venerdì 20 gennaio 2017

Franco D'alfonso: Atm e Comune

Il post sul bus notturno ha evidenziato come ci sia sempre grande interesse per come funziona il servizio pubblico a Milano. Provo a contribuire al dibattito spiegando, per come lo ricordo io, il rapporto fra Comune di Milano | Palazzo Marino ed ATM SpA. Il comune paga di contratto di servizio 730 milioni. Ne ricava da biglietti 418, coprendo il costo per oltre il 60 per cento. Riceve da fondo nazionale trasporti 270 mio di euro via Regione, che ne "resega" ogni anno un po' (l'anno scorso una ventina di milioni). Tra i servizi che il comune paga col cds c 'è anche la gestione della sosta, per i quali i ricavi dai "grattini" vanno ad atm, mentre il Comune incassa le multe della sosta fatte con attività' degli ausiliari, a propria volta pagata dal comune ad #Atm con il cds/importo già detto. Poi ci sono i ricavi da#AreaC, gestita egualmente da Atm. Vuol dire che milano sul tpl in senso stretto non tira fuori nulla! E non ci sono paragoni simili per il tpl in italia. Il buco da 80-85 milioni all anno viene aperto a causa di un project per #M5 ( e molto presto per #M4) scandaloso come costi. In questo caso non si tratta di trasporto, ma di ripagare ruote, binari, gallerie, scambi a chi ha anticipato i soldi sull' investimento. Un po' come se si volesse mettere la costruzione della variante di valico nel conto economico di Ferrovie dello Stato, che in questo modo vedrebbero la borsa con un binocolo che dovrebbe prestargli qualche amico. Dal 2011 ad oggi sono aumentate ore e chilometri di servizio , sono diminuiti quasi a zero gli incidenti dovuti alla carenza di manutenzione (vi ricordate come nel 2010 non passasse giornate senza che piazzale Baracca , viale Brianza o altre zone fulcro di #traffico fossero bloccate da #tram o #autobus in panne o dagli scambi rotti ?), è aumentata l'#occupazione, l'azienda è tornata in utile, ha investito direttamente (con fondi propri) quasi mezzo miliardo di euro, ha riportato la reputazione del servizio e di Milano a livelli straordinari, con buona pace dei Napalm 51 che infestano il #web accusando gli amministratori della città di essere "Delinquenti e criminali o incapaci e incompetenti". Discutiamo pure, non è bene tirarsi indietro lasciando il campo ai parolai dal motto "mi sono già fatto una idea, non disturbatemi con i numeri ". Ma ricordiamoci di quello che diceva Umberto #Eco : il web è democratico, perchè permette anche ad un imbecille di esprimere un'opinione, ma non lo trasforma in uno intelligente.

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