Circolo
Carlo Rosselli
Milano
Compagni, compagne, amici, amiche,
Vi scrivo per segnalare che MARTEDI' 19 APRILE 2011, alle ORE 20,45,
presso il CIRCOLO DE AMICIS, di VIA EDMONDO DE AMICIS 17, a MILANO si
terrà un'importante iniziativa sul tema
CAMBIARE MILANO, SI PUO'!
Se non si sa da dove si viene,
è impossibile capire dove andare
Promotori della serata sono diversi circoli milanesi di ispirazione
socialista e libertaria, tra cui anche noi del "Rosselli", unitamente
agli amici e ai compagni del Circolo De Amicis, del Club Porto
Franco,
del Circolo La Riforma, del circolo Nuova Società, del Centro di
Iniziativa Sociale Pertini, della Lega dei Socialisti di Lombardia,
del
circolo La Rondine e del comitato dei Socialisti e Libertari per
Pisapia.
L'iniziativa ha in effetti un triplice intento:
- illustrare i programmi del candidato sindaco del Centro-Sinistra
GIULIANO PISAPIA;
- evidenziare il sostegno convinto dei circoli milanesi di
ispirazione
socialista e libertaria alla sua candidatura ed alla LISTA CIVICA PER
PISAPIA SINDACO;
- e infine sottolineare la forte continuità ideale e politica che a
noi pare di ravvisare tra quella stessa candidatura (e quella
specifica
lista) e la migliore tradizione riformista del Socialismo Municipale
ambrosiano, che tanta parte ha avuto nel disegnare la storia di
Milano
nel corso del Novecento.
Alla serata prenderanno dunque parte, con interventi di taglio
diverso
(e di cui troverete una descrizione più dettagliata nell'allegato)
MARIO ARTALI, PIERO BASSETTI, GUIDO MARTINOTTI, CARLO FONTANA, FRANCO
D’
ALFONSO e GIULIANO PISAPIA.
Verrà inoltre presentato un Libro Bianco - curato da GIULIANA NUVOLI
e
da GIOVANNI BACCALINI - sul Socialismo Municipale a Milano, con
un'importante ricostruzione di carattere storico sulle grandi
amministrazioni milanesi a guida socialista del passato e con un
raffronto critico e documentato sulle molte realizzazioni di quelle
giunte a paragone del molto poco realizzato in questo ventennio di
governo di Destra.
Saranno quindi presentate alcune proposte rivolte al futuro, e
maturate nell'ambito delle discussioni tra i Circoli socialisti
promotori della manifestazione.
Da ultimo verranno infine presentati tutti coloro che hanno accettato
di candidarsi nella suddetta LISTA CIVICA, riservando una
considerazione particolare alle candidature di ALBERTO ANZALONE e di
GIULIANA NUVOLI, che sono stati segnalati e sostenuti dai nostri
Circoli e che ci auguriamo possano davvero diventare due validi ed
agguerriti consiglieri comunali di cultura ed ispirazione socialista
e
libertaria.
Confido dunque che vogliate e possiate intervenire numerosi a questa
importante serata di taglio politico, perchè credo ne possa
senz'altro
la pena.
In allegato troverete comunque un volantino di ulteriore
illustrazione
dell'iniziativa e un file in PDF sull’articolazione del programma.
Potrete naturalmente anche far circolare il tutto.
Vorrei peraltro approfittare di questa comunicazione anche per
aggiungere a questo messaggio alcune considerazioni sulle scelte che
come Circolo Rosselli abbiamo ritenuto di compiere in relazione
all'importante scadenza elettorale amministrativa del 15 e 16 maggio
prossimi.
In effetti, come forse ricorderete, sin dalla campagna per le
primarie
dello scorso autunno, noi "Rosselliani" abbiamo scelto di sostenere
con
grande convinzione la candidatura a sindaco di Milano di Giuliano
Pisapia.
