giovedì 4 ottobre 2012

Franco Bartolomei: La necessità di una candidatura socialista alle primarie

La necessita' di una candidatura Socialista alle primarie di coalizione della Sinistra .. pubblicata da Franco Bartolomei il giorno Mercoledì 3 ottobre 2012 alle ore 23.46 · . CARI COMPAGNI , DOBBIAMO TUTTI PRENDERE ATTO CHE LO SVILUPPO GLI EVENTI STA MODIFICANDO, IN PROFONDITA' , IL QUADRO DI RIFERIMENTO DELL' ALLEANZA DI CENTRO-SINISTRA, INIZIALMENTE COSTITUITA SULLA BASE DELLA INIZIALE DICHIARAZIONE D'INTENTI PROPOSTACI DAL PD AD INIZIO AGOSTO - -LA SCELTA DI GRAN PARTE DELLA SINISTRA ITALIANA , COMPRESA UNA PARTE CONSISTENTE DEI NOSTRI COMPAGNI , DI SOSTENERE IL REFERENDUM SULL'ART 18 , HA RESO IMPOSSIBILE L' IPOTESI DI UN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE DI GOVERNO CON L'UDC FONDATA SULL'AGENDA MONTI , PRODUCENDO UNA ROTTURA TRA UDC E PD, ESPLICITATA CON CHIAREZZA AL MOMENTO DELLA DICHIARAZIONE DI DISPONIBILITA' DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO A CONTINUARE NELLA SUA ESPERIENZA DI GOVERNO- -ALLO STESSO TEMPO L'EMERGERE DRAMMATICO DELLA CRISI DEI PARTITI , IN PARTICOLARE NELLA DEGENERAZIONE DEL LORO RAPPORTO CON L'AMMINISTRAZIONE DELLA COSA PUBBLICA , E NELLA DILATAZIONE DEI COSTI DELLA LORO ATTIVITA' ISTITUZIONALI POSTI A CARICO DEL BILANCIO PUBBLICO , PORTA CON SE' UNA NECESSITA' ORMAI INDEROGABILE DI APRIRE UN PROCESSO DI RINOVAMENTO DELLE RAPPRESENTANZE , CHE A SINISTRA NON PUO' PIU' AVVENIRE ESCLUDENDO LA PARTECIPAZIONE DEI MOVIMENTI DI REALE ESPRESSIONE DELLA SOCIETA' DALLA ELABORAZIONE PROGRAMMATICA E DALLA COSTRUZIONE DELLE ALLEANZE - -QUESTI EVENTI IMPLICHERANNO DI FATTO UNA INEVITABILE TRASFORMAZIONE DELLA NATURA E DELLA FISIONOMIA POLITICA DELLA ATTUALE ALLEANZA DI CENTRO-SINISTRA , VERSO L'ASSUNZIONE DI UN NUOVO CARATTERE DI GRANDE AGGREGAZIONE DI TUTTA LA SINISTRA ITALIANA , SENZA PRECLUSIONI A SINISTRA , SULLA BASE DI UN PATTO PROGRAMMATICO ARTICOLATO , NEL SOLCO DELLE TRADIZIONALI PRECEDENTI ESPERIENZE DELL'ULIVO E DELL'UNIONE - -QUESTO AVVERRA , A MAGGIOR RAGIONE , SE LA ROTTURA TRA PD E UDC CONDUCESSE AD UNA RIFORMA ELETTORALE CHE NON DOVESSE PREVEDERE UN PREMIO DI MAGGIORANZA , E SE IL PD CONTINUASSE A MANIFESTARE UNA PROPRIA INDISPONIBILITA' AD ACCEDERE A SOLUZIONI POLITICHE DI UNITA' NAZIONALE - -QUESTA MODIFICA DEL PROGETTO DI LAVORO IN RAGIONE DEL QUALE LA SEGRETERIA DEL PARTITO HA ESPRESSO IL PROPRIO ACCORDO SULL'INIZIALE PROPOSTA DEL PD , IMPLICA LA NECESSITA' DI RIVEDERE LA STRATEGIA DEL PARTITO PER LE ELEZIONI POLITICHE - -SE LE PRIMARIE DIVENTANO QUINDI , COME SEMBRA , UN CONFRONTO COMUNE A TUTTA LA ALLEANZA DI SINISTRA , SENZA PIU' RISCHI DI COMMISTIONE CON L'UDC , E CON UNA LINEA DI NETTA CONTRAPPOSIZIONE ALL'ESPERIENZA DEL GOVERNO MONTI , E' EVIDENTE CHE I SOCIALISTI HANNO IL DOVERE POLITICO ,VERSO SE STESSI E VERSO IL PAESE , DI PRESENTARE AL CONFRONTO CON TUTTA LA SINISTRA UNA CANDIDATURA PER RIAFFERMARE LE RAGIONI DELLA NOSTRA ESISTENZA AUTONOMA NELLA SINISTRA ITALIANA, PER PESARE NEGLI EQUILIBRI DELL'ALLEANZA , E PER CONSENTIRE AL PARTITO DIVERSE OPZIONI DI ALLEANZA ELETTORALE IN CASO DI INTRODUZIONE DI TETTI DI SBARRAMENTO - - ATTRAVERSO UNA NOSTRA CANDIDATURA DOBBIAMO RIBADIRE , IN PARTICOLARE ,LA CENTRALITA' NEL DIBATTITO DELLA SINISTRA ITALIANA DI QUESTI TRE TEMI DECISIVI : - 1) PER RIBADIRE TUTTE LE NOSTRE RISERVE SU COME LA SINISTRA ITALIANA HA CONCEPITO SE STESSA ED IL PROPRIO RUOLO NELLA II REPUBBLICA ; - 2)PER CONTRIBUIRE ALLA COSTRUZIONE DI UN PROGRAMMA RIFORMATORE PER IL GOVERNO DEL PAESE ,CHE IN MODO REALISTICO DEFINISCA GLI ELEMENTI DI UNA ALTERNATIVA POSSIBILE AL MODELLO DI SVILUPPO CHE HA PORTATO NEL BARATRO L'OCCIDENTE SVILUPPATO ; -3 )PER DARE CONCRETEZZA AD UN PROGETTO DI RINASCITA DEMOCRATICA DELLO STATO DIRETTO A RESTITUIRE SIGNIFICATO E POTERE A TUTTI I NOSTRI ISTITUTI DI RAPPRESENTANZA , ED ATTRAVERSO ESSI DI CONSENTIRE ALLA NOSTRA SOCIETA' CIVILE L'ESERCIZIO REALE E SOVRANO DEL POTERE DEMOCRATICO DI GOVERNARE I PROCESSI SOCIALI E DEFINIRE LIBERAMENTE LE STRUTTURE E GLI INDIRIZZI DELLA POSSIBILE CRESCITA DEL PAESE . -E' EVIDENTE CHE QUESTA CANDIDATURA DOVREBBE ESSERE IN PRIMA ISTANZA QUELLA DEL SEGRETARIO DEL PSI , COMPAGNO NENCINI , PER IL RUOLO POLITICO CHE RICOPRE - SE QUESTA IPOTESI NON DOVESSE ESSERE PERSEGUITA E' EVIDENTE CHE IL GRUPPO DIRIGENTE SOCIALISTA NEL SUO INSIEME DOVREBBE VALUTARE UNA POSSIBILE DIVERSA CANDIDATURA EGUALMENTE RAPPRESENTATIVA DELLE RAGIONI DEI SOCIALISTI ITALIANI - INVITO I COMPAGN DELLA SEGRETERIA E DELLA DIREZIONE AD ACCOGLIERE QUESTA INDICAZIONE , CHE A MIO AVVISO COSTITUISCE PER NOI UNA SOLUZIONE OBBLIGATA - HIC RHODUS HIC SALTA ! FRATERNI SALUTI FRANCO BARTOLOMEI .

