Il Circolo Carlo Rosselli è una realtà associativa presente a Milano sin dal 1981. http://www.circolorossellimilano.org/
sabato 14 giugno 2014
Giovanni Falcetta: Il lupo perde il pelo....
" IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO " :
1 )Renzi non capisce, o finge di non capire, che le cosiddette " Riforme Istituzionali ", in democrazia, " non sono
appannaggio dell'Esecutivo " ma del Parlamento, errore questo già commesso dal centrosinistra ( vedi
modifica Titolo V della Costituzione ). Lo ha affermato anche l'On. Tocci (uno dei senatori PD " autosospesi ",
ieri sera, in TV.....dopo i costituzionalisti Carlassare, Zagrebelsky, Pace, Rodotà, etc....memori di Montesquieu,
Locke, etc......
2 ) Renzi non capisce, o finge di non capire, che le cosiddette " Riforme Istituzionali ", in Italia, non sono urgenti
panacee per uscire dalla crisi del sistema; E' storicamente falso affermare che l'esecutivo, in Italia, ha scarsi
poteri d'intervento politico ( lo diceva, mentendo, già Berlusconi che pretendeva di annullare ogni
contrappeso e " bilanciamento dei poteri ", controllo della Corte Costituzionale, etc....); Ricordiamo che
Berlusconi ha avuto una maggioranza " bulgara " con la sua alleanza di Centrodestra, così come " bulgare "
sono state le maggioranze del " governo Monti " e del " governo Letta ". Tanto che approvavano quel che
volevano, spesso, con l'avallo " complice " del Quirinale : vedi leggi ad personam, pareggio di bilancio, fiscal
compact, etc....
3) Oggi, a mio modesto parere ( e non solo mio ) " il problema italiano " urgentissimo è quello dela "scarsa
rappresentanza democratica " nella elezione degli organi costituzionali / Istituzionali ( dovuto in notevole
parte alle illegittime leggi elettorali degli ultimi anni, " porcellum ", " italicum ", etc.), dell' illegalità
istituzionale e costituzionale (maggiore e più rapido controllo di legittimità costituzionale delle leggi, incluse
quelle elettorali, riforma dei partiti e dei sindacati e conferimento ad essi di personalità giuridica con
connesse responsabiltà civili e penali in ordine alla violazione della loro " democrazia interna ", della
" trasparenza dei bilanci, etc... come intuito ai tempi della " costituente " da Lelio basso, etc...); in tal senso
il Senato deve restare un organo ad elezione diretta dei cittadini, eletto con legge
elettorale proporzionale e potrebbe occuparsi proprio di questo " controllo di
legittimità costituzionale preventivo " e " del rispetto dei diritti dei cittadini " (
principi della I Parte della Costituzione) riducendo la mole di lavoro della
Corte Costituzionale......
4) Riequilibrio del rapporto etica - politica con riaffermazione di un maggior peso della prima sulla seconda
(Bobbio, etc...) e, quindi " massimo candore " dei nostri rappresentanti istituzionali centrali e periferici
senza attendere la condanna definitiva nell'ultimo grado di giudizio della Cassazione. Il politico che
è indagato per reati deve dimettersi, pur garantendogli la " presunzione d'innocenza" fino a condanna
definitiva. E' una questione di stile, di decenza, di esempio (vedi Germania, Gran bretagna, Israele, etc...):
D'altronde, anche in Italia, un pubblico dipendente indagato, viene temporaneamente " sospeso dal servizio
e, in taluni casi, anche dallo stipendio );
5) Attuazione massiccia dell'art. 3 della Costituzione, sia nel primo ma, maggiormente, nel secondo comma
(per quest'ultimo vedi Lelio Basso, Pertini, Calamandrei, etc...);
6) Rafforzamento della legge sulla trasparenza amminisrativa ( L. 241 / 90 e ssgg) e potenziamento, al suo
interno, delle garanzie e della difesa dei diritti dei cittadini dinanzi allo strapptere, all'arbitrio, all'eccessiva "
discrezionalità " dei Dirigenti della Pubblica Amministrazione; In tale ambito bisogna rendere più cogente
l'istituto dell' " autotutela amministrativa " o " di auto - emendamento " della Pubblica Amministrazione in
caso di errori della stessa o di abusi di potere; In tal modo si otterrebbe una drastica riduzione dei contenziosi
e lo sgravio di centinaia di migliaia di processi, ricorsi amministrativi, etc;
7 ) Innalzamento della soglia del reddito per godere dell' l'istituto del gratuito patrocinio per coloro che hanno
redditi medio - bassi ( oggi chi ha uno stipendio / pensione di 2000 Euro, monoreddito, non ha la possibilità di
difendersi in Tribunale ).
