domenica 6 dicembre 2009

Claudio Bellavita: "facciamoci una canna"

Io comincerei a parlare del clima in cui viviamo da una faccenda solo apparentemente piccola, ma che bene o male tocca la maggior parte di noi. Mi riferisco al piccolo spaccio di droga, quello che si svolge tra i ragazzi, nelle scuole, nei locali ecc. Credo che nessuno di noi si occupi per davvero di sapere quanti soldi hanno in tasca i ragazzi, come si pagano le discoteche ecc. Io sono per la liberalizzazione totale anche perché bisogna ristabilire un principio di legalità: che cosa insegniamo a dei giovani che si procurano i soldi con questi traffici, e che come acquirenti o come venditori si mettono dall'altra parte della barricata spesso prima ancora di avere la maggiore età? E trovo esemplare di questo fenomeno di rimozione il fatto che De Rita, così sensibile agli umori della società, non se ne sia ancora accorto. forse fa parte della incomunicabilità tra generazioni, ma, insomma, lo sappiamo proprio tutti che il rituale di far conoscenza nella gioventù soprattutto urbana comporta di farsi una canna insieme, e non ci chiediamo come se la procurano

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