Dati molto chiari quelli forniti da Astengo, e considerazioni assolutamente condivisibili.
Il punto centrale è quello sul fatto che con l'11,30 % dell'elettorato Renzi pretenderebbe, sia pure dopo un ballottaggio (da svolgersi peraltro senza alcuna soglia), di avere la maggioranza assoluta dei seggi dell'unica Camera rimasta elettiva, e di governare l'Italia senza alcun contrappeso.
In qualunque assemblea di condominio lo prenderebbero semplicemente per pazzo. Il fatto è che più che verso una "democrazia decidente", mi pare ci si sia avviati con noncuranza verso la fine della democrazia.
martedì 2 giugno 2015OSSERVAZIONI E COMMENTI SUI RISULTATI ELETTORALI di Felice Carlo Besostri
Come per la Liguria i numeri di Astengo, cui bisogna attenersi per "non dare i numeri" nelle analisi politiche, portano chiarezza.
Segnalo subito un punto di dissenso quando attribuisce i risultati di Tosi all'area Lega Nord, mentre vanno attribuiti all'area centrista. Non si possono ignorare le motivazioni di Tosi di dissenso da Salvini per la sua uscita/espulsione dalla Lega. Viene ridimensionato il successo della Lega e si incrementa quello centrista, che rafforza il suo insediamento, ma comunque ad un livello tale da escludere che possa nascere da lì una riaggregazione dei moderati. Aggiungendo all'area centrista i voti della Lista Tosi 104.757 (1,12%, 0,55%) ai voti centristi Regionali 2015 529.992 (5,70% -2,81%) si hanno voti 634.749 (6,82%-3,36%) in netto miglioramento rispetto alle Europee 515.077 (5,12% - 2,79%), ma soprattutto NCD è area centro-destra più che centrista . Se si mantiene la logica bipolare è un dato da non ignorare dal punto di vista formale che il primo partito nelle 7 regioni è il M5S infatti 2.211.384 voti (22,11%, 12,00%) sono sia pur di poco superiori al PD 2.130.490 voti pari al 22,93% sul totale dei voti validi (11,30% sul totale degli elettori: questo è il dato da tenere sempre a portata di mano in ogni dibattito sulla legge elettorale, vale più di tanti ragionamenti ). Altro dato dinamico è che il candidato M5S è secondo in Puglia e Marche con consenso superiore al 20%, percentuale che supera al terzo posto in Liguria e a cui si avvicina con il 19,2% della Campania. La situazione alla sinistra del PD la rimando a quando saranno completi i dati oltre che della Liguria, almeno quelli della Toscana (dove hanno eletto) , della Puglia e della Campania(nessun eletto), cioè delle regioni più popolose. In sintesi una sinistra a sinistra del PD non c'è, perché mi ripeto mancano le forze tradizionali, in Italia, di ogni sinistra, alternativa di governo, che si rispetti i socialisti democratici e i comunisti unitari. Questa sinistra a sinistra del PD deve confrontarsi con ed incalzare i M5S innanzi tutto su un grande patto democratico(revisione delle leggi elettorali nazionali e regionali e delle province e città metropolitane e poi sui programmi. Capisco che il M5S rifiuti le proposte di Emiliano per non compromettersi con il governo, ma una proposta di azioni comuni e concertate dall'opposizione è altra cosa: 4 punti difesa scuola pubblica, reddito di cittadinanza , giustizia fiscale e tutela delle pensioni fino a 5.000 euro lordi
2 commenti:
Dati molto chiari quelli forniti da Astengo, e considerazioni assolutamente condivisibili.
Il punto centrale è quello sul fatto che con l'11,30 % dell'elettorato Renzi pretenderebbe, sia pure dopo un ballottaggio (da svolgersi peraltro senza alcuna soglia), di avere la maggioranza assoluta dei seggi dell'unica Camera rimasta elettiva, e di governare l'Italia senza alcun contrappeso.
In qualunque assemblea di condominio lo prenderebbero semplicemente per pazzo. Il fatto è che più che verso una "democrazia decidente", mi pare ci si sia avviati con noncuranza verso la fine della democrazia.
Un saluto, Francesco Somaini
martedì 2 giugno 2015OSSERVAZIONI E COMMENTI SUI RISULTATI ELETTORALI di Felice Carlo Besostri
Come per la Liguria i numeri di Astengo, cui bisogna attenersi per "non dare i numeri" nelle analisi politiche, portano chiarezza.
Segnalo subito un punto di dissenso quando attribuisce i risultati di Tosi all'area Lega Nord, mentre vanno attribuiti all'area centrista. Non si possono ignorare le motivazioni di Tosi di dissenso da Salvini per la sua uscita/espulsione dalla Lega. Viene ridimensionato il successo della Lega e si incrementa quello centrista, che rafforza il suo insediamento, ma comunque ad un livello tale da escludere che possa nascere da lì una riaggregazione dei moderati. Aggiungendo all'area centrista i voti della Lista Tosi 104.757 (1,12%, 0,55%) ai voti centristi Regionali 2015 529.992 (5,70% -2,81%) si hanno voti 634.749 (6,82%-3,36%) in netto miglioramento rispetto alle Europee 515.077 (5,12% - 2,79%), ma soprattutto NCD è area centro-destra più che centrista . Se si mantiene la logica bipolare è un dato da non ignorare dal punto di vista formale che il primo partito nelle 7 regioni è il M5S infatti 2.211.384 voti (22,11%, 12,00%) sono sia pur di poco superiori al PD 2.130.490 voti pari al 22,93% sul totale dei voti validi (11,30% sul totale degli elettori: questo è il dato da tenere sempre a portata di mano in ogni dibattito sulla legge elettorale, vale più di tanti ragionamenti ). Altro dato dinamico è che il candidato M5S è secondo in Puglia e Marche con consenso superiore al 20%, percentuale che supera al terzo posto in Liguria e a cui si avvicina con il 19,2% della Campania.
La situazione alla sinistra del PD la rimando a quando saranno completi i dati oltre che della Liguria, almeno quelli della Toscana (dove hanno eletto) , della Puglia e della Campania(nessun eletto), cioè delle regioni più popolose. In sintesi una sinistra a sinistra del PD non c'è, perché mi ripeto mancano le forze tradizionali, in Italia, di ogni sinistra, alternativa di governo, che si rispetti i socialisti democratici e i comunisti unitari.
Questa sinistra a sinistra del PD deve confrontarsi con ed incalzare i M5S innanzi tutto su un grande patto democratico(revisione delle leggi elettorali nazionali e regionali e delle province e città metropolitane e poi sui programmi. Capisco che il M5S rifiuti le proposte di Emiliano per non compromettersi con il governo, ma una proposta di azioni comuni e concertate dall'opposizione è altra cosa: 4 punti difesa scuola pubblica, reddito di cittadinanza , giustizia fiscale e tutela delle pensioni fino a 5.000 euro lordi
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