8 ) Abolizione delle leggi inutili, dannose o superate e degli Enti inutili.
9) Rendere più chiara e più inequivoca possibile la redazione dei testi normativi ( legislativi, amministrativi...etc)
10) Approvazione di una legge che permetta al cittadino l'autodifesa giudiziaria anche senza il patrocinio di un
avvocato ( vedi " Common Law " dei Paesi anglosassoni);
11) Rendere più facile, più rapido e meno costoso, per i cittadini meno abbienti, il ricorso agli organi di legittimità (
Corte Costituzionale, Cassazione....);
12) Riaffermazione della " laicità dello Stato " come presupposto fondamentale di garanzia e tutela dei diritti di
tutti i cittadini ( riferimento art. 3 Cost. ). Per esempio : togliere ogni finanziamento pubblico alle Scuole
private, obbligare gli alberghi religiosi a pagare l'IMU, etc....ridefinire meglio l' " 8 per mille " alle Chiese;
13) Ridefinizione del ruolo e dei compiti del Consiglio di Stato che, in democrazia, " non può e non deve essere "
contemporaneamente, e schizofrenicamente, organo consultivo dell'esecutivo e organo dirimente " super
partes " nelle controversie tra lo Stato e i cittadini, con forte sbilanciamento, come avviene oggi, a favore del
primo.
14......eccetera, eccetera......
Scusate la logorrea....
Saluti socialisti
Giovanni Falcetta
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10 commenti:
Le varie proposte di Falcetta meritano attenzione.
Mi lascia però perplesso il mantenimento del "senato elettivo", anche se con compiti di controllo, eliminando comunque il palleggiamento del bicameralismo perfetto. Ma, in questo caso avrei voluto vedere un'aggiunta: riduzione dei deputati a 500 e dei senatori a 200. Forse Falcetta potrebbe ripensarci. Un saluto, Roel
caro Giovanni, credo che sbagli. In commissione la posizione di chi rappresenta il PD non può che essere quella uscita dagli organismi dirigenti del PD. Chi non è d'accordo non va in commissione ma porta avanti il suo dissenso liberamente nel partito e nel parlamento. Questo ha detto chiaramente oggi Renzi alla direzione nazionale del PD e, per me , ha perfettamente ragione.
Intanto, l'attuale Parlamento, per il fatto stesso di essere stato creato in base ad una legge elettorale " porcata " ( come l'ha definita il suo intestatario, Calderoli, della Lega ) incostituzionale ( anche questo era assodato in tutte le forze politiche e nell'opinione pubblica prima ancora che lo sancisse solennemente la Corte Costituzionale ( grazie al compagno Besostri & C......) per ciò stesso non è nè legittimato ad esprimere un governo di " programma " di legislatura, nè tantomeno e, a maggior ragione, è legittimato a riformare gli assetti istituzionali dello Stato ( riforma della Costituzione, modifica / abolizione delle attuali funzioni del Senato, etc.....).
