Solidarietà e preghiera per il soldato ferito a Livorno.
Che questo paese non cada nel buio di anni passati che non vogliamo più rivivere.
F.M.M.
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Una guerra che non doveva neanche iniziare sta proseguendo con strani stop-and-go e continue "improvvisazioni".
Le recenti dichiarazioni di Obama dicono della volontà di fornire armi ai ribelli anti-Gheddafi: un errore clamoroso, oltre che il segno tangibile della dubbia volontà di fare realmente la guerra che è stata iniziata.
Data l'imperizia e la dubbia composizione dei gruppi di ribelli, probabilmente le armi andrebbero ad alimentare ben altri traffici.
Data la confusione politica - apparentemente non rimediabile - dell'alleanza, aumentare la diffusione di armi non aiuterebbe il raggiungimento dell'obiettivo, né di quello esplicito ("semplicemente" fermare Gheddafi), né di quello implicito (rovesciare Gheddafi e ridistribuire il potere materiale del controllo delle risorse libiche), e porterebbe drammaticamente più vicini al caos.
O l'alleanza decide di intervenire via terra, in termini extra Onu e di fatto creando un mandato euro-americano sulla Libia (nulla di scandaloso, si badi; la riscoperta dei "mandati" e dei "protettorati" non è di oggi), ma la cosa allora va esplicitata e progettata, perché i costi umani e militari sarebbero probabilmente molto alti; oppure è meglio cercare un onorevole compromesso.
Anche nell'intervento contro la Serbia si fermò il massacro dei kossovari, ma fummo incapaci di chiarire a noi stessi quali fossero gli obiettivi della guerra (fermare il massacro? far cadere Milosevic? rendere indipendente il Kosovo?) e si arrivò ai patti con Milosevic, che cadde solo in seguito, anche sotto la spinta di manifestazioni popolari e di elezioni.
Potrebbe essere così anche con un Gheddafi tenuto "sotto controllo" politicamente; sempre che i libici siano in grado di prendere in mano il loro destino: in questo nessuna alleanza e nessun Sarkozy può sostituirli.
Noi abbiamo già fatto forse troppo, e sicuramente male; tanto che le prime vittime di questa guerra sembrano essere paradossalmente la Nato e la Unione europea.
Ora fermiamoci.
Francesco Maria Mariotti
http://mondiepolitiche.ilcannocchiale.it/
LIBIA: RASMUSSEN ESCLUDE CHE LA NATO POSSA ARMARE I RIBELLI
(AGI) Stoccolma - Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha escluso che l'Alleanza possa armare i ribelli libici. "Siamo li' per proteggere il popolo libico, non per armare la gente", ha ricordato Rasmussen citando la risoluzione 1973 dell'Onu al termine di un incontro a Stoccolma con il premier svedese, Fredrik Reinfeldt. "Poiche' la Nato e' coinvolta, e io parlo a nome della Nato, noi ci concentreremo sul rafforzamento dell'embargo per le armi e lo scopo evidente dell'embargo e' quello di fermare il flusso di armi nel Paese", ha assicurato Rasmussen
Perché non armare i ribelli
Perché non armare i ribelli - 2
Verso la guerra totale?
La debolezza dei ribelli (Guido Olimpio)
L'Europa disunita (Marta Dassù)
La testimonianza del Vicario Apostolico di Tripoli
Il Papa irritato dalla guerra e dai cattolici interventisti (Paolo Zanini su Linkiesta)
1 commento:
Cecenia, Ruanda, Darfur... siamo d'accordo, era giusto intervenire anche lì.
Ma questo non dimostra che non bisogna intervenire altrove. E' meglio una giustizia parziale di un'ingiustizia totale, credo.
Paolo
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