mercoledì 8 novembre 2017

Franco Astengo: Riepilogo dei dati elettorali 2015-2017

MEMENTO MORI: UN RIEPILOGO DEI DATI ELETTORALI (2015 – 2017) Si è appena spento l’eco dei commenti riguardanti il risultato delle elezioni siciliane di domenica scorsa (mentre si è già messa in moto la magistratura) e adesso l’attesa è tutta per le prossime, inevitabili, elezioni legislative generali. Ricordando che la legislatura scade l’11 marzo 2018 e che eventuali proroghe rappresenterebbero l’ennesima forzatura costituzionale verificatasi in questa legislatura (un’altra legge elettorale bocciata dalla Consulta; due governi venuti fuori da un trama di palazzo e non dal’esito del voto) e che sono ancora da delineare i collegi per la parte uninominale (di conseguenza tutte le simulazioni dei vari istituti di ricerca sono da considerare fasulle) è il caso di fare il punto circa quello che è stato l’effettivo andamento dei risultati elettorali parziali che abbiamo riscontrato dal 2015 al 2017. In questo lasso di tempo abbiamo avuto 5 appuntamenti al voto di rilievo nazionale (da questo computo quindi sono escluse le appena celebrate elezioni siciliane) ed esattamente: le elezioni regionali 2015; il referendum sulle trivelle del 17 aprile 2016; le elezioni amministrative del 5 giugno 2016 ( nella nostra analisi saranno presi in considerazione soltanto i dati riguardanti i 25 capoluoghi), il referendum del 4 dicembre 2016 sulle deformazioni costituzionali, le elezioni amministrative dell’11 giugno 2017 (anche in questo caso presi in esame i dati dei 25 capoluoghi chiamati al voto). E’ evidente che per quel che riguarda i due referendum saranno presi in esame soltanto i dati riguardanti la partecipazione al voto. Andiamo dunque per ordine elencando elezione per elezione il votale dei voti validi (quindi escluse schede bianche e nulle) turno elettorale per turno elettorale: Elezioni regionali 31 maggio 2015 ( 7 regioni): iscritti nelle liste : 18.849.077 voti validi: 9.293.140 ( 49, 30%) Referendum trivelle 17 aprile 2016 Iscritti nelle liste 50.675.406 Voti validi 15.533.569 (30,65%) Elezioni amministrative 5 giugno 2016 ( 25 capoluoghi) Iscritti nelle liste: 6.644.135 Voti validi 3.696.557 (55,63%) Referendum costituzionale 4 dicembre 2016 Iscritti nelle liste 50.773.284 Voti validi 32.852.112 (64,70%) Elezioni amministrative 11 giugno 2017 (25 capoluoghi) Iscritti nelle liste 2.854.057 Voti validi 1.469.936 (51,50%) Appare evidente come ormai la percentuale dei voti validi si aggiri sul 50% degli aventi diritto. In questo quadro fa davvero spicco la percentuale raggiunta nel referendum costituzionale del 64,70%, una percentuale davvero rilevante rispetto ai trend attuali. Passiamo allora all’analisi riguardante i diversi blocchi politici raggruppati in 5 parti: PD, Centro – destra, M5S, Sinistra (il riferimento è quello relativo alla conformazione della Lista Tsipras presentata alle europee 2014 e comprendente PRC, PdCI, SeL e altri soggetti) e Centristi (tentando di seguire al meglio possibile le diverse evoluzione dell’area). Verifichiamo allora nel merito: PD Regionali 2015 ( il dato comprende le liste d’appoggio ai candidati presidenti) 2.691.159 28,95% Amministrative 2016 (numeri sempre comprensivi delle liste d’appoggio ai candidati Sindaci) 1.062.767 31,50% Amministrative 2017 ( sempre comprese le liste d’appoggio) 418.791 30,33% L’andamento del PD può essere considerato lineare nel trend di calo dopo il presunto exploit delle elezioni europee 2014 (ricordiamo ancora una volta la valutazione fasulla di quel 40% ch, in realtà, dal punto di vista dei voti raccolti valeva meno del 33% del 2008). Adesso, ovviamente, pesa l’incognita della scissione di MdP. CENTRO – DESTRA I dati dei 3 partiti che compongono questo fronte (FI, FdI, Lega) sono esaminati separatamente e nel loro complesso considerato il sistema di alleanze tra loro che pare, sul piano politico, consolidarsi Regionali 2015: Forza Italia 955. 704 10,28% Fratelli d’Italia 334.663 3,60% Lega Nord 807.053 8,68% Liste d’appoggio 257.172 2,76% Alla Lega Nord sono stati assegnati anche i voti ottenuti dalla Lista Zaia in Veneto. Totale centro destra 2.354.592 25,32% Amministrative 2016: Forza Italia 275.052 8,15% Fratelli d’Italia 195.119 5,78% Lega Nord 180.306 5,34% Liste d’appoggio 358.730 10,63% Totale centro destra : 1.009. 207 29,92% Amministrative 2017 Forza Italia 107.166 7,29% Fratelli d’Italia 40.714 2,76% Lega Nord 90.505 6,15% Liste d’appoggio 225.656 15,35% Totale centro destra 489.744 31,55% Inutile rimarcare il dato di crescita costante nel triennio anche se va ricordato come il dato nazionale complessivo più probante rimanga comunque il 25% delle regionali. MOVIMENTO 5 STELLE Regionali 2015: 1.324.292 14,25% Amministrative 2016: 700.456 20,76% Amministrative 2017: 138.279 10,01% ( da ricordare per quanto riguarda questa tornata i 26.255 voti pari al 2,62% raccolti da liste cinque stelle dissidenti a Parma e Genova) SINISTRA (Prc, Pdci, Sel poi SI, dal 2017 Mdp) Regionali 2015 390.973 4,20% Amministrative 2016 295.547 8,76% (dato comprensivo dei voti ottenuti dalla Lista De Magistris a Napoli) Amministrative 2017 75.830 5,49% Una lista unica, non alleata dal PD, dovrebbe risultare abbastanza al riparo dal quorum del 3% ma l’impressione è che servirebbe l’apporto di tutti al gran completo. CENTRISTI Regionali 2015 529.992 5,70% Amministrative 2016 67.231 1,99% Amministrative 2017: 39.664 2,78% L’area cosiddetta “centrista” (riferimenti UDC e Lista Monti del 2013, poi Scelta Europea e Scelta Civica) appare complessivamente davvero sulla via dell’estinzione . Non è stato possibile prendere in considerazione l’andamento dell’estrema destra risultando, nel periodo esaminato, troppo sporadico il dato delle presentazione elettorali di quest’area politica.

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