Prendemmo questa decisione sin dallo scorso settembre, da quando cioè
Giuliano Pisapia volle venire a Volpedo, alla manifestazione annuale
del nostro coordinamento di circoli socialisti e libertari dell'area
lombarda, ligure e piemontese (il Gruppo di Volpedo appunto), poichè
in
quell’occasione egli ci fece davvero un'ottima impressione.
Di Giuliano Pisapia ci piacquero da subito il garbo, l'onestà, la
pacatezza, l'attitudine all'ascolto ed al confronto democratico, e la
spiccata vocazione di tipo partecipativo. Ci piacque la sua cultura
politica ad un tempo garantista e legalitaria, la sua sensibilità
sociale, e la sua mentalità laica ed aperta.
Alla luce di queste qualità ci è stato in effetti da subito chiaro di
quanto egli si sarebbe potuto e si potrebbe configurare come un
ottimo
sindaco, la cui sua vittoria potrebbe rappresentare un punto di
svolta
e di cesura rispetto a questi ultimi lunghi 18 anni di
amministrazioni
di Destra, che ci sono parsi francamente alquanto opachi, di corte
vedute e anche dal basso, per non dire bassissimo, profilo culturale,
civile e morale.
Insomma, ci siamo facilmente persuasi di come un eventuale successo
di
Giuliano potrebbe oggettivamente costituire un importante e decisivo
segnale politico di riscossa - di portata nazionale - contro la
volgarità e le bassezze di questa squallida stagione berlusconiana e
leghista.
Ciò che più che ci ha convinto è stato però soprattutto il fatto che
Pisapia, sin da quella sua uscita a Volpedo, avesse voluto connotare
la
propria candidatura con un esplicito, dichiarato ed aperto richiamo
alle grandi e positive esperienze di buon governo delle maggiori
città
europee a guida socialista e socialdemocratica (come Berlino, Parigi,
Amsterdam, Barcellona, ecc.), così come, appunto, alla gloriosa
tradizione di quel Socialismo Municipale che a Milano (attraverso le
figure di grandi sindaci quali Caldara, Filippetti, Greppi, Ferrari,
Cassinis, Aniasi, Tognoli...) ha davvero rappresentato qualcosa di
importante e di prezioso.
Questo argomento, da lui in seguito più volte ribadito, ci è parso in
effetti particolarmente importante sul piano politico e culturale.
A noi sembra infatti che per costruire una Sinistra riformatrice e
unitaria ci sia in realtà bisogno di Socialismo. E la tradizione del
Socialismo municipale ci pare al riguardo un esempio cui doversi
indiscutibilmente ispirare.
Sia chiaro : noi “Rosselliani” non ci siamo in realtà mai nascosti i
limiti, le colpe, le carenze e le degenerazioni (anche gravi e
gravissime) che la storia del Socialismo italiano, e in particolare
proprio quella del Socialismo milanese, ha oggettivamente rivelato
nell’
ultima fase del XX secolo. In realtà, chi ci conosce sa bene che
sotto
questo profilo noi non siamo mai stati né vaghi né reticenti. E però,
pur senza nulla togliere a tutto questo, ci pare davvero che oggi la
riscoperta di solide idealità e principi politici socialisti sia una
necessità non più prorogabile, e che il recupero di quella grande e
consolidata esperienza di buona amministrazione, di robusta cultura
civica, di intensa partecipazione democratica, e di pratica concreta
della solidarietà, possa costituire un passaggio assolutamente
decisivo
per poter rilanciare, in questa città e più in generale in tutto il
Paese, una seria e credibile cultura democratica e di governo,
alternativa a quella incarnata in questi decenni dall’egoismo e dalla
volgarità delle Destre.
Il ritorno al Socialismo (e nella fattispecie al Socialismo
Municipale, e alla sua vivida cultura della concretezza e del ben
fare)
ci pare cioè un’istanza che l’intera Sinistra dovrebbe avvertire come
assolutamente pressante.
