lunedì 1 maggio 2017

Franco D'Alfonso: Chiuso il tema della legittimazione, si deve aprire quello della politica

Chiuso il tema della legittimazione, si deve aprire quello della politica. di Franco D'Alfonso Due milioni saranno pochi o tanti nei commenti delle tifoserie ma è incontrovertibile la prova di forza e di presenza organizzata di chi apre seggi e gazebo nel mezzo dei "sacri ponti" e tiene la scena politica per giorni dopo mesi di crisi esistenziale. L'idea di dare vita ad un fronte progressista di governo senza il Pd ed il segretario che si è scelto nuovamente, Matteo Renzi, non appartiene alla politica ma alla fantascienza. Chiuso il tema della legittimazione, si deve aprire quello della politica. Credo e spero che Renzi non scambierà il riconoscimento tributato dai (tanti) "suoi" come una sanatoria della sconfitta del referendum e non pensi ad una ripetizione di quella partita ritenendola un incidente di percorso . La distruzione per legge delle autonomie locali, l' inseguimento del populismo di Grillo sui "costi della politica" e del berlusconismo di ritorno sul taglio delle tasse senza disegno razionale, il tentativo mal concepito di fare una riforma istituzionale pur indispensabile, l'illusione di risolvere i temi di politica industriale con il marketing comunicativo e gli incontri con i guru dell'elusione fiscale di Silicon Valley hanno già una volta nascosto il fatto che in Italia è stata introdotta la "flexsecurity" che fino a qualche anno fa era "impossibile fuori dai paesi scandinavi" , che sui diritti civili si sono fatti in questi tre anni più passi in avanti che negli ultimi venticinque , che nel "Mare Nostrum" sono state salvate vite umane mentre nelle Cancellerie ( non in quella tedesca) si dimostrava che le lezioni di Srebrenica o di Marcinelle non sono servite a nulla. Non credo che Renzi ripeterà l'errore di scambiare per punti di forza propri quelli degli avversari politici e non penserà che il confronto con chi potenzialmente potrebbe sostenerlo sia finito prima di iniziare . Da qui alle elezioni si dovrà parlare di come votare, certo, ma soprattutto del perchè votare chi.

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