1 commento:

francesco ha detto...

Mi pare che queste considerazioni di Bartolomei non vadano lasciate
cadere nel vuoto.
L'ipotesi di una candidatura di area socialista alle primarie del
Centro-Sinistra (ovviamente solo nel caso che le primarie si dovessero
tenere con il doppio turno), può infatti avere anche un senso. Non
tanto perchè ci siano evidentemente delle chances realistiche di
ottenere un risultato importante. Ma quanto meno come operazione volta
ad assicurare all'area socialista (che non comprende solo il PSI, ma
nemmeno lo esclude) un po' di visibilità.
La condizione, ovviamente, è che questa eventuale candidatura sia
comunque priva di ambiguità sul piano dei contenuti politici e della
proposta. Ma la cosa potrebbe anche assumere un valore politico non
insignificante.

Soprattutto però, al di là dello stesso discorso primarie, trovo che
sia da apprezzare il segnale di disponibilità che mi pare di coglierei,
verso l'idea di rimettere in moto quel processo di compattamento
dell'area socialista dentro e fuori il PSI che si era in parte cercato
di avviare nei mesi passati, e che poi si è in realtà un po' fermato.

Questa operazione va infatti a mio avviso rimessa in movimento e
rilanciata, cominciando proprio dalle varie realtà già esistenti
(Volpedo, Network, Lega dei Socialisti, Movimento di Azione Laburista,
fondazioni e circoli vari) ed estendendola possibilimente ad altri (e
interloquendo evidentemente anche con il PSI).
Se infatti ciò che ci sta a cuore è favorire l'avanzata in questo
Paese di una prospettiva politica di segno socialista (una prospettiva
che possibilmente riesca ad attirare verso di sè pezzi consistenti di
PD, di SEL e di altra Sinistra diffusa) è chiaro che l'area socialista
- intesa in questi termini - non può essere tenuta fuori da questo
discorso, ma deve viceversa mettersi nella condizione di potervi
svolgere un ruolo attivo. Per questo quell'area deve però poter
acquisire un minimo di massa critica che le permetta di tentare di
incidere almeno un poco sui processi politici in atto.
Da questo punto di vista l'esigenza prioritaria è secondo me proprio
quella di riannodare con pazienza i fili di un discorso comune tra le
piccole realtà esistenti (vivaci ma disperse) che si sono venute a
costituire in questi ultimi anni, cercando anzi di allargarle ad altri
apporti di gruppi e di singoli. Naturalmente per fare questo occorre
superare personalismi, idiosincrasie, diffidenze e veti reciproci e
rimettersi a costruire un percorso comune. Viceversa fare come i polli
di Renzo, o pensare di poter fare chissachè procedendo ognuno per conto
proprio, non mi pare possa giovare. Direi anzi che non porta proprio da
nessuna parte.
Perciò, se riflettere sull'eventualità di una candidatura di area
socialista alle primarie può servire allo scopo, direi che l'occasione
debba essere ben valutata. Se non altro per ragionarci un po' sopra
tutti assieme.

Un saluto,

Francesco Somaini