giovedì 12 luglio 2012

Peppe Giudice: Una sinistra senza bussola

una sinistra senza bussola.


pubblicata da Giuseppe Giudice il giorno giovedì 12 luglio 2012 alle ore 13.56 ·
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Il compagno Besostri ha rilevato come con la nascita del PD, nel 23007, sia sia aperta una vera propria prateria a sinistra. Ma a distanza di 4 anni questa prateria è in pratica ancora laragmente libera. In realtà quella prateria che si apriva non era rivolta ad una sinistra qualsiasi, senza aggettivi (come ingenuamente qualcun ha creduto) bensì ad una sinistra di governo, popolare e socialista. Non la poteva certo coprire il micropsi del lassativo Nencini che in modo misrabile aveva indicato lo spazio socialista a destra del PD!!!! Roba da non credere. Avrebbe potuto farlo, se le elezioni anticipate non l'avessero obbligata all 'Arcobaleno, SD cercando di ampliare il proprio spazio ed aprendosi all'are socialista diffusa ed all'ala critica del PD. Ma poi le cose sono andate come sono andate.

Ho sempre sostenuto che la nascita del PD è stata una sciagura simmetricamente seguita da quella dell'Arcobaleno. Ma crdo che coloro che oggi si augurano che il PD -tutto- faccia proprie le posizxioni di D'Alema, Veltroni o Letta, siano un pò irresponsabili, un pò sognatori. Se il PD va ancora più a destra , facciamo la Syriza italiana (con Di PIetro!!!!) - viva la sinistra! C'è un evidente elemento di rincoglionimrento in questo ragionamento, perchè uan ripropsizione di un Arcbaleno (altro che Syriza!) con iniezioni di cialtroneria qualunquista, rafforzerebbe il PD alla fine e non permetterebbe di far fuoriuscire da esso le forze progressiste. DEl resto se si vuole fare una alleanza elettorale perchè limitarla a Di Pietro e non allargarla all Fed? Salvi è un milione di volte meglio di Di Pietro. IO intanto mi auguro che questo scenario non si proponga, ma nel caso si proponesse, credo che SeL non debba fare alleanze con Di Pietro, ma essere il nucleo intorn al quale si può aggregare una sinistra di governo di ispirazione socialista in grado di far scoppiare le contraddizioni (ancora più forti dopo la rottura netta tra Monti e CGIL) nel PD. Sinceramente, debbo ammettere che in SeL questo scenario non lo prenderanno in considerazione. C'è troppa paura (se fosi dirigene forse l'avrei anche io) e troppo indetermnazione. Ma se ci fosse più coraggio è un percorso che potrebbe tirar fuori la sinistra dalle sue minorità. Quando noi abbiamo insistito (ed insistiamo) su SeL nel PSE lo facciamo non per un mero fatto identotario ma per definire una prospettiva politica chiara per SeL. Noi abbiamo bisogno di una snistra e di un socialismo che assomiglino a quello di Hollande, non di folclore politico. INtanto credo sia utile che l'area dei socialisti per la sinistra (Network, GDV, la Lega d S (possibilmene senza linkismi) porti una sua propsta organoca agli stati generali della sinistra.



Peppe Giudice

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