Il Circolo Carlo Rosselli è una realtà associativa presente a Milano sin dal 1981. http://www.circolorossellimilano.org/
lunedì 11 agosto 2014
Luciano Belli Paci: Ostellino e Renzi
>
>
> Questo pezzo di Ostellino di oggi mi pare la migliore
> risposta alle domande retoriche di Vicario. Ostellino non
> è proprio sospettabile di ostilità pregiudiziale né nei
> confronti di Renzi né nei confronti di Berlusconi, anzi,
> eppure anche lui denuncia un serio rischio per la nostra
> democrazia. Ora i casi sono due: o abbiamo tutti le
> allucinazioni come dice la novella statista aretina,
> oppure un problema esiste. Nessuno nel dibattito del
> Circolo Rosselli sospetta, mi pare, che vi sia un disegno
> totalitario da parte del bullo fiorentino. C'è,
> piuttosto, un problema di insipienza, di faciloneria, di
> ansia da prestazione, di esibizionismo, di
> sopravvalutazione di sé. Il punto è che un pericolo per
> la salute della democrazia repubblicana non diventa meno
> grave per il fatto che viene arrecato in modo
> preterintenzionale. E gli amici di Renzi farebbero bene a
> farlo riflettere, invece di suonare la grancassa, prima
> che si arrivi all'irreparabile .
>
> LBP
>
> SENATO, LE RIFORME E L'EQUILIBRIO DEL PAESE - Corsera -
> Sabato 9 agosto 2014
>
> Sabato 09 Agosto 2014 07:46
>
> Valutazione
> attuale:http://www.ilbenecomunenewsletter.it/templates/joomspirit_18/images/rating_star_blank.pnghttp://www.ilbenecomunenewsletter.it/templates/joomspirit_18/images/rating_star_blank.pnghttp://www.ilbenecomunenewsletter.it/templates/joomspirit_18/images/rating_star_blank.pnghttp://www.ilbenecomunenewsletter.it/templates/joomspirit_18/images/rating_star_blank.pnghttp://www.ilbenecomunenewsletter.it/templates/joomspirit_18/images/rating_star_blank.png
> / 0
> ScarsoOttimo
>
> http://www.ilbenecomunenewsletter.it/images/stories/ostellino.jpg
>
> http://www.ilbenecomunenewsletter.it/images/stories/0908-cors.1.jpg
>
> di PIERO OSTELLINO
>
> Chi accusa il Movimento 5 stelle di non essere
> propriamente l'Opposizione (britannica) di Sua Maestà non
> ha tutti i torti.
>
> Ma non può neppure negare che l'opposizione grillina a
> Renzi non abbia un fondamento di verità. L'articolo 10 di
> riforma dell'articolo 72 della Costituzione dice che «il
> governo può chiedere alla Camera dei deputati di
> deliberare che un disegno di legge sia iscritto con
> priorità all'ordine del giorno e sottoposto alla votazione
> entro 60 giorni dalla richiesta, ovvero entro un termine
> inferiore determinato in base al regolamento tenuto conto
> della complessità della materia. Decorso il termine il
> testo proposto dal governo, su sua richiesta, è posto in
> votazione, senza modifiche, articolo per articolo con
> votazione finale» (Senato della Repubblica, atto n° 1429,
> punto i, lettera b).
>
> È evidente che, così concepito, questo aspetto della
> cosiddetta riforma del Senato si propone di evitare gli
> ingorghi prodotti dal numero eccessivo di emendamenti che
> avevano caratterizzato, e ritardato, finora,
> l'approvazione delle leggi da parte del Parlamento e di
> accelerarne i lavori. Se esso, però, non è anche un
> maldestro tentativo di esautoramento del Parlamento non so
> in quale altro modo lo si dovrebbe chiamare. Del resto,
> pare in sintonia sia con la vocazione monopolistica
> «padronale» di Berlusconi, sia con la disinvolta e cinica
> superficialità del giovane fiorentino - prigioniero delle
> proprie stesse chiacchiere - che fa da battistrada al
> totalitarismo latente di un partito, il Pd, che non ha
> ripensato criticamente il proprio passato comunista.
> L'articolo conferisce all'esecutivo nuovi e più poteri,
> sottraendoli al legislativo, che fa da contrappeso al
> governo. La nostra democrazia è su un crinale; ancora un
> passo e precipita nel totalitarismo. L'analogia con il
> 1922, per quanto forzata, non dovrebbe essere
> sottovalutata. Avevo scritto che Matteo Renzi è un innocuo
> chiacchierone. Spero di essermi sbagliato. Ma è troppo
> pieno di sé e - poiché glielo fanno credere - tanto
> convinto del proprio salvifico destino, per essere un
> «incidente di percorso». A me pare, perciò, che Giorgio
> Napolitano rischi di assomigliare a Facta e di ripetere
> l'errore di Vittorio Emanuele III - che si era opposto
> allo stato d'assedio contro la marcia su Roma perché aveva
> creduto a chi, anche sul versante liberale, l'aveva
> ritenuta un modo di rimettere ordine a un sistema politico
> indebolito - e che, un volta che avesse assolto il proprio
> compito sarebbe stato facile ricondurre Mussolini
> nell'alveo della democrazia.
>
> Non pretendo neppure di rifare il verso a Giovanni
> Amendola e a Piero Gobetti, che s'erano esposti ai
> pericoli del caso. Faccio il mio mestiere di giornalista,
> fra molti che non lo fanno, pensando, sulla scorta della
> funzione che Tocqueville assegna al giornalismo in una
> democrazia liberale, che non sia sbagliato gridare «al
> lupo autoritario» se le circostanze lo suggeriscano e
> ancora lo si possa fare. Credo lo si debba fare sopratutto
> quando si è ancora in tempo. Perche prima o poi, il lupo
> arriva e, di solito, non e' più tempo per rimediare...
> postellino@corriere.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento