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sabato 29 ottobre 2022
Franco Astengo: L'involucro politico
L'INVOLUCRO POLITICO di Franco Astengo
Il senso complessivo del discorso di investitura tenuto dalla neo-Presidente del Consiglio davanti alla Camera non può essere semplicemente catalogato usando usuali categorie: ne va visto il fondamento soprattutto su di un piano che potremmo definire dell' "involucro politico".
Nel corso della campagna elettorale è stata trascurata quella che era stata indicata come "questione costituzionale" e questa sottovalutazione è costata una divisione di campo e una espressione di incapacità nella lettura della fase da parte della sinistra e del centro-sinistra, che ha favorito l'affermazione del centro - destra.
Centro - destra naturalmente coadiuvato anche dalla propria abilità nell' utilizzo della formula elettorale al riguardo della quale si è verificata la vera e propria bizzarria di una proporne la modifica.
Fino a questo punto però siamo nell'ovvio e nel banale.
Il punto che deve essere toccato senza esitazioni invece riguarda proprio "l'involucro politico" che racchiude il programma di governo: fuori da un cumulo di marginalità che alla fine formeranno un pesante macigno incombente sulla vita di tutti noi l'elemento che emerge è proprio quello del contesto di riferimento di vero e proprio "spregio costituzionale".
Nel discorso della presidente del consiglio sono state poste con chiarezza le questioni della forma dello stato e della forma di governo: questioni dirimenti rispetto alla conservazione e all'affermazione della nostra democrazia repubblicana.
Invece di attardarci sul discettare circa una presunta inevitabilità del connubio PD/ M5S ,due soggetti in discesa che hanno perso quasi 7 milioni di voti in due, causando un ulteriore slittamento di incredibilità del sistema e di distacco dalla realtà sociale, e ancora vanno considerati i due soggetti PD e M5S entrambi molto deboli sul piano della difesa costituzionale .
Non bisogna dimenticare come il PD fu capace di appoggiare il referendum del 2016 e poi di votare questa formula elettorale ponendo la fiducia per un proprio governo; il M5S nato sull'idea della democrazia diretta, dell'utilizzo improprio e sconsiderato del web, retto sempre da un "uomo solo al comando", come del resto è avvenuto anche con il cambio di gestione che ha condotto il movimento allo scontro elettorale.
Ragionando sul forte deficit di rappresentanza a sinistra e sulla necessità di esprimere una proposta capace di affrontare la complessità delle contraddizioni in atto non limitandoci a spezzettare "single issue" anche fondamentali come quella ambientalista, attraverso una espressione di adeguata soggettività è necessario, prima di tutto, aprire un confronto a tutto campo sulle prospettiva della democrazia repubblicana e sulla configurazione politica da fornire a un soggetto di sinistra misurato proprio sulla dimensione del disegno istituzionale della Costituzione (Unità Nazionale, forma parlamentare, sistema bicamerale "bi-fiduciario" e formula elettorale, anche se questa questione come sappiamo non è compresa nel quadro costituzionale).
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