venerdì 27 novembre 2020

"L’EUROPA E LO STATO DI DIRITTO"

"L’EUROPA E LO STATO DI DIRITTO": Lunedì 16 novembre, nel corso della riunione dei rappresentanti permanenti degli Stati membri dell’UE (Coreper), è accaduto quel che da settimane si temeva: gli ambasciatori ungherese e polacco hanno posto il veto sul bilancio pluriennale dell’Unione 2021-2027 e, allo stesso tempo, hanno bloccato l’erogazione dei fondi del Recovery Fund – EU Next Generation.La ragione di questo comportamento da parte dei due paesi sta nella volontà dell’Unione europea di vincolare l’accesso ai fondi strutturali al rispetto nei paesi che ne sono destinatari dei principi dello Stato di diritto come la separazione dei poteri, la libertà d’azione della magistratura e la presenza di una stampa libera e indipendente.Da anni, infatti, si moltiplicano gli allarmi riguardo a un progressivo restringimento degli spazi di libertà in quei paesi. Già molto tempo fa, su queste stesse pagine, ci eravamo soffermati sulle conclusioni del rapporto redatto dall’eurodeputata olandese Judith Sargentini che elencava nel dettaglio le reiterate violazioni compiute dai governi di Viktor Orban a danno del sistema di garanzie costituzionali dell’Ungheria. Più o meno la stessa identica cosa è avvenuta in Polonia dove il govern

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