Il Circolo Carlo Rosselli è una realtà associativa presente a Milano sin dal 1981. http://www.circolorossellimilano.org/
domenica 23 gennaio 2011
Biscardini: Lissone, ancora le monetine. Una vergognosa provocazione contro i socialisti
“Un vergognosa provocazione di altri tempi. Dopo un ventennio si è ripresentato il popolo delle monetine. Quello che avevamo conosciuto davanti al Raphael e a Milano davanti alla sede di Corso Magenta. Una vergognosa manifestazione organizzata dal Italia dei Valori e sostenuta da qualche dirigente locale del PD. Mancava solo Ignazio La Russa e poi c’erano tutti.” Lo ha dichiarato Roberto Biscardini delle Segreteria nazionale del PSI presente a Lissone alla manifestazione per l’inaugurazione della Piazza intitolata a Bettino Craxi insieme a Stefania Craxi.
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41 commenti:
IdV è scontato, ma la presenza del PD merita una riflessione. Personalmente nell'interesse della memoria di Bettino eviterei che per ragioni del tutto strumentali amministrazioni di destra intitolino vie e piazze a Craxi. La tentazione di un'equiparazione come capri espiatori di Craxi e Berlusca è forte. Un'equiparazione difficile da digerire da parte dei più feroci critici di Craxi, con un minimo di onestà intellettuale
Temo che di monetine ne arriveranno in quantità industriali e non solo da quelli dell'IDV, se i dirigenti socialisti seguiteranno pervicacemente a considerarsi orfani o eredi di Bettino. Quella del Craxismo è una vicenda da affidare agli storici, ma è carica di troppe ombre per meritare di comparire nel Pantheon dl socialismo italiano, perchè è a causa soprattutto della sua leadership, spesso a limiti del dittatoriale, se i socialisti sono spariti dal Parlamento.
Sarà...io credo però che la nostra subalternità al PD continuerà a rendere sempre più soli i compagni rimasti i quali non riescono a riconoscersi tra i cattocomunisti del PD o i giustiziaisti di Di Pietro e, sebbene controvoglia, continueranno a votare Berlusconi. Ma è possibile che non si riesce a trovare una pace a sinistra che ci veda tutti riconoscibili e coinvolti e pronti per le nuove battaglie? Ma è possibile che il "nuovo" debba essere rappresentato dai Civati e dai Veltroni e dagli show del lingotto?
Film già visti, come un disco rotto, non incantano più...
Ci sarà pure un minimo di orgoglio e di stomachevole disgusto a tutto ciò?....
Sagge parole. E noi smettiamo di esultare quando un berlusconiano ci regala una strada, non lo fa per noi. Per me, poi, proprio per niente: se c'è qualcuno della prima repubblica che merita una strada che non ha mai avuta , è Amintore Fanfani, uno che ha fatto alcune delle principale riforme del nostro paese, spesso col nostro voto contrario e l'odio della sua destra interna
Care Compagne e Cari Compagni,
mi associo alla considerazione che il Compagno Felice Besostri ha esposto in merito alla strumentalità da parte della destra di intitolare vie o piazze a Bettino Craxi. E' già stato fatto altrove, se non ricordo male in Lunigiana, e spesso ha solo portato a far pensare ai più che Bettino mancasse più alla destra Nazional Popolare che alla Sinistra Riformista. Per fare un'esempio, io sono stato amico e "alunno" di Gaetano Arfè. Per me è stato un'esempio oltre che di rettitudine morale e politica anche e soprattutto maestro di vita. Per lui non credo che la destra si straccerebbe le vesti per dedicargli una via! Lui è stato Deputato, Senatore, Parlamentare Europeo, Storico di caratura Europeo, Professore di Storia Contemporanea all'Università di Napoli fino ai suoi ultimi giorni di vita, Direttore dell'Avanti! (quando ancora era un Quotidiano che sul serio rappresentava il pensiero dei Socialisti) e ultimo ma non per importanza, Presidente Onorario dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Ha avuto una colpa sola: non essersi piegato al Craxiamo! Ha pagato questa colpa con la calunnia, le accuse di tradimento e l'isolamento politico nella sua città di residenza (Parma ossia anche la mia città di provenienza) dove, ne sono testimone, veniva indicato come "traditore irriconoscente" quando si stava sul moderato...!!! Io per lui preferirei il nulla piuttosto che la dedica di una via da parte di una amministrazione di destra o da parte di quei Socialisti che hanno aspettato la sua morte per riconoscerne, dico io, pelosamente, la grandezza intellettuale.
Piazza Bettino? E' così importante per i nostalgici di Bettino? Io che Craxiano non lo sono mai stato ma Socialista si e che quindi non ho mai messo in dubbio la sua legittimità ad essere il mio Segretario Nazionale, preferisco che la destra usi altri feticci. Bettino era Segretario del PSI: cosa centra con la Moratti e la destra Fascio-Leghista? Io sarei preoccupato se a un comizio della Sinistra mi arrivassero dgli applausi da un gruppo di naziskin.......a buon intenditor......Buona Domenica e Sempre Avanti!
La riflessione di Laudani potrebbe essere proseguita e riassunta attraverso la seguente provocatoria domanda:
"perchè queste manifestazioni esasperate di dissenso e di protesta vengono rivolte nei confronti di alcuni socialisti e non di altri?"
A parte, poi, ci sarebbe un'altra riflessione molto più complessa e riassumibile in questa domanda apparentemente banale:
"perchè le monetine sono state lanciate contro alcuni socialisti e non nei confroni dei democristiani (o di altre personalità espressive di forze politiche che hanno governato il Paese per anni)?"
Geppino
figlia dell’ex segretario del Psi, e Stefano Pillitteri, assessore della Giunta di Milano di Letizia Moratti e nipote di Craxi. Tutti e due famigliari di Craxi e politici di Centrodestra.
Sarebbe stato molto bello che il Partito Socialista Italiano non fosse stato presente con bandiere e rappresentanze politiche ufficiali ma avesse inviato un messaggio di ringraziamento agli amministratori del Comune di Lissone per avere così voluto onorare un socialista puntualizzando il fatto che al di là delle scelte politiche dei suoi famigliari Craxi e la sua politica non possono essere assimilati nè al centrodestra né ai personaggi che ambiguamente fanno riferimento a lui e al socialismo.
Bobo non c'era. Giusto. HA FATTO BENE.
PS: la confusione generata dalla nostra frammentazione, ambigua dislocazione, contraddittoria politica, abuso del nome ideologico e strumentale riferimento a Craxi è la nostra “damnatio”. Se ne esce se il senso del rispetto di se stessi sarà più forte delle pruderie opportunistiche dei socialisti che stanno a destra e quelli che stanno a sinistra.
