come l’uguaglianza è incompatibile con uno stato il cui principio è l’unità, dal quale vengono necessariamente le gerarchie, così la disuguaglianza è incompatibile con quello stato, il cui principio è l’opposto dell’unità, cioè il potere diviso fra ciascheduno, ossia la libertà e la democrazia. La perfetta uguaglianza è la base necessaria della libertà. Vale a dire, è necessario che fra quelli fra’ quali il potere è diviso, non vi sia squilibrio di potere; e nessuno ne abbia più nè meno di un altro. Perché in questo e non in altro è riposta l’idea, l’essenza e il fondamento della libertà. Ed oltre che se nza questo la libertà non è più vera nè intera, non può neanche durare in questa imperfezione. Perchè, come l’unità del potere porta il monarca ad abusarsene, e passare i limiti; così la maggioranza del potere porta il maggiore ad abusarsene, e cercare di accrescerlo; e così le democrazie vengono a ricadere nelle monarchie
Giacomo Leopardi, Zibalone, 22 gennaio 1821
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