venerdì 21 gennaio 2011

Francesco Maria Mariotti: Italia distratta, Europa timida

A chi non volesse ridurre la nostra politica a una guerra civile in salsa giudiziaria (con possibili esiti imprevedibili, come fu per Tangentopoli), conviene levare gli sguardi e capire che si stanno giocando - senza di noi - partite ben più importanti.


Dall'altra parte del Mediterraneo c'è chi si illude sui moti di ribellione in atto; si parla anche di "rivoluzioni liberatorie", forse non rendendosi conto di quali possano essere gli improvvisi rovesci di queste partite incontrollate. Ben venga, se riesce a dispiegarsi, la democrazia nell'Africa mediterranea; ma quali saranno i suoi colori e le sue parole d'ordine?


Noi italiani, capaci di gestire in passato il "golpe" a favore di Ben Alì, oggi sembriamo silenti, distratti dalle nostre vicende, con il rischio che nel frattempo altri stati, o - peggio - altre forze non statuali prendano piede sulle nostre "rotte". Perché di questo alfine si tratta: del controllo dei nostri mari, e del confronto economico quotidiano e continuo fra stati e potenze, anche attraverso l'"arma" delle migrazioni. Questa la partita che (non) stiamo giocando.


Allargando lo sguardo all'Europa, verrebbe da dire così: se gli italiani oggi sono distratti, gli europei in genere sono timidi.
C'è infatti ancora troppa paura dei mercati e poca politica, perché il nostro continente-federazione possa partecipare dignitosamente alla spartizione del potere nel mondo; il confronto diretto USA - CINA sembra metterci fuori gioco, ma a ben vedere le due superpotenze potrebbero trovare in questo attore "terzo" la sponda con cui evitare un perenne braccio di ferro, oggi ancora "silenzioso", domani chissà.


Se lo volessero, quindi, Italia ed Europa potrebbero fare la differenza, una grande differenza; ma forse pensiamo ancora di dover aspettare il permesso del mondo per esistere: in una sorta di "strascico psicologico" del secondo dopoguerra, ci illudiamo che gli USA ci proteggano ancora come un tempo e aspettiamo che siano loro a indicarci la strada.


Non è così; speriamo di accorgercene prima di dover pagare prezzi troppo elevati.


Francesco Maria Mariotti
http://mondiepolitiche.ilcannocchiale.it/


Su Tunisia e sul summit Cina - Usa vi invito a leggere due brevi rassegne stampa:


http://mondiepolitiche.ilcannocchiale.it/2011/01/20/tunisia_rischio_o_speranza.html


http://mondiepolitiche.ilcannocchiale.it/2011/01/20/cina_usa.html

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