Claudio Marra
Certo che se c'è un sottosegretario del governo Berlusconi, che con il socialismo non ha nulla da spartire, all'inaugurazione qualche contestazione bisognerà pure aspettarsela. Non è stata una provocazione?
Da "comunista critico" (contrario fin dal 1969 all'URSS e al "centralismo democratico", vedi vicenda Manifesto) e fautore, attualmente, di una riflessione comune collocata "oltre il '21" ( convinto, inoltre, che la politica deve tornare a essere questione collettiva e non personalistica, come sta accadendo oggi anche e purtroppo a sinistra) condivido le espressioni contenute nella email di "uniti per il socialismo" e chiedo si realizzi, finalmente, una riflessione comune. Un caro saluto a tutti Franco Astengo
ma a Nencini queste mail le giungono o no? perche' qualcheduno, compagne/i della direzione nazionale, segretarie/i regionali e provinciali, a meno che non siano tutti suoi amici, facciano qualcosa xche' si dimetta.
O il nostro statuto non lo permette?
maurizio quirico - bergamo -
p. s. qualche tempo fa ho espresso a Nencini alcune mie perplessita' sul suo comportamento - subalternita' al pd. mi ha risposto di essere "astioso" nelle mie argomentazioni.
Ma può dirsi socialista chi per non essere subalterno al PD e giustizialista con Di Pietro, voti Berlusconi? Che razza di socialista è? Quello neppure sa cos'è il socialismo, la sua storia, le sue lotte.
saluti, Diego Zandel
Se non comprendiamo che la deviazione DOGMATICA ha portato a far credere (senza riuscirci), che CRAXI ERA IL MALE ASSOLUTO, non usciremo mai dal colpo di stato della cosidetta II^ repubblica, che continua, con LA GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA di Ochettiana memoria, a distruggere prima che a costruire. Lo vediamo oggi: prima a considerare Berlusconi l'erede di Craxi, poi a spendere immani cifre per dimostrare che anche Berlusconi è il male assoluto, dimeticandosi di quanto male hanno fatto loro non facendo una proposta politica seria (rendendo inutile la consistenza della "sinistra"), alla credibilità dell'Italia.
Chi non è in malafede sa che nella storia degli uomini è sempre invalsa la prevaricante e deprecabile abituidine dello "Ius prime noctis", molto praticato tuttoggi da chi ha forza e potere nei confronti dei più deboli (capufficio-segretaria), arrivando agli Harem consentiti dalla religione islamica.
Se non usciamo dalla politica dell'ANTI, per arrivare PRAGMATICAMENTE alla politica del PER, i BERLUSCONES vinceranno sempre.
Lo si vede anche dagli ultimi sondaggi: I PECCATORI CHE SANNO DI ESSERLO SCUSANO BERLUSCONI, QUELLI CHE NON VOGLIONO AMMETTERLO LO ACCUSANO! Ma il popolo SAGGIO lo sa ed agisce di conseguenza, scegliendo il male minore!
Chiediamoci invece, tralasciando l'ormai lontana inchiesta di "mani pulite", CHE CIFRE SONO STATE SPESE DAL POOL PIU' IN VISTA D'ITALIA, IN 18 ANNI DI INCHIESTE (inutili) su Berlusconi; i risultati ottenuti e quanto "pro capite" sono costate al cittadino italiano.
Abbandoniamo quindi questa cultura della "resistenza delle brigate Garibaldi" che pensavano, infoibando i partigiani "diversi" di conquistare il potere. Continueranno a perdere, causando pero danni immensi.
Un breve commento:
la mamma degli idioti è sempre incinta, per cui ogni ventanni nasce una nuova generazione di coglioni. che non sapendo cosa far di meglio nella loro vita sfogano il loro basso livello di intelligenza con lanci di monetine alla memoria di uno che è morto da 11 anni.
La vera tristezza è che ci siano ancora militanti del PD che vivono nel mito dei social traditori, ma soprattutto ascoltare il silenzio assordante dei socialisti del PD.
Dario Allamano
Credo che sia una interessante considerazione, mi sono più volte chiesto quali siano i socialisti nel PD, cosa dicono di socialista nel PD e quando l'hanno detto. saluti a tutti
Silvio Brienza
Caro Giampaolo credevo di leggere il blog de "il giornale" ad un certo punto! Fai davvero un bel minestrone di idee, proposte, critiche, verità incontrovertibili. Il risultato é confuso e contraddittorio per chi voglia ragionare di politica.
Decidi o ti metti a "pensare positivo" o rivanghi su Occhetto. Per altro credo tu (ed é qui che pare di leggere casa Berlusconi) cadi nella trappola "dei soldi investiti inutilmente" ti manca solo di scrivere "dalla magistratura di sinistra" e saremmo a posto. Brutta storia questa della sinistra che non sa proporre e si insulta da 20 anni quasi. Ora le contraddizioni e i pasticci logici che proponi a che cosa vorresti possano tornare utilli? Una proposta, un'idea? No i soliti distinguo e le solite, trite e ritrite accuse. Detto questo preferisco una magistratura che mette il potere di fronte alle sue responsabilità piuttosto di una che rinuncia a farlo xe il potere cambia e violenta sistematicamente a suo vantaggio le leggi. La cosa grave é che ormai il tam tam mediatico porta la gente a non interrogarsi più alla ricerca della verità, ma, come nel tuo caso a "prenderla per buona". Qualche esempio viene dal tuo "inutilmente" piuttosto che sostenere l'operato della magistratura che lotta contro chi violenta le leggi accetti e sostieni che sono risorse sprecate. Così sotterri le condanne non più ottenibili x decorso dei termini (raggiunto insultanto la legge), quelle xe il fatto non costituisce PIÙ' reato (parliamo di Falso in bilancio?). Cosi finisci con l'assecondare chi vuole che un condannato come mills perchè corrotto non porti a condannare il corruttore (inutile no?), oppure dimentichi che il condannato nel processo "civile" x avere corrotto nel "lodo Mondadori" ha evitato la condanna penale con manfrine varie. Davvero manca una frase sul "povero andreotti processato inutilmente x reati di mafia" e siamo a cavallo (ps andreotti é stato condannato ma solo fino all'inizio degli anni 80 e, quindi, secondo il modello che sposi "inutilmente" processato. Ora accetterai una bella legge sulla maggiore età a 16 cosi il perseguire chi va con le 17 sarà lavoro inutile. Fa male leggere queste tue parole! Infine il legame Craxi-Berlusconi non é un legame "inventato" dal comunisti. Purtroppo é certificato attraverso anni di collaborazione, vicinanza, sostegni reciproci (non solo sul terreno televisivo). Molti studiosi seri (non comunisti) hanno tracciato vari percorsi logici che collegano i tue modelli (dalla semplice idea della politica di immagine, all'idea di un partito non partito dominato dal capo, arrivando all'idea che la legge possa essere "adattata" alle esigenze che il capo definisce e tanto altro ancora). Certo Berlusconi ha enfatizzato, esasperato i modelli e le logiche ma è difficile - e un po' supponente- negare tout court questi legami. Io sono cresciuto con il richiamo al dubbio e che il porsi domande fosse una risorsa a sostegno della mia ideologia. Leggo queste affermazioni con grande dolore e un po' di delusione. Basta con questo rimestare e accusare ci vuole la voglia, la capacità, l'intelligenza e l'umiltà per lanciare proposte, progetti, e,credo, persone.
a parte La ganga chi sono i socialisti
nel PD? Ruffolo, benvenuto?
