sabato 7 settembre 2013

Luigi Fasce: La sinistra ha sempre perso

La sinistra dal 1990 in avanti ha sempre perso anche quando ha vinto le elezioni vincendole su posizioni neoliberiste. Ora forse con il PD che ha gettato la maschera e è in coppia con il PDL con Letta che al G20 ha annunciato una stagione di forti privatizzazioni per attrarre gli investimenti in Italia, è la riprova provata. C'è solo da sperare come sempre che l'avversario faccia passi falsi, speriamo che Berlusca venga il disturbo in senato e che per ritorsione tolga l'appoggio al governo Letta che così il programma "riformista" di privatizzazioni vada al macero e che soprattutto vada nel cesso la commissione dei 40 - 2 e il programma di eleminazione della Costituzione "bolscevica" da sostituire con una nuova "progressista" perfettamente prona al neoliberismo e neoconservatore. A questo ultimo proposito, ancora c'è da sperare su iniziative altrui che vengano in aiuto a modello economico socialdemocratico-cristiano sociale e ai laici (non so fino a che punto) giusto dal questo Papa che da spazio nel suo giornale alla "teologia della liberazione" e che annuncia che la libertà religiosa è garantita solo dallo stato laico. Per queste ultime buone ragioni informo, che in onore dei nostri Guido Calogero e Aldo Capitini, l'uno il filosofo del dialogo, parola sempre sulle labbra del papa Francesco, e Aldo Capitini religioso ma non cattolico , antesignano della non violenza quello che ha ideato e organizzato la marcia della pace Perugia Assisi, come circolo, prima di Shulz, abbiamo aderito simbolicamente alla giornata di sabato per la pace indetta dal papa ... con la seguente motivazione. Adesione all'appello "Mai più la guerra" del Papa per giornata della pace alla comunità internazionale -sabato 7 settembre Dopo i precedenti due papi che hanno contraddetto le aperture del Concilio Vaticano II, ritornando agli arrocamenti delle gerarchie vaticane, rimarcando chiusure integraliste in campo dei diritti civili e in campo economico sostenendo l'ideologia neoliberista, in netto contrasto con il "pensiero sociale della chiesa" ora con questo nuovo papa Francesco, con atteggiamento di apertura, sembra esserci un possibile riposizionamento della chiesa cattolica nell'alveo del Concilio Vaticano II. Il più significativo pronunciamento, dopo secoli di avversione palese o di malfidato silenzio che presumeva pur sempre l'anelito verso lo stato etico cattolico (questo ultimo ventennale periodo di atei devoti e conservatorismo cattolico lo faceva presumere) quello che afferma che la laicità dello Stato è indispensabile per la libertà religiosa di tutti. Penso che questa pubblica dichiarazione di Papa Francesco I° non sia stata sufficientemente evidenziata, molto comprensibilmente non evidenziata dalla CEI e gerarchie ecclesiastiche, dai movimenti cattolici integralisti come CL e Opus Dei, ma incomprensibilmente non evidenziata dai partiti della sinistra per definizione laici. Eppure sono le posizioni della sinistra che vengono rivalutate da questo papa quando parla di giustizia sociale. Certo la conseguenza logica sarebbe l'annullamento consensuale dei patti lateralensi e la cancellazione dell'art.7 in Costituzione, grave vulnus alla laicità dello stato italiano. Ma per intanto il pronunciamento di questo papa sulla necessità dello stato laico sembra un evento storico importantissimo. Ecco le ragioni ponderate per questa apertura di credito nei confronti dei cattolici alla Bergoglio e dunque per questa adesione all'iniziativa di Pace nel solco del pensiero laico liberalsocialista. così termina l'appello finale alle forze politiche La solita incapacità organizzativa ha impedito di attuare materialmente questa manifestazione ... resta pieno il valore simbolico della nostra adesione. Luigi Fasce PS abbiamo un problema come socialisti in Europa, c'è Schulz ma c'è Hollande ... a riprova che quando i cosiddetti socialisti vanno al governo imjprovvisamente si dimenticano di essere socialisti, vogliono vincerle le elezioni ma poi al governo - possono anche diventare non solo neoliberisti ma anche guerrafondai ... mala tempora currunt ... una lunga marcia abbiamo da fare per trovare il denominatore comune del socialismo in Europa e nel mondo del 21 secolo.

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