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domenica 6 gennaio 2013
Vittorio Melandri: Colpiti e affondati
Chi non ha giocato da studente a “battaglia navale”?
Ebbene, oggi, implicita nel domenicale di ‘Monsignor’ Eugenio Scalfari, risuona la fatidica frase……
.... “colpiti e affondati”….
Il plurale che uso non è un refuso, perché il “Principe” degli editorialisti domenicali, per una certissima eterogenesi dei fini, con un colpo solo affonda entrambi i suoi due “campioni”, e come il suo editore Carlo De Benedetti, che a sua volta con un colpo solo affondò con la sua preferenza (di tessera n.1) per i “Diòscuri” Càstore-Veltroni e Polluce-Rutelli, gli astri fondanti il PD……
….. l’amatissimo “Barbapapà” affonda oggi i due “alleati” Bersani e Monti.
Bersani (non servono molte parole), l’affonda con la sua “expertise” sulla sua agenda; definita praticamente identica a quella di Monti.
Monti, l’affonda considerandolo oggi inferiore, per dirittura politico-morale, a Ciampi e Amato.
Passi per Ciampi, sulla cui dirittura politico-morale anche chi non ne ha condiviso fino in fondo le idee, non avanza dubbi; ma essere al di sotto della soglia abitata dal Dott. Sottile, beh…. lascio qui un ricordino dell’illustre termine di paragone.
Mi rifaccio alla puntata di Report, del 22 marzo 2009, dedicata al tema “le leggi che regolano il settore televisivo”, e che aveva come titolo, “Modulazione di frequenza”.
Ad un certo punto della trasmissione Bernardo Iovene intervista fra gli altri anche il “dott. Sottile” Giuliano Amato, per i suoi trascorsi da Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (1983-1987) all’epoca di Bettino Craxi Presidente, epoca in cui ebbe inizio appunto l’epopea di quel “far west” televisivo che (per quanto “legalizzato”) tuttora caratterizza il settore radiotelevisivo in Italia.
Iovene fuori campo prima cita il “decreto che nel 1985 diventa legge e permette a Fininvest di trasmettere in differita con le sue 3 reti su tutto il territorio nazionale” e poi sempre fuori campo sottolinea:
..... «questo decreto doveva essere rinnovato ogni 6 mesi, in attesa di una legge di sistema, ma poi proprio Amato trova la parola magica: da “provvisorio” il decreto diventa “transitorio” e quindi non c’è bisogno di proroghe fino a nuova legge»
È a questo punto che entra in “campo” appunto Giuliano Amato (oggi presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e cofondatore con Massimo D’Alema del Think Tank ‘Italianieuropei’, nonché compagno di tennis di Tony detto Blair), il quale con un sorriso che da solo vale tutta la trasmissione, “spiega” a noi sprovveduti spettatori tivvvu:
“I giuristi vivono di queste finezze, la distinzione tra transitorio e provvisorio è quasi da orgasmo per un giurista”.
E quanto alle “violazioni” che nella riformata legge 185/90 sono diventate “gravi violazioni”, mi faccio soccorrere ancora dal “giurista” Amato, che sempre nella stessa trasmissione afferma anche:
“ … io mi son trovato a volte a discutere … attorno a un tavolo tecnico e c’è quello che dice questa cosa è vietata, aggiungiamo tendenzialmente…”
… ma come tendenzialmente ….. aggiunge il “povero” Iovene: “o è vietata o non lo è”.
Ma questo del vietato o non lo è, riguarda noi “fessi” cittadini italiani, che siamo motivo di orgasmo per una classe dirigente politico-giornalistico-imprenditorial-magistrale che ci infila sempre l’ombrello dove lo disegna Altan.
Per dirla con i cattivi pensieri di giornata di Gianni Mura ...siamo alla vigilia ......
“.... di una campagna elettorale che già dalle prime battute inocula la fortissima voglia di essere altrove”
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2 commenti:
A me basta la sua rinuncia a far vivere il socialismo italiano, prima portandoci nei DS per non entrare e poi non resistendo alla candidatura Rutelli, pensando così di acquisire un merito presso i vincitori delle elezioni. Con Amato Berlusconi non avrebbe potuto sottrarsi ai faccia a faccia e come contraddittore Giuliano è terribile. I consiglieri del Principe senzaa principe sono deboli. Una forte presenza socialista tra l'altro avrebbe favorito il suo desiderio di salire al Colle. Ci sono giocolieri della palla talmete abili che si dribblano da soli.
La descrizione che Felice fa di Giuliano Amato – dott. Sottile, ovvero un ‘giocoliere della palla talmente abile che si dribbla da solo”, è molto giustamente declinata al plurale, infatti fra le fila della classe dirigente italiana sono purtroppo moltissimi i “giocolieri” di tal fatta, e … drammaticamente per noi cittadini …. soprattutto in quello che rimane della sinistra, continuano ad avere un ‘mercato’!!!! sic sic sic
Vittorio Melandri
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