sabato 4 gennaio 2025

Solo il Comune può sbrogliare la vicenda, non la legge “Salvamilano” - Il Migliorista

Solo il Comune può sbrogliare la vicenda, non la legge “Salvamilano” - Il Migliorista

1 commento:

Roberto ha detto...

Bello l’articolo di Luigi Corbani per il Riformista di qualche giorno fa. Una buona base di partenza per definire una proposta alternativa alla debolezza della politica attuale a partire in particolare da Milano. A partire da Milano, dai territori come alternativa a quel potere centralista che occupando lo stato centrale ha distrutto uno Stato, che va ricostruito, perché sia utile e autorevole. Da ricostruire insieme ad un’idea chiara di democrazia, oggi anch’essa in grave difficoltà, e ad una nuova prospettiva economica e sociale. Partire da Milano per un progetto che dalla dimensione territoriale potrà avere effetti significativi anche a livello nazionale. Un progetto politico e amministrativo di cui a distanza di trent'anni, come ricorda Corbani, si sente un grande bisogno. Per uscire da una fase segnata non solo da mediocrità, ma anche da errori gravi e da politiche che hanno danneggiato l’interesse generale della maggioranza dei cittadini. Dalla confusione delle azioni e da una politica senza visione. Un progetto nuovo per rispondere ad una domanda di cambiamento e di partecipazione che pure c’è, senza la quale l’unico destino è il continuo distacco tra politica e paese reale. È la disaffezione dei cittadini nei confronti della loro città, ė l’astensionismo e la “stanchezza”, ed è ritenere che tutti politici siano tutti uguali, come di fatto infatti lo sono. È la consapevolezza che per una città che pensa solo ai ricchi non serva una giunta e un sindaco che pensano di essere di sinistra. Per questo il caso Milano è esemplare. Difficile riconoscere differenze tra una politica di destra e una di sinistra, dentro un provincialismo amministrativo che nel corso della sua storia Milano non ha mai conosciuto.
Il provincialismo del Salva Milano. La dimostrazione concreta, anzi l’ammissione concreta, dell' incapacità di amministrare con i propri mezzi e le proprie regole. La dimostrazione di una città come Milano che ha bisogno dell'aiuto della palude parlamentare romana per uscire dalle proprie difficoltà. Che porta alla luce una pratica di cui Milano non si era mai macchiata, quella di andare a Roma con il capello il mano per l’incapacità di risolvere da sola i propri problemi. Una politica penosa, che nemmeno la gravità dei fatti commessi può giustificare, né può giustificare la mancanza di dignità dell'intera giunta.

Roberto Biscardini