Sulla chiusura improvvisa dell'OMSA di Faenza, che lascia 360 operaie a casa e si trasferisce in Serbia bisogna fare un seminario congiunto tra sindacati e ANCI, perchè l'Italia è piena di gente che va in giro per le Unioni Industriali a spiegare che se qualche media azienda deve cambiare gli impianti obsoleti, e in questi casi tutti sanno che costa meno e dura di più fare uno stabilimento completamente nuovo, se va in Serbia o in Polonia, senza andare fino in Cina, gli regalano il terreno attrezzato, forse gli danno pure un contributo, comunque qualche forma di esenzione fiscale, e viene considerato un benefattore se assume sul posto la metà degli operai che aveva nel vecchio stabilimento italiano, che coi nuovi macchinari bastano per fare la produzione.
In Italia è impossibile ottenere in tempi economici e senza strazianti accademie di urbanistica applicata una variante che consenta di fare un nuovo stabilimento coi soldi della vendita dell'area del vecchio, di contributi nulla, e ridurre l'occupazione vuol dire un lungo periodo di trattative e di lotte che ti blocca la produzione. Ergo, senza dire niente a nessuno si costruisce il nuovo stabilimento si addestrano i nuovi operai, tanto a Faenza mica sanno cosa succede in Serbia, e quando è tutto pronto si chiude da una parte e si apre dall'altra, Non si disturba neanche la cassa integrazione, che poi te la rinfacciano per una vita.
Contro queste scelte aziendali siamo totalmente sprovveduti, e pure non informati, perchè se lo fa un singolo padrone le cose si vengono a sapere, qualcuno dei suoi impiegati di fiducia ne parla con la moglie...Ma se lo fa una multinazionale come OMSA le cose si potrebbero sapere solo se ci fossero dei concreti contatti internazionali tra sindacati
1 commento:
Occupare occupare occupare ...
come è stato fatto in Argentina dopo la crisi del 2001.
La la crisi è stata eclatante qui è strisciante.
Ho inviato a tutti i miei appunti di viaggio in Argentina che in
definitiva riportava l'esperienza italiana della Legge Marcora per la
conversione in cooperative di piccole e medie imprese in procinto di
chiudere.
Oltre a ANCI, e sindacati da te individuati per riaprire la partita
occorre il coinvolgimento di Regioni che fanno leggi su politiche del
lavoro, province che le attuano e ... l'Alleanza delle cooperative
italiane (Legacoop, Confcooperative e Agei) che hanno il rimasuglio
del fondo della Legge Marcora da spendere ma anche il ruolo di
controllo e promozione delle cooperative vecchie e nuove.
Nella mia scaletta di impegni questo delle medie e piccole imprese da
convertire in cooperative è il terzo per questo anno. Il primo
Livorno il scondo Codeterminazione lì a Torino se siete sempre
d'accordo.
Un fraterno saluto.
Luigi
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