sabato 6 ottobre 2012

Felice Besostri: su Renzi

Con assemblea in corso vorrei fare una considerazione ex ante. Renzi, comunque si concluda l'assemblea ed anche le Primarie (AL SECONDO TURNO BERSANI DEVE VINCERE)ha già vinto perché ha imposto l'agenda, la sua, e il dibattito. Non si discute quali regole siano le migliori, ma se lo danneggiano o lo favoriscono. La ragione è semplice Renzi è in campo l'unico prodotto D.O.C. del PD, quello che corrisponde meglio allo spirito del Lingotto Veltroniano, anzi che lo porta a maturazione. Per Veltroni il PD non era un partito di sinistra, ma di centro-sinistra a vocazione maggioritaria. Per Renzi è un partito di centro, ritenendo che soltanto un centro possa avere la maggioranza, come la DC ha dimostrato. La distinzione destra-sinistra non ha più senso per Renzi, ma anche per Tremonti: negazione delle differenze o superamento? Non per nulla il centro da Montezemolo a Casini e Fini lo ha individuato COME INTERLOCUTORE e l'uscita di Casini su Vendola era funzionale. Quello che gli old centrist non sanno e che anche loro sono da rottamare. Bersani ha invece le stimmate della storia, il filo rosso che discende da PCI-PDS-DS e nin per nulla l'unico approdo cui può arrivare, lo auspica persino Luca Telese, è quello socialdemocratico.Renzi dimostra chr la polemica sull'UDC nella maggioranza è vecchia e sbagliata perché fuori bersaglio. l'AGENDA MONTI NON è l'UDC da sola, ma Renzi e settori del PD anche di origine non popolare o margheritina: gli unici con una consistenza programmatica, e un progetto politico-ideologico che Renzi non ha. Lui è un surfista che cavalca le onde.La sinistra non sta meglio. Lo dimostrano le polemiche violente sulla candidatura di Steinbrueck alla cancelleria. Certamente non ha in mente una umwaelzende Praxis per sradicare il capitalismo, ma nemmeno i suoi critici ce l'hanno, si fermano all'intenzione. Il dramma è che non c'è una teoria e una prassi per la trasformazione socialista delle società capitalisticamente avanzate, che non significa semplicemente averne l'intenzione: i wishful thinking sono segno di impotenza non di una sane ed inbdispensabile carica utopica. Intanto cerchiamo di salvare e possibilmente estendere la democrazia, che non è il compromesso tra capitale e lavoro , ma il nesso inscindibile tr socialismo e libertà. Soltanto in Italia a sinistra si concepisce la partecipazione elettorale come testimonianza e non come proposta di governo del paese con un proprio programma e propri leader alla guida dell'esecutivo senza prenderli in prestito da altre storie, come Prodi o che hanno bisogno di rinnegarla come Veltroni

1 commento:

guido ha detto...

Sono d’accordo con l’analisi. Dopo anni di annacquamento dello spirito di sinistra del PD come ci si può lamentare di Renzi? Diamoci da fare per fare vincere Bersani (SENZA COLPI BASSI) e poi vediamo G