venerdì 30 novembre 2012

Felice Besostri: Preoccupazione e vigilanza

Quando ho scritto Offeleé non avevo letto su affari italiani il documento cui ho dato il titolo dalla Seconda alla Terza Due passaggi ".Il passaggio dalla Seconda alla Terza Repubblica si annuncia altrettanto problematico e foriero di sventura di quello dalla Prima alla Seconda, con l’aggravante che il prestigio delle istituzioni si è ancor più degradato" e ". Su altro piano le vicende di Tesorieri di partiti(Lusi e Belsito) e di consiglieri regionali con le mani bucate e la pancia piena e il sequestro dell’ILVA hanno dato di nuovo protagonismo alla magistratura e segnalato l’impotenza di un’autoriforma della politica" Non sono avvocato penalista, ma a logica ritengo che per motivare un provvedimento restrittivo della libertà basta accennare ai fatti senza necessità di trascrizioni integrali delle intercettazioni, se non sono nel provvedimento allora è ancora più inquietante. Due personaggi politici emergono Vendola e Bersani. Sia chiaro che non condivido tesi complottiste, ma agli effetti domino. Fatti che ne producono altri, le tessere devono esistere, la corruzione con le tangenti di Mani Pulite c'erano veramente non sono state inventate. Lusi, Belsito e Fiorito e gli altri comprimari di abusi nei rimborsi sono persone, purtroopo, realmente esistenti, ma c'è una bella differenza tra appropriazione indebita e peculato o responsabilità contabile di competenza della Corte dei Conti, vedremo i processi, ma allora mediaticamente non avrà alcuna importanza che non ci siano condanne ovvero siano di lieve entità. Nel frattempo si sarà consolidato il disgusto verso la politica. Ci sono state campagne di stampa che partendo dagli stessi fatti spingessero per adottare una legge sui partiti politici? O per i rimborsi elettorali? Anche qui le tesi non sono mai di riforma, ma dell'abolizione di ogni finanziamento cui si contrappone una posizione di principio che non si può lasciare la politica solo ai ricchi. Facendo finta di non aver visto gli abusi e le illegalità comprese quelle conseguenti all'introduzione di una soglia di accesso alle europe con la conseguenze che i partiti soprasoglia si son divisi proporzionalmente i contributi che sarebbero andate alle liste sotto soglia soltanto ad applicare le regole per la Camera dei Deputati. Come è sconvolgente leggere la convergenza di un senatore PdL e PD che modificano la legge elettorale a pochi mesi dalle elezioni dichiarando che non dovevano essere quelle elezioni l'occasione per rimettere in gioco le forze politiche escluse dal parlamento nazionale nel 2008, e con l'IdV d'accordo. Conclusione i costi della politica sono quelli degli organi elettivi, basta ridurli e perché no abolirli e hanno cominciato con i consigli provinciali. Ci saranno accorpamenti forzati di comuni, con riduzione del numero dei consiglieri, che combinata con le leggi maggioritarie priverà comunità magari con secoli di esistenza di ogni rappresentanza nel Consiglio Comunale unificato. Altro risparmio riduzione del numero dei parlmentari, invece che ridurre le indennità. Due camere sono troppe perché non tenerne una sola..in attesa di abolire del tutto le camere elettive, basteranno dei consigli di amministrazione, ma ...., eletti democraticamente, come i sindaci e i presidenti di regione. Naturalmente elezioni precedute da primarie.

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