martedì 22 dicembre 2009

Renzo Penna: Lavoriamo ad un appuntamento nazionale delle associazioni e dei circoli socialisti

LAVORIAMO AD UN APPUNTAMENTO NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CIRCOLI
SOCIALISTI.
Ho partecipato alla prima giornata dell'Assemblea di Sinistra e Libertà. Ha
presentato il nuovo simbolo Mattioli, un ambientalista serio e competente,
buon ministro del primo Governo Prodi. Ha introdotto i lavori Fava,
salutando i delegati socialisti presenti (applausi) e auspicando la loro
partecipazione nella fase costituente che si è aperta. Cultura di governo
possibilità di alleanze con il PD, ma non a tutti i costi. Come l'esplicita
proposta di inciucio di D'Alema ( non dice nulla ai socialisti la
rivendicazione dell'intesa sull'articolo 7 della Costituzione decisa da
Togliatti contro il parere e il voto di socialisti e partito d'Azione?), la
possibile intesa con Lombardo in Sicilia (amico di Miccichè e Dell'Utri) e
il no a Vendola in Puglia. Forse perchè ha lavorato bene ed è contrario alle
speculazioni sull'acquedotto pugliese. Il primo intervento lo ha svolto una
delegata dell'ISPRA, a nome dei ricercatori che difendono il lavoro sui
tetti dell'istituto. Nel dibattito ho ascoltato, in particolare, il
bell'intervento di Rita Borsellino (PD) e del vice presidente di Libera
l'associazione di Don Ciotti. E' intervenuto, come invitato, il compagno
socialista Franco Bartolomei, che nell'ultimo direttivo del PS ha presentato
il documento della minoranza. Intervento bene accolto dall'assemblea nel
quale, richiamando gli impegni du Bagnoli ha prospettato tempi e modi per
favorire la presenza dei socialisti nella costruzione di Sinistra Ecologia e
Libertà. Sottoscritta dai compagni socialisti che l'hanno condivisa è stata
poi presentata all'Assemblea una "Dichiarazione dei socialisti e della
Associazioni socialiste". Tra i firmatari anche i responsabili delle
Associazioni nazionali "Labour" e "Socialismo e Sinistra". Non ho ascoltato
le conclusioni di Vendola, ma mi è stato riferito che ha, come in altre
occasioni, evitato ogni massimalismo ideologico e testimoniato apertura nei
confronti della migliore tradizione socialista e auspicato la partecipazione
dei socialisti nella fase che che si è aperta.
Per evitare di parlare solo di "politichese" vorrei anche dire che sui
contenuti e i programmi sono completamente d'accordo con le cose scritte
giovedì 17 dicembre da Peppe Giudice. Non sono come Nencini e molti del PD
favorevole alla privatizzazione dei principali beni pubblici, ad iniziare
dall'acqua. Sono contrario al vecchio nucleare che ha deciso il governo e a
tutte le opere inutili e devastanti per l'ambiente, a partire dal Ponte di
Messina, che assorbirà tutte le risorse che dovrebbero essere destinate alla
manutenzione preventiva del territorio e alla cura dell'assetto
idrogeologico di un Paese che ha il record delle frane e dei terremoti. In
campo energerico sono, in primo luogo per il risparmio(che può valere il
25%), e per un grande impegno verso le diverse fonti rinnovabili a partire
dal solare. Sui rapporti di lavoro concordo con le tesi di Luciano Gallino
contro le forme di precarizzazione che mercificano il lavoro e lasciano il
lavoratore solo e in condizioni di inferiorità nei confronti degli
imprenditori. Su questo aspetto le posizioni liberiste stanno determinando
grossi danni, in particolare nei confronti dei giovani, e hanno purtroppo
trovato il consenso non solo di Nencini e dei radicali (dei demagoghi che
alla Capezzone (era Segretario quando si è decisa la Rosa nel pugno) pensano
di risolvere la precarietà eliminando il rapporto di lavoro a tempo
indeterminato), ma di molti nel PD, ad iniziare da Fassino che si è
trastullato per anni con la formuletta: precarietà no e flessibilità si.
Mentre è aumentata a dismisura solo la precarietà che oggi si trasforma in
silenziosi licenziamenti. Mi domando e ai dubbiosi chiedo, ma loStatuto dei
Diritti del Lavoratori, la sua filosofia il suo indirizzo non è stata forse
una delle più significative conquiste del Partito Socialista Italiano? O
qualcuno, che magari continua definirsi socialista, pensa sia stato un
errore di gioventù, una legge massimalista da rimuovere in fretta per
affermare una presunta modernità.
Per tornare ai compiti dei socialisti, rispettando e sostenendo i compagni
che, in quanto iscritti al PS, ritengono di fare una battaglia congressuale
per impedire un destino che a me pare, purtroppo, già segnato (nessuna
capacità di una credibile proposta politica, ulteriore dispersione, accordi
di basso profilo con il PD che nella sua strategia di collocazione al centro
può fare intese con formazioni ben più robuste dal punto di vista
elettorale), penso sia utile lavorare come Associazioni socialiste alla
costruzione di un appuntamento nazionale dei socialisti, da preparare con
incontri intermedi e aiutandosi con la rete. Socialisti non angosciati dai
posti e dagli appuntamenti elettorali, ma dalla condizione di ingiustizia
sociale e rischio democratico che vive il nostro Paese. Socialisti iscritti
o meno che pensano fondamentale il riferimento internazionale del PSE ed
intendono ridare senso e significato alla politica consapevoli che le
responsabilità della crisi non stanno solo tra le destre e occorre
correggere le infatuazioni liberiste che hanno riguardato negli ultimi anni
anche importanti partiti socialisti Europei. Penso che l'esperienza del
Gruppo di Volpedo potrà in questo giocare un ruolo importante insieme alle
altre Associazioni e Circoli presenti nel resto del Paese. "Labour" e
"Socialismo e Sinistra", anche per la loro presenza nella capitale e in
organizzazioni di massa come la Cgil, possono aiutare la costruzione
dell'appuntamento nazionale. L'obiettivo è certo molto impegnativo, quasi
impossibile, ma è anche uno degli ultimi contributi, mi aspetto generosi,
della generazione di chi scrive per affermare una presenza e un ruolo non
subalterno dei socialisti nella sinistra italiana.
Cari saluti e molti auguri
Renzo Penna
Associazione Labour "Riccardo Lombardi"

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