Fossero anche solo quei tre li, ma non ci sono solo loro, e se quei tre li promuovessero un comunicato di condanna del PD di quanto è avvenuto a Lissone forse si potrebbe seriamente pensare di ricostruire un'area socialista nel centro sinistra.
Sino a che il PD (ma anche SEL) lasciano passare sotto silenzio questi atteggiamenti è assai probabile che si continuerà a regalare al PDL l'immagine del partito liberale e amico dei socialisti, con tutte le conseguenze che ciò comporta, a partire dai milioni di voti exPSI che si riversano su quel partito e non nel centro sinistra (a partire dal PSI).
Se non rinasce un'area socialista e laica il centro sinistra è destinato a perdere o al massimo a vincere male.
Dario
Su questo c'è una litania costante e comune a entrambi gli schieramenti: "le responsabilità dei propri problemi (errori) sono sempre di qualcun altro".
Che nostalgia del vecchio "destino cinico e baro". Al confronto era poesia
Francesco Maviglia
Dario ma secondo te l'area laica e socialista nasce dalla condanna delle monetine? Dalla presa di distanza da chi le ha lanciate? L'area nasce dalle idee, dalle proposte, dalla progettualità, dal proporre modelli comportamentali nella società e nella politica diversi (scusa anche da quelli del craxismo), dal misurarsi sul futuro e non accapigliarsi sul passato, dallo smettere di fare come i pennuti manzoniani (non ne posso più di leggere sempre e solo accuse e amenità contro! Possibile che non si sia capaci di misurarsi su idee?). Se leggete i giornali esteri oltre a prenderci x i fondelli come popolo scrivono a chiare lettere che il berlusconismo sta in piedi sostenuto dalla litigiosità e mancanza di progetto, di idee, di persone delle opposizioni! Basta che ne dite di girare la testa? Magari si vede il sol dell'avvenire!!
Caro Mario,
io sommo solo il due più due: Finché i democristiani hanno "governato" ed i comunisti fatto "opposizione" tutto andava bene sig.ra marchesa. E' bastato uno, uscito dalla logica del "patto di Yalta" (E. Di Nolfo, Storia dei trattati ecc. ndr), perchè venisse scatenato l'inferno contro i socialisti: di fatto la 1^ repubblica (non posso fare un trattato dei particolari) è caduta per via giudiziale. Sarebbe filato tutto liscio se la famosa "macchima da guerra" avesse avuta la maggioranza, col "mattarellum", definizione non mia, ma di un politologo "di sinistra" di professione che è stato anche il mio prof. di Scienza della Politica. Purtroppo, un uomo che a noi non piace, ha ottenuto una modesta, quanto clamorosa maggioranza raffazzonata. Su questa persona, diavolo o santo che sia, ne sono state combinate di tutti i colori (l'avviso di Garanzia a Castel dell'Ovo è la 1^ nefandezza), tranne che OPPORGLI UNA STRATEGIA POLITICA CREDIBILE AGLI OCCHI DEI CITTADINI ELETTORI. Giusto o sbagliato oggi questo ci rappresenta. Non so se rappresenta i peggiori: so che è stato eletto democraticamente. cosa che molti di noi (anche in questo sito) mal digeriscono.
Chi ha mandato avanti Prodi, sostituito da D'Alema e poi da Amato, ha fallito clamorosamente. Le coalizioni di Prodi e Veltroni successive sono rovinosamente crollate.
Ciò nonostante si continua a perseguire il medesimo disegno: abbatterlo invocando scandali, mai programmi o progetti ma solo "fabbirche", contraddicendosi (parlo da socialista, o se volete da uomo di sinistra) su tutte le battaglie libertarie che, convinti od opportunisti, abbiamo portato avanti. Si sono toccati i suoi rapporti familiari, prima e la sua privacy ora. Cose orrende, paragonabili solo a quelle inventate da Goebbels o da Beria, che neanche Machiavelli avrebbe giustificato.
E tu vorresti plaudire a questa intromissione a gambe tese di un POOL milanese, che anzi ché intervenire su tutta la delinquenza dilagante (Basterebbero i cinesiche voi conoscete) , spreca i suoi "cervelli migliori" per trovare, scavando nella vita privata, qualcosa peer disarcionare il CAVALIERE? Certo che chi cerca trova,nessuno è senza pecceto, men che meno il Cav., ma non si può solo cercare a senso unico. Il popolo che non è un fine studioso, né spacca il capello in quattro, fa quadrare il due più due e, credo "obtorto collo", continua a dare giustificazione a questo diavolo. Sarà sbagliato, non sono io a giudicarlo, ma mi dicevano un tempo che il popolo ha sempre ragione: non il clamore della piazza.
Di mio posso solo aggiungere che preferisco lui ad un'altra rovinosa REPUBBLICA GIUDIZIARIA come quella che ci è stata propinata dopo i REFERENDUM SEGNI, contro i quali mi ero opposto assieme a Rifondazione Comunista e all'allora MSI, per conto del PSI di cui ero all'epoca (1991 ) segretario provinciale (unitario). Dopo di ché ognuno tragga le proprie conclusioni. Io conosco e difendo le mie perché ci credo. Non solo perché oggi c'è Berlusconi ma perché sono piuttosto VOLTERIANO e, soprattutto, coerente!
Quelli sono i soliti noti.
Ce ne sono una marea di compagni ex dirigenti PSI nel PD in tutta
Italia e tutti quasi ben piazzati nel sottobosco delle
municipalizzate, Legacoop, Coop, ecc., ecc., poi ci sono compagni di
base che nulla hanno avuto in cambio ma si sentono, pur senza
identità, in un "grande partito" di assessori, presidenti di
Regione, di Provincia, di grandi e medie e piccole Città. Sappiamo
purtroppo che per molti conta più questo che il collante ideologico
di un partito socialista. In effetti al tempo del prima di e del
primo Craxi c'era il collante ideologico liberalsocialista (laicità,
diritti civili sociali economia mista socialdemocratica, non si
poteva pretendere in allora l'ecologia) eppure contavano più gli
assessori e lo dico certo di quanto affermo ex Achilliano di
minoranza infima nel partito.
