giovedì 13 marzo 2014

Lanfranco Turci: La svolta buona?

LA SVOLTA BUONA ? Innanzi tutto Renzi ha sventolato lo scalpo della legge elettorale passata alla camera. Uno scalpo un pò spettinato, ma pur sempre la prima vittoria propriamente renzian-berlusconiana, apportatrice, se il Senato non la bloccherà o cambierà a fondo,, di danni immensi alla democrazia italiana. Poi ha presentato con abbondanza di effetti scenici una manovra che raccoglie per gran parte il frutto delle iniziative avviate da Letta, cui lui però aggiunge una efficace dose di vitalismo e di decisionismo, con la scelta giusta e intelligente di concentrare sui lavoratori a basso reddito i !0 miliardi di sconto fiscale. I 10 MD ci saranno davvero o forse saranno trovati con un pò di finanza creativa, ma non sono per questo criticabili, perchè cmq abbiamo bisogno, e in ben altra misura!, di politiche antiausterity. E se questo ci metterà in linea di conflitto con Bruxelles tanto meglio!. Nella manovra c'è anche qualche pillola avvelenata che una Susanna Camusso troppo benigna ( forse in concorrenza con Landini!) non ha rilevato. Ad esempio i 3 anni di contratto a tempo determinato senza causale! Oppure una legge-delega sul lavoro ancora tutta da scoprire. La vera domanda è se questa manovra, modesta nell'importo in proporzione inversa al battage pubblicitario, segnerà l'avvio di un altro discorso in Europa o se si fermerà a questi fuochi d'artificio, che non è neppure detto che finiranno tutti col botto. Ivi compresa la misura, più importante ai fini della ripresa economica, del pagamento dei debiti delle P.A. alle imprese. Cmq il ragazzo che noi giustamente non amiamo ha dimostrato di avere fiuto politico e di sapersi muovere in vista delle elezioni con una tempestività e spregiudicatezza che i vecchi ex comunisti e ex democristiani avevano da tempo perduto!

4 commenti:

francesco ha detto...

Il giudizio di Lanfranco mi pare puntuale e condivisibile in toto.

La legge elettorale è una vera porcheria, che non si puo' davvero accettare, e contro la quale ci si dovrà attrezzare per dare battaglia in tutte le sedi. Enormi perplessità suscitano anche i progetti di riforma istituzionale.

Invece questi provvedimenti (per ora, per vero dire, solo annunciati) in materia economica, per quanto presentati con un'enfasi decisamente un po' troppo stucchevole, sembrano andare in una direzione decisamente più apprezzabile.

Quanto al personaggio Renzi, a me riesce francamente assai poco simpatico, e non riesco, devo ammetterlo, a cogliere fino in fondo la seduttività di certi suoi atteggiamenti un po' sbruffoni, da cui una parte cospicua dell'opinione pubblica sembra invece letteralmente conquistata (forse anche in virtù dal sostegno davvero un po' troppo acritico di stampa e tv, con la sola eccezione delle notevoli imitazioni di Crozza, che però di questo passo chissà per quanto potranno durare). Come nota Lanfranco è però indubbio che Renzi stia rivelando una notevole abilità nel muoversi politicamente. E' imprevedibile, e si dimostra capace di sterzare con disinvoltura tanto verso Destra quanto verso Sinistra, rivelando con ciò una dose non trascurabile di spregiudicatezza, che probabilmente è anche figlia della sua assenza di condizionamenti ideologici (e forse perfino morali): il che ne fa indubbiamente un personaggio potenzialmente anche pericoloso, ma da cui potrebbero pure saltar fuori scelte e comportamenti apprezzabili, a seconda di quel che gli potrebbe di volta in volta convenire.

Anche la decisione di portare il PD nel PSE, pur con le ambiguità che gli si possono attribuire (e con l'irritazione che essa può aver suscitato in chi, come molti di noi, amerebbe pensare ad un PSE ben diverso dal PD renziano), è stata indubbiamente una mossa indovinata sul piano tattico, che è andata a coprire un punto su cui il PD era oggettivamente molto vulnerabile. Con essa è tra l'altro oggettivamente tramontata (anche grazie alle scelte assai discutibili compiute da SEL) l'ipotesi di una lista di Sinistra pro-PSE e distinta dal PD (ipotesi che molti di noi avevano fortemente caldeggiato). E così ora ci si ritrova oggettivamente spiazzati. Io per primo, non so più bene per chi (o se) votare alle prossime europee. L'idea di sostenere questo PD (e anzi il PD in genere) mi indispone alquanto (e francamente non credo che potrei farcela a votare per loro), ma nemmeno l'antagonismo un po' fine a se stesso degli amici di Tsipras mi persuade. Come socialista di Sinistra, mi sento messo all'angolo dal Renzismo. E anche se la cosa non mi rallegra affatto, devo risconoscere in questo una certa abilità al ragazzo.

