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giovedì 12 giugno 2014
Lanfranco Turci: Nota informativa sulla riunione del NSE
LANFRANCO TURCI
Nota sulla riunione del Network per il socialismo europeo.
Roma 7 giugno 2014
Molto spazio della riunione è stata inevitabilmente destinato alla analisi della situazione, non tanto in politichese ristretto ( anche se si è discusso di cosa stava succedendo nelle stesse ore all’assemblea della lista Tsipras, a quanto potrebbe succedere all’assemblea di Sel del 19 p.v. e degli umori dentro il Pd dopo la vittoria elettorale), quanto invece in termini di cambiamenti di fondo del sistema politico e dei partiti, accelerati dagli ultimi eventi, quali l’esplosione del Movimento 5* e la rapida presa di Renzi sul Pd. Analoga attenzione è stata dedicata ai cambiamenti sociali e agli effetti , anche in termini di opinione, della crisi sui ceti popolari e sulle aree deboli del lavoro . Si è convenuto che questo ultimo è il problema di fondo da tenere seguito perché di qui potrebbero scaturire anche le dinamiche capaci di mettere in fibrillazione la (forse momentanea) Pax Renziana uscita dalle elezioni.
Si è convenuto che non è momento per il lancio di nuovi soggetti partitici, tanto più se pensati a forte identità storica come si propone in alcune aree di provenienza socialista. Questo non vuol dire non tenere tutti i rapporti possibili con quanto di costruttivo potrà uscire dall’esperienza della lista Tsipras, forse soprattutto a livelli locali dove si sono costituiti nuclei stabili decisi a portare avanti esperienze di aggregazione e di impegno politico-sociale.
Stesso atteggiamento costruttivo verso Sel, sul cui avvenire si annuncia decisiva la assemblea del 14 giugno prossimo. Difficile però che Sel possa recuperare le attese sollevate quattro anni fa al momento della sua nascita. Anch’essa con le sue stesse divisioni pare destinata a diventare una componente del necessario (a un certo punto ci si arriverà pure!) rimescolo di una sinistra popolare e pluralistica decisamente collocata con un’ottica di governo sul fronte dell’alternativa alle fallimentari politiche liberiste. Su questo versante della ricerca politico-culturale si è deciso di continuare i contatti con i think tank del socialismo europeo che lavorano sui temi del socialismo possibile e della riforma del capitalismo finanziario e globalizzato.
Nella stessa ottica si collocano i rapporti con la sinistra del Psi.
In merito al Pd, considerando che ovviamente il minimo comune sentire dei partecipanti era –diciamo così- di tipo antirenziano, si è fatto proprio lo slogan “ dentro contro oppure fuori con”. Vale a dire che chi è dentro (che è una minoranza dei nostri) si muove contro la linea renziana, chi è fuori cerca le vie di una collaborazione con quella parte della sinistra PD che ha davvero voglia di fare la sua battaglia. Naturalmente siamo tutti convinti che Renzi va contrastato sui contenuti (vedi proposte istituzionali e del mercato del lavoro) e va anche incalzato sulle dichiarazioni di voler cambiare verso alle politiche europee, sul cui ottenimento effettivo domina tuttavia un forte scetticismo.
Comune la valutazione che si debba lavorare con più impegno insieme al variegato e ampio mondo delle associazioni e circoli delle più diverse origini ideali che si muovono nell’area dell’opposizione di sinistra, superando diffidenze, istanze di primogenitura o protagonismi da logiche micropartitiche che sarebbero in queste condizioni addirittura grottesche. Il Network per il socialismo europeo si rende pienamente disponibile anche in vista dell’incontro promosso da Gim Cassano e da altri il 21 giugno prossimo presso la Fondazione Nenni. Riunione che era già stata anticipata da una di minore dimensione a Bologna qualche settimana fa. Si tratta di definire insieme alcuni temi su cui promuovere campagne coordinate via internet, ma anche con iniziative nei territori e possibilmente nazionali.
Il vero tema nuovo emerso da questa riunione ( in confronto ai nostri tradizionali dibattiti) è stato la sottolineatura della necessità di cercare contatti e promuovere iniziative che escano dal politicismo o dai dibattiti, pure di alto spessore politico, dei nostri circoli e dei nostri blog. Occorre collegarsi a realtà sociali vere- anche se micro- e comunque pensare a iniziative che guardino prioritariamente alle aree del lavoro o non lavoro destrutturato. Si è parlato molto del mutualismo, del volontariato , delle lotte dei lavoratori precari, su cui si è deciso di stabilire un contatto anche con la elaborazione in atto nella Cgil. In questo senso un gruppo di compagni presenti è stato incaricato di elaborare proposte politiche che possano tradursi in semplici e comprensibili parole d’ordine su cui sia possibile cercare alleanze e promuovere campagne: dalle forme di protezione universale contro la disoccupazione, al salario orario minimo legale, a forme di mutualità o ad altri possibili obiettivi economico sociali che siano comunque di forte impatto comunicativo. Tutti temi su cui la voce della sinistra di opposizione e del sindacato stesso non riescono a farsi sentire adeguatamente.
Erano presenti alla riunione
Lanfranco Turci
Marco Lang
Riccardo Achilli (Tupac Amaru II)
Paolo Borioni
Caludio Bazzocchi
Marco Bilei
Fabio Quadrana
Enrico Antonioni
Marco Mercanti
Alessia Festuccia
Antonello Badessi
Giuseppe Sorgini
Claudio Melchiorre (Caludio Mec Melchiorre)
Michele Prospero
Francesco Balsamo
Sergio Cesaratto
Stefano Sylos Labini
Antonino Cascio Gioia
Fausto Ciocci
Serena Colonna
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