mercoledì 26 gennaio 2011

Aldo Penna: Gli uomini del perenne ritorno

Gennaio 1994
Fini, Casini, Berlusconi si apprestavano a vincere le elezioni imminenti.
Veltroni e D'Alema, braccio destro e sinistro del leader del PDS,
si preparavano gioiosamente a perdere.
Sedici anni dopo, le cronache si occupano degli stessi personaggi.
Mentre la Francia passa da Mitterand a Chirac e Sarkozy, la Germania da Khol a
Schröder alla Merkel, gli inglesi da Major a Blair, Brown e Cameron, in Italia le
cronache sono ancora occupate dagli stessi immutabili personaggi.
Il centrosinistra è affetto da una strana sindrome: i leader che hanno
sabotato i due governi Prodi, consentito con i loro patti della crostata e delle
lenticchie il ritorno trionfale di Berlusconi al potere nel 2001 e nel 2008,
pontificano ancora dai loro caldi scranni parlamentari su strategie, rilanci,
anatemi, naturalmente mai orfani di incarichi spesso contrattati con i loro
avversari.
Amano il mondo anglosassone ma rifuggono da una semplice regola: se perdi, sparisci.
Kerry, Dukakis, Gore, si sono dedicati ad altro e non hanno mai sognato di tornare a fare i leader.

Dunque cari D'Alema e Veltroni uomini del perenne ritorno, in prossimità del
prossimo definitivo scontro con Berlusconi fateci un favore, c'è un colle romano
pronto ad accogliervi: l'Aventino.
Riparate lì, vi ricorderemo come uomini che amano il loro paese, sconfitti per
mancanza di strategia certo, ma pieni di dignità e orgoglio repubblicano.

Aldo Penna

1 commento:

claudio ha detto...

Veltroni e D'Alema sono stati e sono un disastro inamovibile, cui si
>> aggiunge oggi la deriva ideologica che D'Alema, dall'alto della fondazione
>> del PSE sta attuando proclamando che la socialdemocrazia non è più adatta
>> al mondo globalizzato. Ai vecchi tempi, quando ci si insultava con gusto,
>> li avrebbero chiamati "il rinnegato D'Alema" e "il sagace Veltroni".
>> Però anche noi non siamo male, perché non abbiamo ancora interiorizzato
>> che la sola volta che la sinistra ha vinto per davvero, col Prodi 1, è
>> stato per l'accordo di desistenza con la Lega. Che , come seguito, ha
>> avuto da parte dei nostri impareggiabili prof., la riforma del titolo V
>> della costituzione neanche negoziata con la Lega, che l'ha respinta.
>> Allora si poteva non farla e dedicare gli ultimi mesi di maggioranza a
>> qualche misura demagogica per soddisfare i nostri elettori taglieggiati
>> per l'ingresso nell'euro. Ma anche i prof, insediati col porcellum, sono
>> inamovibili.