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sabato 4 agosto 2018
Franco D'Alfonso: 60 giorni di governo del nulla
60 giorni di governo del nulla cominciano ad essere qualificabili anche come di governo del danno.
AZIONE DI GOVERNO Il bilancio “intermedio” fatto da Di Maio in prima persona al Corriere della Sera è questo : “In 45 giorni abbiamo tagliato i vitalizi, rottamato l’Air Force Renzi, approntato il dl Dignità, messo mano ai centri per l’impiego” .
Oggettivamente pochino, e nemmeno tutto vero : l’intervento sui vitalizi è stato fatto solo alla Camera attraverso una norma regolamentare, motivo per il quale i “risparmi” di 40 milioni di euro non sono tali perché congelati in un fondo di garanzia per i ricorsi che, nella quasi certezza di vittoria, porteranno alla restituzione delle somme tagliate in maniera pasticciata ed incostituzionale agli aventi diritto ; l’aereo di Stato venduto da Eithad resta all’aviazione civile, quello che si è “tagliato” è la revisione degli arredi ( la “doccia” di Renzi…) ed il contratto di manutenzione decennale per un totale teorico di 108 milioni di euro, ragione per la quale o l’aereo viene rivenduto perdendo qualche decina di milioni di euro ( perché lo si debba fare resta un mistero) oppure occorrerà fare un contratto di manutenzione con qualcun altro, dal costo analogo perchè le cifre per questi aerei sono di 10-15 milioni di euro ad intervento ; il ddl Dignità “approntato” è stato stravolto prima ancora di entrare in aula e, come si disse al bilancio dei 30 giorni, era poco e male assortito.
A fronte di un bilancio pubblico superiore ai 2 mila miliardi , tutti questi “storici” interventi cubano al massimo 100 milioni, non miliardi, di euro : il governo Conte ( ah, già : il premier si chiama così..) sta effettivamente “facendo la storia”, per inconcludenza ed incompetenza mai vista prima di oggi, nemmeno con i primi governi Berlusconi..
ATTIVITA’ PARLAMENTARE La verità è che le parole di Di Maio certificano che l’unica riforma introdotta con il 4 marzo è quella che Grillo e Casaleggio cominciano a teorizzare esplicitamente, vale a dire la fine della democrazia parlamentare come l’abbiamo conosciuta, nel bene e nel male, finora : l’unico Parlamento meno attivo di questo nella storia d’Italia è stato quello eletto il 6 aprile 1924, votato con la famosa legge Acerbo, antecedente del “Porcellum” e del “Rosatellum” . Non solo nessuna legge, ma nemmeno alcuna discussione parlamentare, commissione di lavoro, nulla. In compenso tutte le caselle dei cosiddetti “portaborse” sono state coperte nel giro di una settimana, con un sistema di incroci fra parentele e conoscenze di collegio di chiaro stampo clientelare messo in opera soprattutto dai due partiti di governo con precisione ed efficienza straordinaria.
Il decreto Milleproroghe, da anni il mezzo utilizzato da tutti i governi per sistemare mance e disfunzioni di fine anno, è stato varato a luglio e come più significativa norma inserita c’è stata la inutile, gratuita e pericolosa concessione ai “no vax” di un anno di proroga per l’interdizione d’accesso alle scuole per i bambini non vaccinati.
MIGRANTI Due mesi di “emergenza” e criminalizzazione delle Ong sono troppi anche per Salvini, da qualche giorno non riesce più a spacciare per invasione l’arrivo ridotto dei migranti in Sicilia, attestati ormai a meno di un quinto di quelli dello scorso anno dall’inizio del 2018 ( il sovranismo al governo quindi non c’entra nulla ). I media , massimi responsabili della nascita e sviluppo del fenomeno “sovranista” con anni di ospitate e rilanci di notizie marginali in prima pagina, sembrano non essere più così corrivi e l’ Ue si è palesemente stufata di rispondere con dati alle fanfaronate , dovendosi occupare di problemi seri Gli effetti collaterali della campagna d’odio però si vedono : mai si erano verificate più di venticinque gravissime aggressioni razziste in un mese, con un morto, una bambina di otto anni paralizzata ed una quindicina di feriti.
PROPAGANDA AL GOVERNO Si sta tentando, con una certa difficoltà per la verità, di innestare una nuova campagna totalmente immotivata, quella sulla “emergenza legittima difesa” . Il “diritto a sparare a casa propria” stenta però ad essere un tema rilevante per la mancanza del contendere : a parte una piccola parte della “lobby delle armi”, gli esaltati stile Casa Pound o turboleghisti peraltro già impegnati nella “caccia agli immigrati”, nessuno pensa seriamente ad un riarmo di massa effettivo e non parolaio. Ma il numero di “brava gente” che non sa nemmeno cosa sia un’arma da fuoco ma inneggia all’uso della stessa contro “ ladri, rom, stranieri” ( curiosamente omesso sempre il riferimento, che so, ai violentatori bresciani o al “branco” all’opera sui litorali laziali..) è in pericoloso aumento.
L’avvelenamento del clima di convivenza civile continua inesorabilmente.