Occorre riuscire a convincerli che a sinistra c'è di meglio ... SEL
e che comincia a essere anche grande.
Luigi Fasce
Caro Mario
per quanto riguarda le idee ho già dato, e penso anche abbastanza, per dirti l'ultima sabato prossimo noi di Labour Buozzi a Torino discutiamo di Unità sicndacale con i tre sindacati confederali, ma puoi andare a ritroso a vedere le idee che assieme ai compagni/ e del Gruppo di Volpedo abbiamo elaborato in qesti anni, a aprtire da quando sulla base di una mia idea (mia e di Marco Brunazzi per la precisione) abbiamo dato vita al GdV.
Vorrei solo poter dire, senza che qualcuno mi sputi in faccia o mi lanci monetine, che sono socialista e che Craxi negli anni 80 era anche il mio segretario, chiedo solo rispetto alla mia storia che non rinengo pur riconoscendone gli errori.
Fraterni saluti
Dario
Non ci siamo! Se contonui a girare con la testa rivolta a 20 anni fa e se continui a non opporre la tua intelligenza alle "verità della televisione" non fai altro che rafforzare questa incapacità della sinistra di guardare avanti. A me tutta qs dietrologia fa innervosire e mi porta a trovare in questa le prime motivazioni a giustificazione di questo stato di cose. Vedi quando leggo quello che scrivi sull-avviso di garanzia a castel dell'ovo vedo chiaramente gli effetti di questi 16 anni di "democrazia" televisiva.
Posso ammettere la mancanza di competenza sulle tematiche giudiziarie, ma non accetto che si violentino regole e verità! La legge prevede chge un soggetto indagato debba essere informato delle indagini a suo carico, la legge prevede che qs atto sia reso noto all'indagato secondo tempi e procedure. É un atto dovuto e a garanzia dell'indagato. Il volgarizzare qs chiamandolo come ti hanno portato a fare avviso di garanzia toglie l'attenzione alla sacralità giuridica dell'atto portandola su un terreno utile a costruire fandonie contro l'indagine e il lavoro dei magistrati. Ripeto un paese che non capisce come sia drammatico tutto questo é un paese che velocemente rinuncia alle prerogative civili e democratiche. Allo stesso modo un paese che permette ai propri governanti di farsi beffe delle leggi é un paese che rinuncia a difendere i principi democratici. Il gioco è scoperto e fa davvero rabbia leggere in questo contesto le stesse frasi che chi stravolge il nostro sistema democratico ripete e fa ripetere quotidianamente! Purtroppo se associ questa trappola al volto girato a 20 anni fa hai le cause di questo stato di cose. Il tema é semplice: basta farsi del male con la macchina da guerra (ripeto da persona che in quegli anni era in prima linea contro il deprezzamento della cultura e dell'etica socialista non posso che ribadire che macchina o non macchina i socialisti sono stati feriti dai loro capi durante il dominio craxiano e alla fine di questo evitando di riconoscere errori e malaffare). Basta non serve a nulla se non a ridurre il dibattito ideologico a beghe su colpe e responsabilità che vanno ormai lasciate in mano agli storici. Basta dunque con queste beghe ed invece teniamo alta la guardia contro la violenza di chi usa il potere esclusivamente a proprio vantaggio. Le famose indagini di castel dell'ovo si sono concluse con condanne x chi é stato processato e con la solita manfrina contro il confronto nelle aule giudiziarie x chi ha in mano il potere. Per me Berlusconi é un personaggio che compie reati con sistematicità e che con altrettanta sistematica protervia evita di rispondere davanti alla legge. Che si tratti di fondi neri per pagare i giocatori, che si tratti di gestione off shore di contratti di acquisto di tele novellas, che si tratti di corrompere giudici chiamati a definire il lodo Mondadori, che si tratti di corrompere testimoni come mills o che si tratti di rapporti con minorenni per me é inaccettabile che il mio paese non provi in tutti i modi a combatterlo. Allo stesso modo trovo inaccettabile che i magistrati debbano essere messi alla gogna perché secondo legge indagano (mi chiedo possibile che tutte qs parole al vento contro la magistratura non siano affossate dalla semplice conoscenza di un principio base delle regole civili e formali che obbligano il magistrato ad indagare se informato di un possibile reato? Possibile che a te come a milioni di miei concittadini non sia chiaro come chiedere ad un magistrato di non indagare anche su reati come quelli su cui si discetta in questi giorni significa affossare il nostro sistema?). Perché anche su qs pagine non devo trovare una semplice e naturale richiesta "si facciano i processi per berlusconi x verdini x cosentino x bertolaso e la sua cricca" senzaq se e senza ma. Si applichi il modello costituzionale che recita "ogni cittadino é uguale davanti alla legge" si metta berlusconi nelle condizioni di dimostrare la sua innocenza e gli si eviti la strata che da troppo tempo gli ha permesso di evitare ogni processo. Vogliamo sostenere che la magistratura é di parte? Ripeto ancora una volta quanto ho scritto in altro post: ricordo il dolore di alcuni amici magistrati da cui mi divideva una profonda differenza di pensiero politico quando solo x il fatto di appartenere al pool di Milano venivano etichettati come "rossi". Giampaolo se uccidiamo la legge e il suo rispetto insultiamo i nostri avi e i nostri principi ispiratori ricordalo sempre!
Mario Mazzoleni by Blackberry
Caro Dario sulle idee sai quanto me che la seina richiede costanza, metodo, pazienza e in qs paese anche spalle grosse. Quello che suggerisco, o meglio invoco, é di smetterla di discutere sui dustinguo e concentrare tutte le forze sulle idee. Ho passato anni a vedere i vecchi socialisti e comunisti a litigare prima su livorno e poi sul psiup ora la nuova sinistra si fa a fette su Craxi e occhetto che palle (per dirla col gergo universitario). Su Craxi lasciamo agli storici il giudizio se vogliamo recuperiamo le idee positive (per motivi anagrafici ho conosciuto il Craxi della prima sfida riformista e ho "studiato" con altri giovanotti di allora negli incontri che organizzava ogni tot i giovedì pomeriggio e continuo a sostenere molte delle idee che i "grandi" ci proponevano), ma evitiamo di farci male evitando di riconoscere anche gli errori! Le une e gli altri servono e servirebbero x ragionare non x continuare battaglie.
