vedo che anche su questo articolo sta passando la tendenza all'elezione diretta del capo dello Stato, . E' il solito metodo italiano, di discutere per massimi sistemi e non per esperienze concrete. Il prossimo capo dello stato per elezione diretta si chiamerà Berlusconi, e dopo di lui Verdini, il bancarottiere, perchè la sinistra perde sempre, come si merita, e perchè come imbonitori sono molto più apprezzati loro dei nostri teorici. Ricordate quante volte abbiamo invocato l'intervento del capo dello stato per rimediare alle prevaricazioni e alle coglionate di Berlusconi? siamo arrivati al ridicolo di starnazzare al Quirinale anche su qualunque fesseria. E Berlusconi, in sostanza, ha detto "bisognerebbe licenziare il presidente, che mi rompe solo i c. e mi impedisce di governare". Adesso gli diamo ragione, con codazzo di prof acclamanti? ma che pazziamo'? 3 mesi fa i sondaggi ci davano vincenti e si è visto come è andata, con il povero Bersani che già faceva il vincitore magnanimo. Adesso anche i sondaggi ci danno perdenti, e noi vogliamo consegnare al teorico di "non faremo prigionieri" tutte le chiavi dell'equilibrio istituzionale?
Le dichiarazioni di Massimo D'Alema sul tema esauriscono la questione, a mio parere. Riporto testualmente l'ANSA che ne dava conto.
...L'ipotesi del semipresidenzialismo in Italia è "un tema da approfondire" e non da affrontare "con battute propagandistiche". Lo afferma Massimo D'Alema osservando che "l'elezione diretta del Capo dello Stato significa fare del Capo dello Stato il capo di una parte politica. Oggi invece noi abbiamo un Presidente che è al di sopra delle parti e abbiamo constatato che è utile" che sia così altrimenti "il ruolo di garanzia chi lo svolge se il Capo dello Stato è capo di un partito?"...
Per la verità in casi come questo la citazione più opportuna è forse quella di Giovanni Giolitti, secondo cui « … le leggi devono tener conto anche dei difetti e delle manchevolezze di un paese… Un sarto che deve tagliare un abito per un gobbo, deve fare la gobba anche all'abito ». Immaginare di fare del nostro un regime di tipo presidenziale significa mettersi una gobba finta, tanto per vedere l'effetto che fa. Inutile e insensato.
posso essere paradossale? Dobbiamo agire per fare quelle riforme , soprattutto nel costume e nella cultura politica che ci consentano di essere un giorno tutti presidenzialisti. Oggi con un sistema tedesco avremmo cancellieri espressione del partito decisivo a dare la maggioiranza cioe Società civile o M5S: un incubo. I sistemi altrui sono come gli organi da trapiantare: la cosa cui fare più attenzione è il rigetto. Se poi si volesse fare impasto(tedesco, spagnolo, francese) il rischio sarebbe maggiore. Non per nulla abbiamo inventato con il porcellum e il lombardellum( la legge elettorale lombarda che verrà discussa il 2 luglio), cioè leggi elettorali proporzionali con premio di maggioranza!
3 commenti:
vedo che anche su questo articolo sta passando la tendenza all'elezione diretta del capo dello Stato, . E' il solito metodo italiano, di discutere per massimi sistemi e non per esperienze concrete. Il prossimo capo dello stato per elezione diretta si chiamerà Berlusconi, e dopo di lui Verdini, il bancarottiere, perchè la sinistra perde sempre, come si merita, e perchè come imbonitori sono molto più apprezzati loro dei nostri teorici. Ricordate quante volte abbiamo invocato l'intervento del capo dello stato per rimediare alle prevaricazioni e alle coglionate di Berlusconi? siamo arrivati al ridicolo di starnazzare al Quirinale anche su qualunque fesseria. E Berlusconi, in sostanza, ha detto "bisognerebbe licenziare il presidente, che mi rompe solo i c. e mi impedisce di governare". Adesso gli diamo ragione, con codazzo di prof acclamanti? ma che pazziamo'? 3 mesi fa i sondaggi ci davano vincenti e si è visto come è andata, con il povero Bersani che già faceva il vincitore magnanimo. Adesso anche i sondaggi ci danno perdenti, e noi vogliamo consegnare al teorico di "non faremo prigionieri" tutte le chiavi dell'equilibrio istituzionale?
Le dichiarazioni di Massimo D'Alema sul tema esauriscono la questione, a mio parere. Riporto testualmente l'ANSA che ne dava conto.
...L'ipotesi del semipresidenzialismo in Italia è "un tema da approfondire" e non da affrontare "con battute propagandistiche". Lo afferma Massimo D'Alema osservando che "l'elezione diretta del Capo dello Stato significa fare del Capo dello Stato il capo di una parte politica. Oggi invece noi abbiamo un Presidente che è al di sopra delle parti e abbiamo constatato che è utile" che sia così altrimenti "il ruolo di garanzia chi lo svolge se il Capo dello Stato è capo di un partito?"...
Per la verità in casi come questo la citazione più opportuna è forse quella di Giovanni Giolitti, secondo cui « … le leggi devono tener conto anche dei difetti e delle manchevolezze di un paese… Un sarto che deve tagliare un abito per un gobbo, deve fare la gobba anche all'abito ».
Immaginare di fare del nostro un regime di tipo presidenziale significa mettersi una gobba finta, tanto per vedere l'effetto che fa. Inutile e insensato.
Pierpaolo Pecchiari
posso essere paradossale? Dobbiamo agire per fare quelle riforme , soprattutto nel costume e nella cultura politica che ci consentano di essere un giorno tutti presidenzialisti. Oggi con un sistema tedesco avremmo cancellieri espressione del partito decisivo a dare la maggioiranza cioe Società civile o M5S: un incubo. I sistemi altrui sono come gli organi da trapiantare: la cosa cui fare più attenzione è il rigetto. Se poi si volesse fare impasto(tedesco, spagnolo, francese) il rischio sarebbe maggiore. Non per nulla abbiamo inventato con il porcellum e il lombardellum( la legge elettorale lombarda che verrà discussa il 2 luglio), cioè leggi elettorali proporzionali con premio di maggioranza!
Felice Besostri
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