuliano è stato dallo stesso apprezzata, riconosciuta e ricambiata sia con la sua attiva e convinta partecipazione a Volpedo, al nostro terzo convegno, il cui contributo è stato particolarmente apprezzato da tutti i convenuti..
Giuliano, ha avuto il merito ed il coraggio, una rarità nell’eccessiva autoreferenzialità della sinistra milanese, di rimettere nel giusto ordine i valori della storia politica di Milano, neglettamente trascurata, ridando al socialismo riformista il giusto e doveroso riconoscimento per i grandi meriti e per gli altrettanto prestigiosi risultati realizzati nella guida di Milano, con un accenno particolare alle positive esperienze dei sindaci: Greppi, Aniasi e Tognoli.
Pisapia ha già inanellato una serie di vittorie, vincendo le primarie, ha dimostrato: che si può sperare di fare in modo diverso e soprattutto fare di più e meglio; e che la politica quella vera, quella bella potrà riavere il ruolo e la credibilità che le spetta se sarà in capace di liberarsi di quel condizionamento dovuto all’autoreferenziale convinzione che in politica si è sempre “diversamente giovani” a giustificazione del non cambiamento.
Il secondo ed altrettanto incredibile successo, è stata quello di aver di saputo riunire tutte le forze di opposizione intorno alla sua candidatura, smentendo così coloro che scambiavano la sua mitezza per debolezza politica o carenza di carisma, come non può passare in secondo piano, che Giuliano Pisapia, uomo della sinistra, è “partiticamente” sia riuscito a rivitalizzare in parte la città trasferendo alla gente il concetto che cambiare si può perché si deve, e chi non ci sta a cambiare è destinato prima o poi a sparire:monito più che mai attuale per tutti coloro che abbarbicati alla retorica non riescono più ad ottenere il consenso che li legittimi istituzionalmente.
In attesa della quarta, la vittoria finale, vi è una terza vittoria in corso d’opera, sulla quale circoli volpediani dovranno fortemente impegnarsi consolidarla: ovvero la realizzazione della lista Milano Civica per Pisapia Sindaco, che rappresenta una autentica novità, sia per il suo processo costituente e sia per l’originalità dello spirito e dell’impegno di chi vi concorre.
Socialisti con o senza tessera ne sono stati i più fervidi copromotori, in modo in parte tormentato, i circoli socialisti milanesi vi hanno aderito manifestando un crescente sostegno ed interesse, sfociato poi nella inclusione nella lista di due espressioni positive del mondo socialista milanese, Giuliana Nuvoli ed Alberto Anzalone, le cui passioni civili e l’impegno sociale sono assolutamente coerenti con lo spirito e la missione della lista.
La gran parte del socialismo milanese sosterrà la lista civica, quella che si identifica in positivo in quel socialismo diversamente giovane, quello che non si candida e ricandida in ossequio ad un narcisismo ormai diventato malattia, ma perché ha consapevolmente e responsabilmente metabolizzato che il sapersi congedare dal palcoscenico per infilarsi nella buca del suggeritore è una virtù oltre che il segnale di grande e vitale intelligenza politica di garanzia, di dinamicità e di rinnovamento nel comprendere i reali bisogni della gente e nel ricercarne le soluzioni
Per queste considerazioni, per dare coerenza e lungimiranza a quello spazio politico che sono stati capaci di riconquistare i socialisti volpediani, ed i circoli milanesi in particolare, è indispensabile dare prova: di una conseguente forte coerenza, e soprattutto di un impegno esclusivo nel sostenere Milano Civica per Pisapia: la lista senza padri-padroni espressi od occulti, una lista geneticamente improntata a promuovere rinnovamento nel modo di concepire ed interpretare la domanda sociale della comunità, una lista nella quale due aderenti ai circoli volpediani hanno avuto il coraggio e sentito il dovere di metterci la faccia e l’impegno.
La laicità dei nostri circoli è certamente un valore , la libertà di espressione e di scelta di ogni aderente è un postulato, però credo che sia nel caso di associati con tessera socialista o con altra tessera il messaggio che debba uscire dai nostri circoli volpediani debba essere nell’occasione univoco e se possibile con enfatizzazione le candidature di Anzalone o Nuvoli in particolare e Milano Civica in generale.
Se a Milano vince Pisapia, cambia l’inerzia del Paese, se a Milano ha un grande successo Milano Civica cambiare si potrà e nel cambiamento i socialsti avranno lì opportunità e la possibilità di tornare al centro del dibattito.
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