Mario Mazzoleni by Blackberry
credo che vi siano più socialisti iscritti al PD che non al Ps di Nencini. Sono sparsi e non organizzati. Ma non è questo il problema. Poichè io sono un socialista di sinistra e milito in SeL non condivido nè la militanza nel PD nè quella nel Ps. Del resto il segretario del Ps nazionale è assessore regionale esterno del PD!
Ma anche da socialista di sinistra mi da profondamente fastidio che Craxi (che comunque a differenza di molti craxiani era socialista convinto) venga strumentalizzato dalla destra (che con lui non ha nulla a che vedere).
Sentir parlare di area laico-socialista mi fa venire l'orticaria, perchè proprio questo snaturamento della funzione del PSI in chiave terzaforzista ne ha annacquato la identità fino a causarne la mutazione genetica del martellismo cripto-liberista (che poi ha coinvolto grossa parte dei DS). Ricostruire una cultura socialista oggi vuol dire anche liberarci di quella subcultura modernista degli anni 80 subalterna al pensiero unico. E ritornare socialisti nel solco di Turati, Nenni , Lombardi e Brodolini, ma guardando avanti con la cultura critica rispetto al capitalismo che i nostri grandi ci hanno tramandato. W il socialismo ; fuori dai piedi il post-craxismo (Nencini, De Michelis, Brunetta e Sacconi) liberista o cripto-liberista.
Anch'io ero iscritto al PSI e Crax era il mio segretario, benchè appartenessi alla minoranza perchè non approvavo la sua linea politica,ma soprattutto lo stile di condizione. TTuttavia non approvai le monetine di allora e men che meno quelle di lissone. Il PSI è stato apparentemente distrutto da tangentopoli, ma post hoc propter hoc- è logica fallace. Il PSOE conobbe lo scandalo Filesa, il PS francese quello Urba eppure non sono scomparsi. Probabilmente il PSI come partito socialista non c'era più da anni, ma non era percepita la sua scomparsa. per questa ragione non posso apprezzare chi ha distruttonil mio partito. Tuttavia ancora oggi mi fanno specie quegli anticraxiani di professione beneficati a suo tempo come direttori di riviste mantenute dalle tangenti e non dalle vendite o dagli abbonamenti. Non rimpiango il craxismo, ma una compassione per la sua sorte la provo, perché aveva qualità politiche indubbie, che se avesse posto al servizio di un disegno di rinnovamento della sinistra, avremmo avuto anche noi la nostra Epinay. Craxismo e anticraxismo non hanno nulla da dire oggi, nemmeno ai socialisti immaginarsi agli altri e a chi ha meno di 25 anni soprattutto. Con nostalgie craxiane il gruppo di volpedo sarebbe già estinto. lissone è un bel messagio a chi spera sempre nel PD, probabilmente avrebbero preferito che gli organizzatori dell'indegna piazzata fossero di SEL: che bell'alibi!---
Concordo con Felice sul fatto che craxismo ed anticraxismo siano figli di una era geologica passata e che oggi non ha nulla da dire ai giovani ed agli italiani
Ha invece ancora molto da dire il socialismo democratico e liberale di cui il PSI negli anni a cavallo tra i 70 e l'80 del secolo scorso seppe innovare l'ideologia, prima con Mondoperaio e poi con il Convegno di Rimini dell'82, purtroppo il Craxi non seppe trasformare in azione politica innovativa quelle grandi intuizioni e il PSI finì miseramente dilapidando un patrimonio secolare.
Il GdV è cresciuto in questi anni perchè ha saputo nelle sue iniziative coniugare sempre Storia ed Avvenire, la storia migliore del socialismo italiano con le proposte per il futuro.
Dario Allamano
Quel Craxi che piace tanto a Berlusconi
pubblicata da Pier Luigi Camagni il giorno lunedì 24 gennaio 2011 alle ore 20.33
Alcune delle cose più oneste su Bettino Craxi e sulla sua vicenda politica, le lessi lo scorso anno, a firma di Rina Gagliardi e di Piero Sansonetti, sullo speciale che gli ALTRI, quotidiano e poi settimanale vicino a SEL, gli dedicava nel decennale della morte.
Oltre che, naturalmente, in alcuni passaggi della lettera che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, inviava alla signora Anna Craxi.
Provo in pochi punti a tratteggiare cosa ricordo di quegli anni.
In un freddo febbraio del 1992, l'arresto di Mario Chiesa, il "mariulo", dette il via alla vicenda di mani pulite.
Per lunghi mesi, forse più di due anni, lo spazio e le vie antistanti al Tribunale, ed io abitavo da quelle parti, erano costantemente presidiate da troupe televisive che, in una moderna rivisitazione rivoluzionaria, attendevano ed eccitavano la folla contro la politica ladrona.
Prima fra tutte Rete 4, con il suo direttore Emilio Fede e quello che, grazie a questo diventò una star: l'inviato Paolo Brosio.
Il 2 settembre 1992, dopo aver scritto alcune drammatiche lettere, di cui una al Presidente della Camera, guarda caso Napolitano, si suicidava in quel di Brescia l'on. Segio Moroni.
Molti altri suicidi sarebbero seguiti.
16 marzo 1993, il deputato Luca Leoni Orsenigo, autorevole esponente della Lega Lombarda (ora Lega Nord), sventola in aula un cappio da forca.
Il 29 aprile 1993, Bettino Craxi, in aula, pronunciava il suo celebre discorso di chiamata in correo di tutto il sistema politico.
In aula, né a destra, né a sinistra, si levò voce.
Il giorno successivo, davanti all'hotel Raphael, PDS e missini, insieme, lanciavano banconote e monetine a Craxi.
22 gennaio 2011, in quel di Lissone, nella laboriosa Lombardia, una giunta di destra (e quando mai i socialisti c'entrano qualcosa con la destra?), a guida legista (gli stessi del cappio), con la presenza degli ex-missini (quelli che tiravano le monetine) di AN ora confluiti nel Popolo delle Libertà berlusconiano, inaugura uan piazza a Bettino Craxi.
Come non accorgersi che dietro tutto questo c'è l'uso strumentale della figura di Craxi, da parte del Cavaliere, (che, per altro, non aiutò mai Craxi in vita) per presentarsi a propria volta come il secondo perseguitato dalla magistratura golpista e dai comunisti mangiabambini?
Immancabilmente ci cadono un po' di post-comunisti (come Uolter mai stati comunisti, ma soprattutto sempre antisocialisti) di quel PD che chiude con la sinistra e schiaccia l'occhio all'UDC (guarda caso anch'essa in giunta a Lissone con il centro-destra), i giustizialisti dell'IdV (i seguaci di Di Pietro, ma anche lì non tutto, ormai, è la stessa cosa) e un po' di socialisti che offrono una non necessaria stampella a Berlusconi.