Prima delle ultime consultazioni elettorali legislative tutti i partiti ed anche l'attuale " sempiterno" Capo dello Stato, memori di questo " grave vulnus costituzionale di fondo, " avevano dichiarato solennemente che il futuro Parlamento e, quindi, il conseguente governo, a parte il disbrigo degli affari correnti, avrebbe dovuto concentrarsi soprattutto sull' elaborazione e approvazione di una nuova legge elettorale più decente, più rispettosa del diritto dei cittadini a scegliere il " loro parlamentare ", ma anche più rispettosa del pluralismo politico, delle minoranze politiche, ..., con la riduzione / abolizione dell'enorme " premio di maggioranza " dato dal vigente " porcellum " a un partito o ad una coalizione di partiti che non rappresentano nemmeno il 20 % degli elettori. Punto e basta ! Dopodichè tutti i partiti promisero che, presto, avrebbero chiamato il popolo a nuove elezioni da svolgersi con la nuova legge elettorale. Stando così le cose, il nuovo governo avrebbe dovuto avere la durata minima necessaria all'approvazione di tale legge......
Successivamente, sulla spinta " ambigua" del Quirinale, si è parlato di " riforme istituzionali " come di un compito indilazionabile, urgententissimo.......Per non parlare della proposta dell'Italikum, una legge elettorale che ricalca pedissequamente l'attuale " porcellum " e, per certi versi lo peggiora......(ancora premio di maggioranza abnorme, alta soglia di sbarramento per " far fuori " i piccoli partiti....e il pluralismo politico sacrificato alla cosìdetta mitica " governabilità " ), perciò destinato ad essere anch'esso bocciato dalla Corte Costituzionale.
Per non parlare della Riforma della Pubblica Amministrazione affidata ad un Ministro, la Madia, che, a malapena, sa mettere insieme quattro parole in una frase.......E l'elenco potrebbe continuare....Fatto sta che, dopo la " defenestrazione " di Letta, il nuovo
capo del Governo, Matteo Renzi, Premier non eletto dal popolo, legittimato indirettamente ( non era neanche candidato ) con la vittoria del " suo " partito alle recenti elezioni europee, ha dichiarato ripetutamente che il suo dicastero durerà fino al 2018 e, in vista di tale prolungamento, ieri ha chiesto a Napolitano di rimanere in carica almeno fino all'inaugurazione dell'EXPO di Milano, cioè a Maggio 2015...Insomma, a questo Parlamento gli Italiani hanno dato una mano ed esso, con il suo governo, si sta appropriando del loro braccio e, poi, delle loro gambe....etc....
Ancora, e questo non è un motivo da trascurare: Come possono le attuali forze politiche (quasi tutte ! ) squassate dalla corruzione dilagante a macchia d'olio, dal centro alla periferia, i cui parlamentari sono " nominati " dalle " segreterie dei partiti " ( il trattino è d'obbligo.....), non in base alle loro capacità / rispetto delle Istituzioni e della Costituzione ( come bene o male in parte avveniva nella Prima Repubblica, attraverso la " gavetta" all'interno delle sezioni dei partiti ma anche nell'amministrazione degli organi di governo periferici, comunali, provinciali, regionali, in stretto rapporto coi cittadini dei territori) in gran parte incompetenti, privi di cultura non solo istituzionale / costituzionale ma anche di "cultura di governo ", aggiungo, spesso " privi di cultura generale " ( lo dico a ragion vreduta da modesto professore di Lettere che ha conseguito la Maturità Classica nel 1965, in tempi certamente in cui la scuola era meno lassista e molto più rigorosa dell'attuale, distrutta dal ventennio berlusconiano, complice il PD con la sua " finta opposizione politica " ) arrogarsi ( vedi il suo sostantivo derivato ARROGANZA ! ) il diritto di " riformare " non un servizio " leggero " ( che so ? le Poste...il tariffario dei taxisti.. a Milano..) ma ADDIRITTURA LA COSTITUZIONE DELLO STATO ?
Con quale credibilità ? Come possiamo non avere il sospetto che tali " Riforme Istituzionali " in realtà siano un'operazione di " splitting " , una " deviazione intenzionale dai compiti più urgenti e possibili ......." data la non piena legittimità democratica dell'attuale Parlamento, o un modo surrettizio, camuffato, di conservazione / perpetuazione del Potere e dei connessi privilegi ( banche, controllo delle imprese pubbliche, etc...) delle attuali classi dirigenti ultrascreditate da più di 20 anni ?
