copia della lettera scritta di getto e inviata alla fondazione craxi
Care compagne e cari compagni(spero vi possa ancora chiamare così come amava chiamarsi il nostro caro leader) della Fondazione Craxi,
sono un socialista senza partito, come tutti i socialisti, a meno che non si voglia definirsi socialisti stando nel pd o nel pdl. Sono giovane nel senso che non ho vissuto gli anni del PSI di Craxi, non vengo da una famiglia socialista eppure mi sento tutt'oggi un craxiano. Combatto il conformismo italico, l'unanimismo piccolo borghese, il giacobinismo di una destra travestita da sinistra e lotto per una vera modernizzazione culturale ed economica del nostro paese ingessato oggi così come o forse peggio del 1976. Sono di sinistra perchè come diceva Bettino "lo siamo nonostante Stalin" figurarsi nonostante D'Alema e Pancho Pardi. Non ho mai votato Berlusconi ma non lo odio e non lo combatto con l'elmetto in testa.
Rimango però sgomento quando, aprendo con emozione l'invito alla proiezione del film al parlamento europeo del prossimo febbraio, leggo che l'evento è organizzato col PPE.
Ora capisco tutto(o quasi)! Capisco il rancore verso i comunisti, capisco il disaccordo con una sinistra conservatrice ma la storia di Bettino Craxi è la storia della sinistra italiana e ancor più di quella europea ed internazionale. L'Europa ed il PSE nasce anche per merito di Craxi. L'Internazionale Socialista assume importanza globale sotto la guida di Brandt e col contributo fondamentale di Craxi. Non posso perciò accettare che venga fatta una iniziativa per me importante, non è solo la proiezione di un documentario ma ha una valenza politica, senza il PSE. I socialisti europei hanno mille difetti ed a volte non hanno sostenuto la causa dei socialisti italiani preferendo comodamente il sostegno e la presenza più forte dei postcomunisti nostrani.
Nello speciale del TG1 di qualche giorno fa Marcello Sorgi racconta che Blair in confidenza gli disse che il new labour del 1994 prende spunto da Craxi che con la sua politica si era dimostrato anni avanti a tutti.
Craxi continua ad esistere mille anni avanti questi signori e sopra la loro piccolezza ed anche la proiezione di un film può e deve avere un significato politico, organizzato appunto insieme al PSE, non di riabilitazione, ma per ribadire con forza "LA SINISTRA SIAMO NOI".
4 commenti:
bravo Fidel!
il fatto che Blair abbia detto che lui ha preso spunto da Craxi non va a favore di Craxi. E non è neanche vero. Blair è non-socialista uno che si piegato totalmente al pensiero unico neoliberale. E' in linea con Martelli, con D'Alema e Veltroni, ma se mi permettete non con Craxi (e mi riferisco al suo personale pensiero politico. Craxi era molto più vicino a Jospin ed ai socialisti francesi nel respingere decisamente la deriva di un pezzo della socialdemocrazia verso la piena subalternità al capitalismo liberista. Oggi giustamente sia Blair che Schroeder sono stati messi in soffitta e la SPD ed il Labour riconquistano il socialismo. E Craxi ne sarebbe stato contento. E lo dico da lombardiano molto critico con il craxismo.
1°) L'immagine di Craxi é stata profanata e immolata sull'altare del giustizialismo inverso e dell'anticomunismo di destra da Berlusconi, passando attraverso il suo sostegno peloso alla famiglia, facile preda ed ostaggio, nel momento dell'isolamento politico a sinistra e prostrata dal dolore per una perdita gravissima e tragica. Berlusconi, se qualcuno avesse questa strana idea non ama i socialisti, li usa come chiunque altro dai diciassette (quindici per Casati Stampa) anni in su.
2°) Gli ex socialisti che stanno con Berlusconi, degnissime persone, hanno politicamente però il grave torto di aver dato il colpo di grazia al Socialismo italiano, definitivamente confermando l'idea che ci si era fatti ai tempi di Craxi sui nani e le ballerine, che evidentemente saranno stati più alti e più tersicoree degli emuli attuali, ma sempre cortigiani erano, e il cui principale interesse era accumulare benefici personali.
