mercoledì 26 aprile 2017

Franco D'Alfonso: elezioni francesi

Qui di seguito una mia riflessione postata anche su Facebook. Cordialmente, Franco D'Alfonso. Suggerirei prudenza ad attribuire alla topografia politica, del tipo "si vince al centro" , il merito del successo di Emmanuel Macron in #Francia, almeno quanta ne sarebbe stata necessaria qualche anno fa per quello di Alexis Tsipras in #Grecia, quando "si vince a sinistra ista ista ". La "lezione francese" non ha a che fare con le posizioni politiche, in gran parte ignote, di Macron : se François Fillon non avesse messo a carico dello Stato il suo #welfare familiare ed non avesse perso così i pochi punti che lo separano dal 2 posto, cosa faremmo, diremmo che " si vince a destra" ? E, quanto a novità, basta ricordarsi del presidente più simile a questo probabile, Giscard d'Estaing, eletto in piena crisi della destra e con i socialisti all'inizio della rifondazione, che governò senza maggioranza propria, con un altrettanto apparente posizionamento al centro . La verità è che in Francia di fronte al tracollo dei protagonisti della politica (Nicolas Sarkozy ed François Hollande hanno fatto l'impossibile per picconare i propri partiti) le Istituzioni reggono e si confermano l'architrave del Paese. L'unione repubblicana che si realizzò con Jacque Chirac vs Marine Le Pen padre garantì una Presidenza democratica e, un mese dopo, elesse un #Parlamento rappresentativo della democrazia e della continuità del sistema e questa volta l'avrebbe garantita con Macron, Fillon ed anche con Jean-Luc Mélenchon o il povero Benoît Hamon. Il sistema dei contrappesi del semipresidenzialismo francese funziona egregiamente, come sta funzionando il presidenzialismo Usa con Trump eletto fuori dai partiti ma condizionato dal Senato. La lezione francese, se la vogliamo trarre in fretta, è questa : esecutivo eletto con sistema presidenziale (come Sindaco e Presidente Regione) , parlamento rappresentativo delle città e dei territori. E sì, perchè dopo voto su Donald J. Trump, #Brexit, #Erdogan ignorare che anche in Francia la contrapposizione politica è fra aree urbane con la maggioranza della popolazione ed altri territori e non fra ipotetiche e per lo più ignote destre,sinistre e centro, non è più classificabile come un errore politico, ma più semplicemente come una vera e propria idiozia.

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