Come non accorgersi che a liquidare Craxi e la prima repubblica (e magari questa gliene aveva dato anche qualche ragione), ma con questa anche la sinistra in Italia, come dicevano anche gli articoli di Gagliardi e Sansonetti, è stata l'antipolitica di cui proprio Berlusconi è l'erede?
Quello che sustituisce al confronto e all'azione politica, il "ghe pensi mi", del padrone delle ferriere dell'800?
A sinistra si dovrebbe meditare. Non tanto su Craxi, ma sulla divisione della sinistra che fa comodo al Cavaliere.
Pier Luigi Camagni
LdS Lombardia
Parole sante quelle di Camagni (non che le condivida in toto ma di cui condivido l'invito a cui porta). Lasciamo riposare Craxi e diamo agli storici l'incarico di descrverne positività e negatività! Consegnamo loro anche questo spunto su un Craxi che si fa strumentalizzare e usare da berlusconi senza averne mai vantaggi (immqgine questa davvero nuova e, credo, un po' persino offensiva x Bettino). Poco importa oggi guardare solo indietro. Poco importa fare esami del sangue a chi c'era e c'è conta solo avere o non avere cpacità progettuale e visione. A me il sospetto che la sinistra - socialisti compresi- litighi x mascherare la mancanza di visione sembra sempre più chiara!
Mario Mazzoleni by Blackberry
Con ragionamenti rivolti all’indietro come questo non si arriverà certo alla costruzione di quella sinistra “nuova”ed aperta, capace di fare i conti col mondo moderno, di cui vi sarebbe urgente bisogno in Italia, e che invece manca del tutto. La sinistra, che storicamente ha rappresentato la modernità (anche la Rivoluzione d’Ottobre fu un fatto di modernità nonostante quel che è successo dopo), ha lasciato che questo termine, così come quello di libertà, venisse impropriamente espropriato dalla destra e dalle visioni tecnocratiche. Non è la visione conflittuale che va cancellata, ma occorre rendersi conto che la conflittualità di oggi è estremamente più articolata e complessa di quella di un secolo fa. Sono entrati in campo nuovi soggetti, sono esplose nuove contraddizioni, vi sono nuove esigenze di libertà e di equità che richiedono approcci non dogmatici ed il più possibile aperti. La globalizzazione è un dato reale, reso possibile da strumenti di comunicazione fisica e di conoscenza che la società industriale non possedeva; una sinistra “moderna” non può limitarsi a deprecarla: occorre saperla governare. D’altra parte Carlo Marx si trovò di fronte ad un’analoga situazione, quando analizzò la società industriale che si era affermata in Inghilterra e Scozia, portando problemi e conflitti nuovi nei confronti del mondo feudale che andava tramontando. La specializzazione della produzione e delle funzioni dei distretti industriali britannici, innovativa rispetto ad un’economia agricola che copriva in modo quasi uniforme tutto il Paese, assomiglia molto alla divisione del lavoro su scala globale che oggi osserviamo. Gli slums di oggi non sono alla periferia di Manchester o Liverpool, ma nelle megalopoli del terzo mondo.
Il parlare poi di “orticaria” o di “subcultura”, nei confronti di una visione laico-socialista e modernizzatrice, confondendo come al solito tra concezioni liberali e concezioni liberiste e tra modernità e tecnocrazia, non mi pare il miglior approccio per la costruzione di una sinistra che, in una società in profonda trasformazione, sappia difendere efficacemente le ragioni di coloro che oggi non hanno difesa, e che non sono tutti annoverabili in una concezione classica del mondo operaio. In definitiva, dobbiamo renderci conto che, soprattutto in Italia, in tutti i campi, ed anche nell’economia, si va avanti con poche libertà e troppi arbitrii: e credo che questa debba esser faccenda che riguardi anche la sinistra. Una delle grandi jatture dell’Italia repubblicana è stata appunto il mancato incontro del mondo laico con quello socialista; ma non fu solo Benedetto Croce a parlare di ircocervo.
Gim Cassano
In effetti, trovarsi a gettar monetine insieme a Piero Ricca e Giuliana Carlino è un po’ strano, direi. Un po’ troppo strano persino dentro il PD, dove ci si può sempre aspettare che ci siano tutte le opinioni possibili.
Vediamo allora come si son svolti i fatti, o almeno cosa ne dicono gli interessati (io non c’ero…). Non è difficile: www.pdlissone.it.
Come era del tutto prevedibile, la scelta di celebrare ufficialmente l'intestazione della Piazza a Bettino Craxi, ha diviso. In piazza, a manifestare, molta gente tra cui, il nostro circolo del PD che ha espresso in modo civile e fermo il proprio dissenso, sottolineando come la nostra proposta di intitolare una Piazza a Pertini anziché a Craxi, avrebbe prefigurato scenari ben diversi da quelli a cui abbiamo assistito ieri. Sarebbe stata una celebrazione allegra, distesa e partecipata perchè Pertini rappresenta una "valore condiviso" patrimonio di tutti gli italiani.
Craxi, lo ripetiamo, è il simbolo di una vicenda storica del nostro Paese che merita un approfondimento serio anche sulla personalità del leader socialista e forzature come quella di intestargli vie, piazze o giardini, non contribuiscono a rasserenare il clima e radicalizzano le posizioni. Il vivace dissenso manifestato ieri non fa che confermare quanto sia divisa l'opinione pubblica sulla figura di Craxi e di conseguenza quanto sia inopportuna la scelta di dedicargli una piazza. ….. Noi non abbiamo assistito al deplorevole lancio di monetine avvenuto fuori da Palazzo Terragni perchè la nostra manifestazione di dissenso è terminata in Piazza Craxi. …..
Beh, si può essere d’accordo o no (io sono del tutto d’accordo) ma non ci vedo niente di inaccettabile. Volete dire che pensare di poter far qualcosa di serio con Ricca e la Carlino è una prova di imperdonabile ingenuità? Lo concedo, ma l’ingenuità non è peccato mortale.
