Mi riconosco nel bel commento di Pier Luigi Camagni. L'insofferenza dei fanatici di tutte le risme verso i socialdemocratici non è una novità, l'assassino che ha pianificato e messo in opera l'orrenda strage dei giovani di Utoya è l'erede di un odio antico. Che pare irrazionale, ma tutto sommato individua con lucidità il suo nemico mortale. Perché Utoya, dove i figli del primo ministro studiano con i figli degli ultimi immigrati come realizzare una società che offra a tutti una vita un po' più degna, è "l'isola che c'è", non "l'isola che non c'è". Ed ogni fanatico, ogni totalitario, è in grado di riconoscere che l'autentica antitesi (e l'antidoto) al suo delirio di perfezione non è il contrapposto delirio dei fanatici del concorrente assolutismo concettuale, ma è l'accettazione dell'imperfezione e del relativo insita nel fecondo compromesso socialdemocratico; un compromesso che con tolleranza, con gradualismo, realizza oggi e qui, giorno dopo giorno, condizioni materiali tendenzialmente più eque e migliori possibilità di convivenza tra diversi. Un commosso e fraterno saluto ai compagni norvegesi. Luciano Belli Paci (segretario della Gioventù Socialdemocratica di Milano 1976 - 1980)
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Mi riconosco nel bel commento di Pier Luigi Camagni.
L'insofferenza dei fanatici di tutte le risme verso i socialdemocratici non
è una novità, l'assassino che ha pianificato e messo in opera l'orrenda
strage dei giovani di Utoya è l'erede di un odio antico. Che pare
irrazionale, ma tutto sommato individua con lucidità il suo nemico mortale.
Perché Utoya, dove i figli del primo ministro studiano con i figli degli
ultimi immigrati come realizzare una società che offra a tutti una vita un
po' più degna, è "l'isola che c'è", non "l'isola che non c'è".
Ed ogni fanatico, ogni totalitario, è in grado di riconoscere che
l'autentica antitesi (e l'antidoto) al suo delirio di perfezione non è il
contrapposto delirio dei fanatici del concorrente assolutismo concettuale,
ma è l'accettazione dell'imperfezione e del relativo insita nel fecondo
compromesso socialdemocratico; un compromesso che con tolleranza, con
gradualismo, realizza oggi e qui, giorno dopo giorno, condizioni materiali
tendenzialmente più eque e migliori possibilità di convivenza tra diversi.
Un commosso e fraterno saluto ai compagni norvegesi.
Luciano Belli Paci
(segretario della Gioventù Socialdemocratica di Milano 1976 - 1980)
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