E questo vale in particolar modo proprio per la nostra città. Di quel
Socialismo, concreto e riformatore, Milano è stata infatti il grande
laboratorio e la grande fucina. Ciò che ha fatto grande la Milano del
Novecento è stata infatti anche la capacità delle sue amministrazioni
(a guida socialista) di saper coniugare con lungimiranza lo sviluppo
impetuoso di una grande metropoli dalla vocazione cosmopolita con una
costante attenzione alla vivibilità, all’accoglienza, alla
partecipazione: trasporti, case, scuole, servizi, strutture di
assistenza, intelligenti pianificazioni urbanistiche... Milano è
stata
a lungo un modello di buona politica.
Poi quel patrimonio sembra essere stato improvvisamente disperso,
negletto ed obliterato.
In parte ciò è certamente avvenuto, come ho già detto, per
responsabilità degli stessi Socialisti: inutile volerlo negare. Ma c’
è
stata evidentemente anche una sorta di eccessiva crisi di rigetto da
parte della cultura democratica e progressista, per cui ad un certo
punto nel linguaggio e nella prassi politica della Sinistra milanese
il
Socialismo è stato in realtà rinnegato. Verso quella tradizione, così
significativa, si è imposto una sorta di ostracismo. E’ stata una
reazione per certi aspetti anche comprensibile (proprio alla luce di
quelle carenze e di quelle degenerazioni di cui sopra si diceva). E’
un
fatto però che l'aver ridotto la storia del Socialismo milanese alla
sola vicenda di Tangentopoli ha fatto troppo spesso dimenticare,
colpevolmente, anche quel molto, moltissimo di importante e di buono
che quella storia politica ed amministrativa aveva invece saputo
produrre e mettere in piedi.
E soprattutto, eliminato il riferimento alla bussola del riformismo
(o
meglio, appunto, del Socialismo Municipale), la Sinistra a Milano non
ha più saputo elaborare un progetto per la città.
«Meglio sconfitti che socialisti» - per dirla con Marco Alfieri -
sembra essere stata per troppi anni la sola vera parola d’ordine
della
Sinistra di questa città... Ma il risultato di questa scelta è stato
appunto quello di perdere in capacità progettuale e in ampiezza di
vedute, e di non essere più in grado di proporre per Milano un
modello
serio di sviluppo, che sapesse combinare solidarietà ed efficienza. E
così si è finito per consegnare stabilmente la città alle Destre: le
quali per parte loro, dietro una stucchevole patina di supposto
efficientismo modernizzatore, si sono in realtà rivelate portatrici
di
una visione politica di totale grettezza. Oggi da Destra millantano
una
loro presunta “cultura del fare” (ancora adesso sbandierata nei
proclami propagandistici della giunta Moratti), ma, dati alla mano,
ciò
cui si è assistito in questo ventennio è stato soprattutto il trionfo
della cultura del non far nulla, del disfare, o del fare male (quando
non, in alcuni casi ad una vera e propria pratica del malaffare).
A questo declino della buona politica, che è di fatto coinciso con un
preoccupante declino della città, si deve ora rispondere proprio
tornando, sia pure con uno spirito nuovo (e anche consapevolmente
critico) a quella linea che si è voluto troppo bruscamente e troppo
recisamente interrompere.
Giuliano Pisapia questo lo ha perfettamente compreso. E il fatto che
oggi egli – pur non venendo da una personale storia politica
socialista
(ma questo è per certi aspetti ancor più significativo) – abbia
appunto
chiaramente e ripetutamente sottolineato di voler riscoprire e
recuperare tutto il valore e la forza della migliore tradizione del
Socialismo Municipale ci pare un dato quanto mai incoraggiante e bene
augurale.