Persino Pippo Civati (che non è esattamente il mio eroe politico, e certamente non è ingenuo) ha sentito il bisogno di prender le distanze: http://civati.splinder.com/
Ora, non ero presente, non ho organizzato proprio alcuna manifestazione, non ho giannizzeri (al massimo 25 e-lettori), e credo sia molto sbagliato (e stupido) lanciare monetine contro i figli di Craxi. Quello di cui ero stato informato (informato, spero sia chiaro) è che, in occasione dell'inaugurazione di piazza Craxi (scambiata con via Miglio, per dire fino a che punto siamo arrivati), il Pd locale pensava di intitolare - simbolicamente e pacificamente - la piazza a Sandro Pertini. E non ci trovavo nulla di sbagliato, perché io la piazza, a Craxi, non l'avrei proprio dedicata e mi sembrava, quello del Pd di Lissone, un modo civile e serio (ripeto: civile e serio) di manifestare la propria contrarietà politica. Questo sapevo e questo pensavo. La manifestazione è degenerata, mi ha scritto Roberto Vertemati (segretario del Partito Socialista locale), e mi sono detto immediatamente dispiaciuto…
Riassumendo, con le parole di Camagni: 22 gennaio 2011, in quel di Lissone, nella laboriosa Lombardia, una giunta di destra (e quando mai i socialisti c'entrano qualcosa con la destra?), a guida leghista (gli stessi del cappio), con la presenza degli ex-missini (quelli che tiravano le monetine) di AN ora confluiti nel Popolo delle Libertà berlusconiano, inaugura una piazza a Bettino Craxi. Immancabilmente ci cadono un po' di post-comunisti (come Uolter mai stati comunisti, ma soprattutto sempre antisocialisti) di quel PD che chiude con la sinistra e schiaccia l'occhio all'UDC (guarda caso anch'essa in giunta a Lissone con il centro-destra), i giustizialisti dell'IdV (i seguaci di Di Pietro, ma anche lì non tutto, ormai, è la stessa cosa) e un po' di socialisti che offrono una non necessaria stampella a Berlusconi. (Veramente non sono neanche tanto sicuro che i compagni del PD di Lissone perdano tempo ad essere “antisocialisti”, credo abbiano qualcosa di più pratico da fare, per esempio essere “antileghisti”) . Tutto sommato, un episodietto trascurabile.
E invece cosa succede nella mailing list?
- “ La vera tristezza è che ci siano ancora militanti del PD che vivono nel mito dei social traditori (perché preferiscono Pertini a Craxi?), ma soprattutto ascoltare il silenzio assordante dei socialisti del PD (e cosa avremmo dovuto fare, proclamare che Craxi è morto esule innocente e che Berlusconi voleva beneficare la povera orfana Ruby?)
- “a parte La Ganga chi sono i socialisti nel PD? Ruffolo, Benvenuto?” Beh, di La Ganga non ho notizie, ma Benvenuto e Ruffolo dicono e scrivono cose del tutto “socialiste”. Mi stupisce, e un po’ mi fa sorridere, che la militanza nel PD ci venga rimproverata da chi, nel 2006, non nella preistoria, era candidato dei DS in una lista che, se non sbaglio, aveva per capolista Benvenuto e …Gerardo D’Ambrosio. Allora andava bene, adesso non più?
- “Occorre riuscire a convincerli che a sinistra c'è di meglio ... SEL e che comincia a essere anche grande”. Questione di opinioni; a me il Vendola ricorda tanto l’inconsistenza di Uolter….
- “mi sono più volte chiesto quali siano i socialisti nel PD, cosa dicono di socialista nel PD e quando l'hanno detto”. Malignamente, potrei chiedere cosa abbia mai detto o fatto di socialista l’autore di questa frase, oltre a scrivere commenti rancorosetti su questo o quel forum, come fa abbastanza spesso. Ma preferisco rispondere che, personalmente, mi occupo di rioccupabilità degli over 40, di Milano e le Ferrovie, di rapporti del PD con il mondo delle imprese, di disagio sociale e rapporti con i residenti stranieri, e qualcosa riesco anche a tradurre in proposte concrete, sostenute dalla opposizione in consiglio comunale. Mi sembra più in linea con la tradizione del socialismo municipale, rispetto al restare a rimpiangere i tempi di Bettino (o anche quelli di Nenni e Lombardi) e sognare resurrezioni per il 2050.
Comunque, nessuno ha la verità in tasca. Se la strada giusta, per un socialista del 2011, fosse l’adesione al PD, a SEL, a Volpedo o lo splendido isolamento nei club, lo potremmo dire fra dieci anni, a consuntivo. Per il momento, cerco di rispettare le scelte di tutti e di mantenere un minimo di solidarietà fra noi; ma non mi pare di aver molta fortuna, in questo tentativo….
Paolo Zinna
Ho partecipato alla manifestazione dall'inizio alla fine (all'interno della sala in cui ha parlato Stefania Craxi e altri), ho foto a disposizione di chi vuole visionarle da cui potrà vedere che in prima fila a dissentire vivacemente c'era l'IDV (con un ex sindacalista socialista V Traina) e diverse persone con le bandiere del PD (forse non avevano niente di meglio da fare). Ognuno può restare della propria idea ma resta il fatto che il livore contro TUTTI i socialisti è stato espresso in modo inequivocabile dai presenti.
Intervengo molto raramente in questo forum (Zinna forse mi confonde con qualcun'altro) e certamente non in modo "rancorosetto", mi firmo con nome e cognome, rispetto gli altri; non mi piace ricevere aggettivi dispregiativi e chi li usa spieghi in base a quale diritto di legge o divino può farlo.
Sono consigliere comunale socialista dal 1990 e per quanto riguarda quel che ho fatto di socialista un breve elenco comprende: scuola materna per 175 bambini (il paese ne era sprovvisto fino al 2003), campo di calcio, case in edilizia convenzionata, piste ciclabili, locali per associazioni, farmacia comunale, il resto nei consuntivi dei bilanci comunali per chi fosse interessato e non avere dubbi.
Il PCI-PDS-PD in due tornate elettorali non ha voluto allearsi con i socialisti (1994 mani pulite e 2009 "rinnovamento") e in tutti e due i casi ha vinto il centro destra.
