sabato 12 gennaio 2013

Vittorio Melandri: Diario italiano

MIRACOLO ITALIANO La corruzione che devasta il nostro Paese da decenni, ha radici profonde e robustissime. Noi cittadini qualunque, noi gente comune, noi “popolo sovrano”, come veniamo di volta in volta definiti, siamo portati a vederne apparire ogni tanto una diversa “fioritura”, capace di urtare le nostre sensibilità olfattive e visive. Ma le fioriture, naturalmente, appassiscono, e con esse spariscono i nostri fastidi. Ma le “radici” restano, con il passar del tempo si irrobustiscono ancor di più, e sono molti, gli insospettabili sacerdoti delle diverse classi dirigenti, che ammantati dei loro candidi manti, quelle radici le innaffiano pure, prontissimi ovviamente, alla prima nuova “fioritura”, a scagliare i loro strali acuminati contro le consorterie che ne sarebbero esclusive responsabili, quelle a cui loro ovviamente dicono di non appartenere. Sulle prima pagine dei quotidiani di oggi 12 gennaio si affiancano due notizie, entrambe tristissime, molto diverse fra loro, ma che testimoniano dell’uso del “fertilizzante” più potente ed efficace per le radici della corruzione che ci sovrasta e devasta. Il “fertilizzante” cui mi riferisco, è il “velenosissimo” linguaggio, usato dalle nostre classi dirigenti. Prendo ad esempio la prima pagina del Corriere della Sera, il “decano” autorevole dei nostri quotidiani, dove intanto che di spalla Maurizio Porro ricorda quella…. ….. “donna forte, moderna, un pezzo unico di tipologia europea poco italiana, poco folklorica …” che è stata Mariangela Melato ….. attrice…. Dario Di Vico…. nell’editoriale sulla spalla opposta del giornale così descrive Silvio Berlusconi…. “…. da Barbara D’Urso e Massimo Giletti il Cavaliere era parso rancoroso e imbolsito, giovedì sera invece con una trasformazione che ha del miracoloso è ridiventato il mattatore capace di inanellare gag, bugie e astuzie da vero uomo di spettacolo.” Dovrebbe esserci una sollevazione almeno di tutto il “mondo dello spettacolo”, a veder definito quell’uomo (e uso di proposito l’aggettivo dimostrativo “quello”, per intenderlo lontano sia da me che scrivo sia da chi voglia leggermi)…. ….“vero uomo di spettacolo”…. Per di più, in contingente contemporaneità con la scomparsa di una grande… “vera donna di spettacolo”…. !!! Ma possiamo star certi che nessuna obiezione verrà sollevata. E alla fine, non ci sarà di che sorprenderci se un uomo brutto e volgare nelle sembianze esterne, nelle movenze goffe, e pure brutto e volgare nell’animo, piagato da un ego smisurato adeguato solo a vivere in simbiosi con il denaro… ….non solo vincerà la sua battaglia, ma sarà omaggiato da amici e nemici per essere una volta di più riuscito a dar vita al ….. vero, unico, sempiterno…… “miracolo italiano”. Quello capace di trasformare ogni volta la corruzione, in vita ammirevole, virtuosa, e pure….. cattolica.

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