Per questo noi “Rosselliani”, assieme a molti altri Circoli
socialisti
della città, abbiamo dunque inteso sostenere con convinzione la sua
candidatura a sindaco. E per questo abbiamo deciso di appoggiare la
LISTA CIVICA PER PISAPIA SINDACO che si è venuta costruendo nelle
scorse settimane.
Pensiamo infatti che quella lista, per il suo essere l’espressione
non
già di un ceto politico professionale ma piuttosto di persone di
buona
volontà, provenienti dai più diversi mondi dei mestieri, delle
professioni, e delle intelligenze (e però accomunate dalla volontà
genuina di recuperare un’idea di serio impegno politico a servizio
della comunità), possa rappresentare un segnale nella direzione
giusta:
di ricostruzione, cioè, di un tessuto connettivo di intensa
partecipazione democratica e di forte passione civile, e anche di
fondazione di un riformismo dal basso, che scaturisca appunto da una
ritrovata capacità di mobilitazione dei cittadini. Il fatto che si
tratti di una lista fuori dai partiti ci è parso del resto
particolarmente significativo: e non perchè noi “rosselliani” non si
creda al ruolo importante, anzi fondamentale, dei partiti nelle
democrazie, o si pensi – qualunquisticamente – che i partiti siano di
per sè una brutta cosa, ma perché i partiti attualmente esistenti non
ci paiono in effetti troppo convincenti. Noi vorremmo in effetti
partiti meno ambigui e meno vaghi sul piano dei profili identitari
(ci
piacerebbe un vero e grande partito socialista, degno di questo
nome),
e nel contempo vorremmo partiti più trasparenti e più aperti sul
piano
delle procedure interne. Da questo punto di vista ci è quindi
sembrato
che ora, qui, una lista civica potesse costituire la soluzione più
giusta: proprio nel segno di un ritorno forte ai valori civili della
partecipazione e della trasparenza. E in particolare, la LISTA CIVICA
PER PISAPIA SINDACO, che in un certo qual modo abbiamo contribuito a
far nascere, ci è parsa poter costituire un vero grande valore
aggiunto
per la coalizione di Centro-Sinistra: in grado di contribuire in modo
significativo all’auspicata vittoria della coalizione stessa, proprio
per la capacità di riavvicinare alla buona politica anche le
intelligenze più critiche, più disincantate o più libere.
Ma poichè d'altro canto siamo anche convinti che sia assolutamente
importante tentare di riportare a Palazzo Marino, oltre che un
sindaco
lungimirante quale Giuliano Pisapia, anche dei consiglieri capaci di
coniugare questa vocazione democratica e partecipativa con una più
consapevole cultura politica socialista (nel senso autentico e
migliore
del termine), abbiamo ritenuto di esprimere a nostra volta dei
candidati che non fossero soltanto persone credibili, oneste,
indipendenti, e capaci, ma che fossero anche, appunto, dei cittadini
animati dalla volontà di ridare voce, fiato, vigore e dignità a
quella
peculiare tradizione socialista e libertaria cui noi ci sentiamo
particolarmente legati. E così abbiamo dunque ritenuto di promuovere,
nell'ambito della suddetta LISTA CIVICA, alcune candidature, e dopo
un
intenso confronto comune siamo pervenuti ad individuare i nomi dei
compagni ALBERTO ANZALONE e GIULIANA NUVOLI, i quali, vincendo un’
iniziale ritrosia, hanno infine accettato di mettersi in gioco.
Attorno ai loro nomi i nostri Circoli hanno insomma ritenuto di
potersi a pieno titolo riconoscere ed identificare. ALBERTO ANZALONE
(che è in particolare un socio del “Rosselli”) e GIULIANA NUVOLI sono
dunque i candidati che abbiamo deciso di sostenere per riportare
delle
credibili voci socialiste in Consiglio Comunale. Essi sono di fatto i
due “nostri” candidati (anche se la preferenza che si potrà esprimere
sarà purtroppo soltanto una) e l’invito che rivolgiamo a tutti i
nostri
amici e compagni è perciò quello di votare non soltanto per Pisapia e
per la Lista Civica, ma anche, se credono, per uno di loro due.