saluti a tutti
Silvio Brienza
Cari compagni,
non volevo scrivere, però non posso fare a meno di pensare che se Cicchitto volesse far dxedicare da un'amministrazione di centro-destra una piazza a Riccardo Lombardi (il che, grazie al ciello, ci verrà risparmiato) sarei il primo, civilmente, a criticare l'iniziativa, così come rosselliani abbiamo fatto quando Bondi sproloquiò su Rosselli o paragonò Berlusconi ad Olivetti. Mi piacerebbe che accadesse lo stesso con la memoria di Craxi. Un caro saluto
Giovanni
Condivido l'alzata d'orgoglio di Paolo! Non sono iscritto al Pd, ma seguo attentamente il nuovo corso di Bersani. Sono stato vicino dal 2004 al 2007 a Rifondazione Comunista e Sinistra Europea: mi sono illuso che dal Congresso di San Servolo con la scelta 'capitiniana' della 'nonviolenza' e con la 'detogliattizzazione' si fosse davvero avviata la fase di rifondazione del comunismo, morto e sepolto, sotto il Muro di Berlino, ma forse era gia' morto nel 1956 a Budapest! Tant'e' che con la prospettiva del Socialismo del XXI° quell'affabulatore di Fausto Bertinotti aveva riesumato il nobile filone del 'socialismo di sinistra' di Riccardo Lombardi e Lelio Basso. Ma diventato sotto ricatto Presidente della Camera ben sapendo della rendita a vita con la collegata Presidenza della Fondazione della Camera (ente inutile e dispendioso) nel biennio 2006-2007 ha messo in soffitta il Socialismo del XXI° secolo' e ha dato fondo alla sua vecchia prassi distruttiva: insieme a Walter Veltroni a novembre 2007 diede il benservito al 'poeta morente' Romano Prodi, convinti i due di poter insieme al quasi defunto Berlusconi (ricordate il Fini che disse: siamo alle comiche finali?) rimodellare il sistema elettorale sul modello tedesco e giocarsi le elezioni. Poi e' venuto il capro espiatorio di Mastella, ma la frittata era gia' fatta. Il 13-14 aprile 2008 si vota per il Pd e Sinistra Arcobaleno, chiuse le porte al Psi di Boselli, arriva la disfatta elettorale: il Pd all'opposizione, Sinistra Arcobaleno cancellata dal Parlamento, Berlusconi e Fini a Palazzo Chigi. Per la seconda volta Berlusconi ringrazia Bertinotti! Quindi scissione di Rifondazione e nuovo partitino, Sel, guidato dal poeta di Terlizzi, il Vendola degno erede di Bertinotti, a raccontar balle sul socialismo di sinistra. Ora che attorno a Pd e Sel si sviluppi tra i socialisti un dibattito e un confronto a me sta bene, benissimo: si discuta finche' si voglia senza mai dimenticare che chi ha a disposizione il patrimonio d'idee, di analisi e progetti, per proporre un modello alternativo al berlusconismo, siamo noi socialisti e non per un dono divino, ma per una storia, una lunga storia, che tra alti e bassi, tra errori e conquiste, e' quella che ha fatto crescere la democrazia in Italia che ha regalato al Paese le pagine piu' belle di riforme vere che hanno cambiato il volto e l'assetto della societa', assieme ovviamente ad altre forze d'ispirazione laica, come i Radicali, si pensi solo al divorzio e all'aborto!
E che alcuni insigni socialisti a suo tempo hanno fatto la scelta dei Ds (Giorgio Ruffolo, Valdo Spini, Fausto Vigevani, Giorgio Benvenuto) non toglie che non siano mai venuti meno alla loro storia che guarda un po' e' contrassegnata fortissimamente per i prime tre e un po' meno per il quarto dall'aver parte della 'sinistra socialista' di Riccardo Lombardi che e' stato, lo si voglia o meno, piaccia o non piaccia, il personaggio piu' temuto dal Pci di ieri e lo e' ancora oggi: non lo dico solo perche' l'ho dedotto dalla militanza nella sinistra lombardiana per una decina d'anni ma perche' cio' e' confermato da una nota di Togliatti a Stalin, ritrovata nell'Archivio di Mosca, in cui si dice esplicitamente che il vero pericolo per il Pci e l'Urss non e' Nenni o Pertini o Morandi (loro sono nostri amici, soprattutto il primo!) ma Lombardi e Basso. E la nota di Togliatti fatta propria da Stalin e da Molotov resistette sino al 1961 quando a Mosca non fu convocato Nenni per spiegare il nascente centro-sinistra ma Lombardi che ebbe un lungo e duro confronto con Suslov. E che dire poi della lettera di Togliatti a Pertini per chiedere una punizione di Lombardi perche' esprimeva fortissimi dubbi sul sistema sovietico e condannava l'invasione dell'Ungheria? Questi sono fatti non chiacchiere, carta canta, cari compagni! E per finire una nota sulla Fiat: non tifo per Marchionne il cui metodo e' in voga da qualche anno anche nelle aziende editoriali a cominciare da quelle di De Benedetti e dell'Eni, ma neanche per i sandinisti Landini e Cremaschi e non mi spello le mani per i firmatari dell'appello pro Fiom, da Cofferati a Bertinotti: il loro obiettivo e' uno solo destabilizzare la Cgil di Susanna Camusso. Ecco, io sto incondizionatamente con la 'riformatrice' Susanna.....
Giovanni, io resto convinto del contrario, anzi: se un mio avversario politico riconoscesse il valore degli uomini in cui ho creduto, ne sarei molto felice. Significherebbe che è stato seminato bene. Questo ovviamente non vuol dire che chi propone una "memoria" la pensi come me. E' la storia la discriminante. Anche il fascismo esaltò l'eroismo di Cesare BATTISTI irredentista, omettendone la storia, ma è stata la storia a scrivere delle imprese del SOCIALISTA Cesare Battisti. Se così non fosse, ad ogni stormir di fronde dovremmo cambiare tutti gli stradari con bella confusione per i posteri. A questo dovremo essere attenti; non a chi è l'amministratore pro tempore.
Invero questa pratica è stata svolta dalle amministrazioni Rosse soprattutto in Emilia Romagna. non solo con nomi dell'ancien regime, ma non più tardi di quindici anni fa. Ecco il fatto: Nel 1991 a FAENZA il sindaco socialista di una formazione DC/PSI intitolava la piazza del comune ad un illustre concittadino nel centenario della nascita, invitando l'allora segretario sociaslista Bettino Craxi. Vi fu un notevole malumore da parte degli ormai diessini emiliano romagnoli e con la scusa di Tangentopoli e l'insediamento di una giunta DC/PDS, si decise di togliere il nome di PIETRONENNI, forse perché considerato un cittadino non degno! Solo una grande mobilitazione riuscì a sconfiggere questa impostazione che però portò ad un compromesso divenendo PIAZZA DEL POPOLO, PIAZZA PIETRO NENNI, cosa abbastanza ridicola no?. Della serie: col nemico di classe non si parla, tanto cara alle Br ed all'Autonomia Operaia.
Capirai quindi che qualsiasi amministrazione o qualsiasi ragruppamento di CENTRO/CENTRO SINISTRA/SINISTRA/CENTRODESTRA/DESTRA/ecc. che ONORASSE il ricordo di un personaggio meritevole è solo benvenuto. Solo una cosa va rivendicata: che sia scritto chi veramente era!
Sansonetti, giusto l'altro giorno ci redarguiva dal pericolo di diventare "fascisti rossi". Cadere in comportamenti di questo tipo, di stampo, più che mussoliniano, staliniano. ci porterebbe pericolosamente in un ingovernabile piano inclinato.
Si comincia dalle cose poco significative per arrivare come sempre all'irreparabile.
Con stima ,Paolo
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