3°) In quest'ottica anche la Fondazione Craxi "subendo" principalmente l'appoggio e l'influenza Berlusconiana può tranquillamente mutare il proprio nome in l'Affondazione Craxi, quali che siano le intenzioni e le percezioni di Stefania.
4°) Poiché non c'é nessuno di noi che può autodefinirsi e autolaurearsi in qualche cosa, senza sfuggire ai limiti scientifici di qiualsiasi definizione e misurazione in assenza di un metro di riferimento, non dovremmo più definirci socialisti senza fare parte di un organismo democraticamente riconosciuto come tale in un sistema gerarchico pur progressivo ma stabile. Per me non si può dire, parafrasando Forrest Gump "Socialista è chi il Socialista fa" ma Socialista é chi é riconosciuto socialista da una organizzazione di socialisti".
5°) I socialisti uniti, sparsi, veri, sedicenti non si facciano coinvolgere in operazioni propagandistiche della destra tipo le strumentali intitolazione di Vie a Craxi, Pertini, Lombardi. Limitiamoci a dichiarazioni sobrie quali " Siamo molto orgogliosi che gruppi, associazioni, amministrazioni, cittadinanze riconoscano il valore delle figure più importanti del Socialismo italiano, che evidentemente hanno lasciato una significativa impronta nella storia, nella politica, nella cultura, nel ricordo".
6°) Benchè il socialismo sia un'area di pensiero e non un programma politico, sforziamoci di unire tutte le energie sotto un solo simbolo e sotto questo simbolo, con rispetto democratico, agire perchè la propria sfumatura di socialismo possa essere più determinante domani, senza farsi tentare dall'individualismo competitivo, causa principe di scissioni e sconfitte di ciò che è il contraril dell'individualismo, esattamente il socialismo.
Claudio Marra
Credo sarebbe utilissimo ripartire dalla preziosa analisi svolta dal compagno Claudio Marra; ritengo infatti che il suo pensiero sia lungimirante,oltre che in gran parte stimolante e condivisibile e squarcia il velo di ipocrisia che ha abbracciato coloro i quali nel 92-93, nel corso di anni particolarmente difficili x il movimento socialista organizzato, sostenevono grosso modo il seguente pensiero: Il PSI è stato distrutto dalla magistratura e dai comunisti, ergo vado con Berlusconi, i pasdaran leghisti ed i post-fascisti.
A distanza di anni, però, si impone una ricostruzione dei fatti più serena, oltre che distaccata e pacata: il Psi è stato massacrato anche dalla dabenaggine di gran parte del gruppo dirigente, convinto dal teorema che, tolto di mezzo Craxi, il Psi avrebbe avuto ragione di essere e di agire politicamente. Però i fatti si sono incaricati di dimostrare che tale operazione nn era logica e percorib bile e,quindi, gran parte del gruppo dirigente ha attuato il piano b): ha,infatti, trovato riparo sotto il pericoloso ombrello berlusconiano, anche perchè era animato da un risentimento verso i compagni post comunisti,i quali certamente in quegli anni difficili tutto si sono dimostrati di essere , fuorché compagni nei confronti del Psi.
Ora, dato che come diceva il nostro Nenni, la politica si svolge con i sentimenti e nn con i risentimenti, se accettiamo la logica seconda la quale il socialismo è un sentire dell'animo più che un dogma ideologico, torniamo alla lotta politica con sentimento e passione, cercando di individuare un programma SOCIALISTA e partendo quindi dalla caretterizzazione del socialismo italiano, arricchito dall'identità ideale et programmatica manifestata dall'Internazionale Socialista e dal PSE. Credo che sarebbe dirimente, prendendo spunto dalla stup enda metafora del compagno Marra riguardante Forrest Gump, che potremmo dire che socialista italiano è chi milita in una formazione politica riconosciuta proprio dall'I.S. e dal PSE.
Un caro saluto socialista dalla Sicilia a tutti i compagni
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