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martedì 18 aprile 2023
Franco Astengo: Europee 2024
EUROPEE 2024: UN INTERROGATIVO PER UNA RIFLESSIONE di Franco Astengo
Le elezioni per il parlamento europeo, previste per la primavera 2024, promettono di rappresentare una scadenza dal significato molto diverso da come in passato sono state affrontate dall'insieme del sistema politico italiano analoghe consultazioni considerate un semplice "test" di metà strada della legislatura quasi come un grande simil-sondaggio di massa dagli effetti soltanto propagandistici e comunque relativi agli equilibri interni ai partiti.
Lo stato delle cose in atto ci indica, invece, che per l'anno prossimo lo scenario potrebbe essere molto diverso.
Le ragioni di questa previsione possono essere riassunte, schematizzando al massimo, in tre punti:
1) la guerra derivata dall'invasione russa dell'Ucraina ha portato a uno spostamento secco dell'asse europeo verso la coincidenza del perimetro NATO con quello UE con l'allargamento dell'Alleanza Atlantica a Svezia e Finlandia e la pressione anglo-americana per uno spostamento del baricentro europeo verso Est e in particolare verso le "democrature" polacca e dei paesi baltici (oltre alla richiesta di escalation nelle spese militari complessive e il riarmo dell'Ucraina). Intenti che si muovono, nella fase post-globalizzazione, verso il ripristino di una simil-logica dei blocchi;
2) La destra intende affrontare la drammatica questione dei migranti erigendo muri (costruzione dei quali già in corso tra Grecia e Turchia, nelle colonie spagnole di Ceuta e Melilla, tra la Polonia e i Baltici verso la Bielorussia) e ripetendo con la Tunisia il "modella Turchia" del sostanzioso foraggiamento di regimi dittatoriali;
3) In Italia l'affermarsi della destra post-missina all'interno della coalizione di governo sta consentendo di portare a fondo l'attacco contro la presunta egemonia culturale della sinistra (dimensione questa ormai tramontata da tempo). Un'operazione destinata, negli intenti dei suoi promotoris, a stravolgere la "narrazione" dell'identità repubblicana trasformando la storia della Resistenza e della Costituzione in una serie di eventi indistinti, quasi "neutri" nel loro susseguirsi (l'indicazione di "italiani" per i Martiri della Fosse Ardeatine è quella maggiormente riassuntiva dell'operazione in atto).
Assieme al rovesciamento della storia si evidenzia da parte delle forze non costituzionali attualmente al governo proprio un attacco alla Costituzione Repubblicana avanzando prima di tutto le logiche deteriori insite nell'autonomia differenziata e nel presidenzialismo.
E' necessario impedire il successo di questa vero e proprio "assalto egemonico" all'Unione Europea e alla nostra democrazia repubblicana: per questo motivo il risultato elettorale della primavera 2024 promette di risultare discriminante per una lunga fase.
La proposta che si formula in questa sede è molto semplice: si tratta di formare un'alleanza democratico - progressista all'interno della quale spicchi la presenza della sinistra (anche di quella parte maggiormente critica rispetto a precedenti impostazioni di centro - sinistra) prendendo atto delle novità che stanno intercorrendo nel quadro politico, in particolare anche quale esito del mutamento di direzione all'interno del Partito Democratico e di avvolaramento del suo possibile potenziale di cambiamento.
E' evidente che la prima caratteristica di questa alleanza sarà costituita dal suo carattere difensivo di vero e proprio "ostacolo" alle mire dell'avversario.
La formula elettorale utilizzata per l'elezione dei rappresentanti dell'Italia al parlamento europeo (78) è di tipo proporzionale con sbarramento al 4%:questo significa che, considerate le caratteristiche precipuamente di carattere politico di questa tornata avrà grande importanza non semplicemente simbolica il conseguimento della maggioranza relativa.
A questo punto mi permetto di rivolgere un interrogativo: possono esistere le condizioni politiche ed elettorali per poter realizzare l'obiettivo di impedire ai post-missini di conseguire la maggioranza relativa anche nell'occasione delle elezioni europee 2024?
Realizzare questo risultato potrà essere possibile soltanto attraverso la formazione di una sola lista nella quale trovino posto tutti i soggetti che intendono concorrere all'attuazione di questa (peraltro difficile) possibilità e principalmente i soggetti rappresentativi della sinistra in alleanza con il Partito Democratico.
Una suggestione che non intende rappresentare alcuna forzatura verso l'ipotesi di un partito unico e sulla quale si propone di aprire una discussione.
La pluralità delle presenze all'interno della lista e l'apertura di un confronto dialettico fra esse, oltre a rappresentare il solo presupposto possibile per un positivo risultato elettorale, dovrebbe anche rappresentare un vero e proprio valore sul terreno della "qualità politica" la cui screscita sarebbe di fondamentale importanza per la democrazia europea e italiana.
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