In quanto al dibattito che ci sarebbe stato all'interno dei partiti e, più specificamente, all'interno del PD ( Direzione, Assemblea, etc.....) personalmente nutro molti seri dubbi sulla sua " profondità ", sulla " competenza " dei partecipanti......E, poi, di tale dibattito ( in un'epoca e in un Paese come l'Italia, in cui non si fanno più comizi nelle piazze ma sui talk show televisivi, in cui le notizie circolano solo " tra gli addetti ai lavori " sulle TV pubbliche e private quasi tutte " di proprietà dei partiti " o da essi influenzate,
su gran parte dei giornali asserviti all'Esecutivo ( perchè dal suo Dipartimento dell'editoria super finanziati, incluso La Repubblica, Il Corriere, Il Sole 24 ore, La Stampa), quanto tempo esso è durato, quale grado di conoscenza ne ha avuto l'opinione pubblica, per potersi fare un'idea sui temi in discussione ? Credo che la maggior parte dei cittadini non siano stati informati ( non ci sono più le sezioni dei partiti che lo facevano )
Percepisco " troppa fretta " che mi fa pensar male......( diceva Andreotti : " a pensar male spesso ci si azzecca " ). L'unico dato certo è " l'accordo del Nazareno " tra Renzi e Berlusconi, i cui termini, in gran parte, sono avvolti in un fitto mistero....Io sono all'antica. Ho studiato che, nelle democrazie, il modo consueto, " classico ", di elaborare e / o modificare la Costituzione ( vedi quella inglese, quella statunitense del 1776 o quella francese uscita dopo la Rivoluzione dell'' 89) è uno e solo quello : la creazione di un'assemblea " costituente " legittimata a svolgere esclusivamente tale compito, assemblea che, ovviamente, visto che la Costituzione riguarda tutti i cittadini, al di là delle varie fedi politiche, religiose, del loro status economico - sociale, della loro razza, etc...., DEVE ESSERE ELETTA CON UNA LEGGE ELETTORALE PROPORZIONALE, con l'attribuzione ai cittadini del diritto di scegliere / nominare i loro rappresentanti.....PUNTO ! Non possono esserci scorciatoie.......
Quando i giochi vengono fatti nelle " segret - erie " dei partiti, i singoli parlamentari in Aula verranno " ghigliottinati " dalle mozioni di fiducia dell'Esecutivo, dai ricatti dei gruppi dirigenti dei partiti....e, quindi, possono votare contro le proposte di legge del loro
partito, in base all'art. 67 della Costituzione ? Ho parecchi dubbi che riescano a farlo.....Non sono mica tutti idealisti e disinteressati alle poltrone......come Giacomo Matteotti !
Saluti socialisti
Giovanni Falcetta
Un omaggio alla demagogia va fatto, quindi ogni proposta di Senato elettivo deve comportare un numero complessivo di parlamentari eletti minore di 630, anche se ridurrei le indennità piuttosto che il numero. Che i ritardi derivino dal bicameraliso è una balla. Ci sono 500 leggi non attuate per mancanza di regolamento attuativo, quindi dall'inerzia del Governo. Perché non se ne parla? se non di sfuggita
Felice C. Besostri
perchè il ritardo è dovuto alla difficoltà tecnica di organizzare riunioni tra i tanti direttori generali di Ministero che hanno competenza su quell’argomento, anche perchè spesso qualcuno di loro è collegato a una lobby che ha interesse al sabotaggio (l’ENEL ha bloccato per oltre 10 anni il regolamento attuativo per l’autoproduzione: basterebbe l’elenco dei figli di dg in carriera all’ENEL per capire come...). Un governo che vuol governare darebbe l’incarico del regolamento a un solo DG, che si senta via internet con gli altri competenti,, e se sfora i termini di legge per emanare il regolamento viene licenziato.
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