Alla luce di tutto ciò, mi pare si possa dunque anche meglio cogliere
il senso dell’iniziativa di martedì 19 aprile, che vuole essere per l’
appunto l’occasione per ricordare il valore del Socialismo
Municipale,
e per mandare, a nome dei Circoli, un segnale forte e chiaro a
sostegno
di GIULIANO PISAPIA e della coalizione che lo sostiene, come pure
della
LISTA CIVICA PER PISAPIA SINDACO, e dei candidati di ispirazione
socialista che in quella lista abbiamo ritenuto di sostenere.
Credo che sarebbe bello ed importante se allora si potesse dar luogo
ad una serata intensa, ricca, partecipata e costruttiva, che
riuscisse
a rimotivare le persone e che nel contempo facesse emergere idee,
temi
e proposte.
Se potete, insomma, cercate di non mancare.
Un saluto,
Francesco Somaini (pres. Circolo Carlo Rosselli – Milano).
PS: Per le ragioni che ho cercato di spiegare il Circolo Rosselli ha
preso senza incertezze la decisione di impegnarsi e sostenere con
convinzione Giuliano Pisapia e la Lista Civica per Pisapia Sindaco, e
nell’ambito di questa lista ha ritenuto in particolare di appoggiare
in
particolare i due candidati sopra segnalati : il “rosselliano”
ALBERTO
ANZALONE e GIULIANA NUVOLI.
Ciò premesso, trovo giusto però ricordare – in coerenza con la nostra
tradizione di apertura, e di inclusione verso molteplici sensibilità
–
come anche in altre liste della coalizione di Centro-Sinistra,
egualmente schierate a sostegno della candidatura a sindaco di
Pisapia,
si siano in realtà delineate delle candidature di persone che
consideriamo comunque nostre amiche, o che riteniamo quanto meno
portatrici di una storia personale o di una visione politica non
lontana da quella che anche a noi “Rosselliani” sta a cuore.
In particolare desidero qui ricordare che nelle liste di “Sinistra e
Libertà” risulta candidata, come capolista, DANIELA BENELLI, già
segretaria della Casa della Cultura e assessore provinciale nella
vecchia giunta di Centro Sinistra.
Invece nelle liste del Partito Democratico si è candidato, sia pure
con una scelta che molti di noi della rete dei Circoli hanno
considerato discutibile, ROBERTO BISCARDINI, segretario provinciale
del
Partito Socialista Italiano e presidente del Circolo “Il Socialista”
(un circolo “volpediano” che non ha ritenuto di condividere le scelte
che tutti gli altri circoli milanesi del “Gruppo di Volpedo” hanno
invece congiuntamente pensato di compiere). Pur in dissenso rispetto
a
questa sua decisione, mi pare giusto segnalare anche la sua
candidatura.
Perciò, chi avesse l’intenzione di votare per uno di quei partiti,
potrebbe, se crede, tenere conto di queste segnalazioni.
1 commento:
Caro Francesco, mi permetto di ricordare che ci sono anche delle
candidature per una Milano laica e riformista nelle 9 Zone,
socialisti nelle liste delle cirscoscrizioni del PD per Pisapia
Sindaco, perchè il socilaismo è anche un lavoro che si fa a partire dal
territorio e dai bisogni degli uomini e delle donne a Milano che forse
non capiscono tanto le differenze tra le liste ma che Milano è una
città motlo difficile da vivere spesso in quartieri sempre più
degradati, con sempre meno servizi ma più smog , scarsissime
opportunità per il futuro dei giovani che questo governo di centro
destra non ha saputo gestire in modo minimamente decente, penso che lo
capiscano benissimo. Ed è questo che dobbiamo dire per cambiare Milano.
Un caro saluto
Donatella
Posta un commento