L’OMBRA DI GOVERNO SULLE QUESTIONI VERE L’ombra di premier Conte ci fa sapere che il dossier Tav non è sul tavolo di Governo, immagino per rassicurarci : peccato che l’offensiva tardogrillina , furbescamente affidata alle parole e non agli atti, sta ottenendo comunque l’effetto di ritardare, mettere in discussione, in una parola farci per l’ennesima volta fare la figura degli inaffidabili a tutti i livelli. Una opera da 26 miliardi, di cui 3 miliardi già spesi ed 8 in attesa di gara, un effetto sul Pil di almeno un punto all’anno per dieci anni, viene trattata con cialtronesco dilettantismo ostentato
Il caravanserraglio riaperto su Ilva Taranto è al di là del commentabile. La salute ed il lavoro di una intera città, l’unico presidio di industria pesante rimasto in Italia, investimenti e bandi per 10 miliardi di euro ( veri, non virtuali) sono in mano al ministro incompetente, che non ha mai lavorato in vita sua, che usa furbescamente la vanità dell’Anac di Cantone per provare a far annullare ad altri il bando di gara ( lo stesso Cantone gli ha fatto sapere a stretto giro di posta di non pensarci nemmeno e di prendersi le sue responsabilità) e, non essendoci riuscito, la ributta in procedure, tavoli, consultazioni con gli amichetti del quartierino .
Se aggiungiamo la mancata richiesta di incontro immediato alla Fca orfana di Marchionne, il lasciare sola Fincantieri ( anzi, delegittimandone i vertici parlando delle nomine del prossimo autunno) a trattare sui cantieri Stx con il ministro di Macron nel momento decisivo e la totale assenza dai tavoli internazionali sul commercio e industria, il disinteresse , chiamiamolo così, per la politica industriale di questo Governo non può essere più messo in dubbio. Con quali conseguenze per tutti noi, non è difficile immaginare.
Come nel peggiore sistema andreottiano, la parola chiave sono “rinvio” e “sanatorie” : così per i maestri non laureati immessi a ruolo attraverso un “concorso non selettivo” ( cioè una sanatoria generalizzata come non si vedevano più dai tempi dei governi Berlusconi) si rinviano le leggi sullle intercettazioni, sui diritti in carcere, perfino sul tribunale penale di Bari perché non si sa cosa fare di diverso rispetto a leggi e diritti che in campagna elettorale sono state demonizzate e utilizzate come drappo rosso per aizzare la parte più “militante” del populismo esistente.
La regola del non decidere porterà l’Italia a ripetere la figuraccia fatta con Roma e la Raggi con le Olimpiadi invernali di “uno, nessuno e centomila “ , dalle quali gli unici che avevano chance di avviarne il realizzo, il sindaco Sala ed il Comune di Milano, si sono dovuti sfilare di corsa per non essere urteriormente coinvolti.
POLITICA EUROPEA In questo breve periodo è iniziata la guerra dei dazi dichiarata da Trump, la Brexit è al punto decisivo e l’invadenza manifesta di Putin si sta spostando sul piano economico e commerciale . Sono tutti dossier sui quali il nostro Governo non ha detto beh, con l’esclusione del ministro dell’Interno e di tutto quel che capita, palesemente schierato con tutti i nemici della Ue su tutto e tutti .
Altri tre mesi così e tutta l’opera della generazione politica e civile del Dopoguerra italiano, artefice del più spettacolare “balzo in avanti” di uno Stato europeo dai tempi della Germania di Bismarck, sarà gettata alle ortiche e dovremo tentare di mantenere un ruolo in una sorta di “serie B” dell’Europa del Sud per non farci tornare ai tempi dell’Italietta …
ECONOMIA Sul governo dell’economia finora, dovrei dire per fortuna, solo parole in libertà. Appare chiaro che fra la “corrente” dei continuisti Tria e Moavero, i tardoassistenzialisti alla Di Maio e gli apprendisti liberisti nel tempo libero della campagna elettorale permanente della Lega Nord è fissato un appuntamento difficilmente eludibile per settembre con la legge di stabilità. Gli effetti di questo possibile scontro saranno certamente oggetto della nota di valutazione sui 90 giorni di governo gialloverde.
LA GRANDE BOUFFE fatto che sulle grandi opere potrebbe aprirsi un contenzioso politico fra i due partiti al Governo è un’ipotesi a mio avviso labile : la spregiudicatezza e l’assenza di qualsiasi convinzione politica di base farà sì che gli interessi di potere faranno premio su questioni politiche ridotte a quisquilie con un tweet.
Quello che conta, come si diceva sin dalla nascita del governo, sono le nomine, i posti, la creazione di una nuova rete di potere che sostituisca quella di Pd e Forza Italia sconfitti e fuori dal Governo : Rai, Fs, Cassa depositi, Anas, molto presto Eni, Enel . Fino a quando non sarà completata, questo Governo starà in piedi, probabilmente senza fare nulla o quasi di concreto, ma moltiplicando le roboanti dichiarazioni e le esternazioni ad uso di un facile consenso elettorale.
Il conte di Conte però lo pagheremo presto e sarà salato, molto salato. Quando avremo visto “cosa sanno fare questi al Governo” sarà tardi. Questo governo è pericoloso.
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