Un saluto,

Francesco Somaini



elio ha detto...

Caro Francesco, le furbate in politica e, in un paese difficile e complesso come il nostro, hanno le gambe corte. E l'adesione di Renzi( il PD è lui) al PSE è una vera furbata approvata da tutti, così come tutti, sono saliti sul carro del vincitore. Sarebbe un errore grave dare la patente di Partito socialista al PD. Vedrai che il tempo, che è galantuomo, si incaricherà di fare giustizia e
faciliterà la ri-nascita di una forza socialista e di sinistra in questo paese. La storia, l'identità, la cutura e le battaglie di 120 anni non si cancellano facilmente. Ciao Elio Veltri

martelloni ha detto...

lo scambio è chiaro: un piatto di lenticchie agli affamati contro una ulteriore riduzione degli spazi politici, elettorali e istituzionali della democrazia repubblicana. Il ragazzo spiazza la Costituzione (col consenso più o meno peloso dei più)

Vittorio Melandri ha detto...

Su la Repubblica (a proposito di ambiguità) Sotto il titolo a tutta pagina…..

FISCO E LAVORO, LA FRUSTATA DI RENZI

Massimo Giannini del personaggio comunque "sostenuto" dalla linea editoriale del giornale fra l'altro ha scritto che presenta un ….

“tasso intollerabilmente alto di autocelebrazione retorica e propagandistica”

ch ha presentato

“poco di nuovo”

concetto sorretto dal fatto che

“lui stesso ti chiede di credergli … contro tutti quelli che lui chiama – gufi - … …….ma questo è un atto di fede”!!!!!!

.... aggiunge sempre il vice direttore de la Repubblica.

E se questo basta comunque a "forgiare" il titolo apologetico sopra richiamato, e non viene sentito in contraddizione, ma non solo, se pure basta a Giannini per scrivere pure di un….

“COSPICUO DIVIDENDO POLITICO”…….

incassato da Renzi…. mettiamoci il cuore in pace…..

SIAMO UN POPOLO DI GONZI

E ci va bene che almeno questo sia solo un boy scout, se fosse una Binetti con il cilicio sotto il giubbino alla Fonzie….

…. la frustata ce la consiglierebbe come apertura di giornata per rafforzarci nello spirito.

Comunque non c’è scampo, l’esperienza ci dice che……

o ce ne liberiamo nei primi cento giorni …. o questo ce lo teniamo per i prossimi vent’anni …. e tanti auguri a chi li ha ancora tutti davanti.

L’EXPERTISE

Marcello Dell’Utri:

“Matteo Renzi è stato straordinario, l’avrei assunto a Publitalia”
(fonte - L’Huffington post)

Ecco una “expertise” che da sola dovrebbe essere sufficiente a garantire che una sana diffidenza…..è assolutamente autentica.


Per fortuna però che CUPERLO c’è!!! …. (o ci fa???)

UNA DEMOCRAZIA MALATA

Leggo che in una sua nota Gianni Cuperlo si augura che il Senato possa apportare al disegno di legge per la nuova normativa elettorale, alcuni specificati miglioramenti.

“Se non lo facesse i guasti per la nostra democrazia sarebbero profondi.”

Specifica l’autorevole esponente del PD.

C’è un dettaglio che non può sfuggire alla attenzione anche più benevola di chi, cittadino italiano, è da decenni vittima di una politica fellona.

I “guasti profondi” scorti dallo sguardo lungo di Cuperlo, non si invererebbero su una “democrazia sana”, ma su una ….

DEMOCRAZIA MALATA…..

Non in grado di sopportare più nemmeno un raffreddamento di stagione, figuriamoci altri “guasti profondi”…..

A questa prospettiva SÌ ….. che dovrebbe esserci alternativa!!!!!!!

Ma francamente di questa alternativa non se ne scorge il profilo, e l'unica alternativa continua ad essere quella tratteggiata ormai più di trentacinque anni or sono da Riccardo Lombardi, e mai digerita dalle inette e corrotte classi dirigenti di questo povero paese.

vittorio