giovedì 7 giugno 2018

Emanuele Macaluso: LA LEZIONE DI UN LABURISTA INGLESE PER IL CENTROSINISTRA ITALIANO

LA LEZIONE DI UN LABURISTA INGLESE PER IL CENTROSINISTRA ITALIANO Il dibattito parlamentare aperto dal discorso del Presidente del Consiglio si concluderà con la scontata fiducia al governo. L’opposizione di centrosinistra ha fatto al sua prima prova intervenendo criticamente su ciò che era stato detto e non detto dal Professor Conte. Ieri ho detto anch’io quel che penso. E debbo dire che sui giornali ho visto che critiche e pessimismo sono diffusi e i consensi scarsi. Tuttavia, sappiamo che la battaglia politica tra la maggioranza di governo e l’opposizione è solo iniziata e occorre capire se nel Paese questa opposizione crescerà e se le forze di cento sinistra saranno in grado costruire un’alternativa credibile. Il problema non riguarda solo il Pd ma tutti coloro, comunque collocati, oggi come ieri, che vogliono innovare e rilanciare una sinistra combattiva e di governo. Martedì il Foglio ha pubblicato un’intervista a John McTernan, “esperto di cose politiche, colonna del New Labour targato Tony Blair, di cui fu consulente ufficiale negli di governo”. L’intervistatore è Federico Sonica, il quale si stupisce che “un blairiano doc si è iscritto a Momentum, il movimento radicale che in un paio di stagioni ha conquistato il Labour da sinistra e ha fatto eleggere Jeremy Corbyn”. Com’è noto, Momentum è stato animato soprattutto da giovani laburisti e comunque di sinistra. La risposta di McTernan è di grande interesse e dovrebbe essere meditata anche da chi ha posizioni diverse nel centrosinistra e vuole rianimarlo e rilanciarlo. Ecco: “Ero stufo di essere il vecchio arnese che diceva sempre No, non si può fare così. A un certo punto mi è capitato di avere una conversazione con un giovane sostenitore di Corbyn e di chiedergli cosa gli piacesse della sua piattaforma, e quando mi diceva delle sue proposte sul social housing io ribattevo che non erano realizzabili. Mi ha fatto capire che avevo il tono di quello che non si poteva cambiare più niente. Lì ho capito, in quanto progressista, che forse avrei dovuto cercare di sfruttare il nuovo entusiasmo di Momentum per ridare vita al Labour e alle mie idee. Non potevo essere diventato proprio io quello per cui non c’era più niente da fare”. Di fronte ad altre obiezioni dell’intervistatore, McTernan replica: “I giovani di Momentum hanno voglia di credere in qualcosa. Insomma, va tolto ai populisti, anche a quelli di sinistra, l’idea che ci sia una battaglia in corso tra idealisti ed entusiasti, loro, e pragmatici e manageriali, noi. Abbiamo una grande forza dalla nostra: l’esperienza nel saper trasformare in politica i reali bisogni della classe media e di quelle meno abbienti. Però bisogna concentrarsi meno sugli ultimi trent’anni, e questo vale sia per i nostalgici della Terza Via sia per quelli ossessionati dal cancellare Blair, e più sui prossimi trent’anni”. Sono molti in Italia, nell’area del centrosinistra, che dovrebbero riflettere su queste cose dette dal laburista inglese, e soprattutto non dovrebbero parlare solo della crisi della sinistra, ma prendere un’iniziativa, iniziare un combattimento. È questo che ha fatto l’ex blairiano McTernan.

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