Il Circolo Carlo Rosselli è una realtà associativa presente a Milano sin dal 1981. http://www.circolorossellimilano.org/
sabato 7 settembre 2013
Luigi Fasce: La sinistra ha sempre perso
La sinistra dal 1990 in avanti ha sempre perso anche quando ha vinto
le elezioni vincendole su posizioni neoliberiste.
Ora forse con il PD che ha gettato la maschera e è in coppia con il
PDL con Letta che al G20 ha annunciato una stagione di forti
privatizzazioni per attrarre gli investimenti in Italia, è la riprova
provata. C'è solo da sperare come sempre che l'avversario faccia
passi falsi, speriamo che Berlusca venga il disturbo in senato e che
per ritorsione tolga l'appoggio al governo Letta che così il
programma "riformista" di privatizzazioni vada al macero e che
soprattutto vada nel cesso la commissione dei 40 - 2 e il programma
di eleminazione della Costituzione "bolscevica" da sostituire con una
nuova "progressista" perfettamente prona al neoliberismo e
neoconservatore. A questo ultimo proposito, ancora c'è da sperare su
iniziative altrui che vengano in aiuto a modello economico
socialdemocratico-cristiano sociale e ai laici (non so fino a che
punto) giusto dal questo Papa che da spazio nel suo giornale alla
"teologia della liberazione" e che annuncia che la libertà religiosa
è garantita solo dallo stato laico.
Per queste ultime buone ragioni informo, che in onore dei nostri
Guido Calogero e Aldo Capitini, l'uno il filosofo del dialogo, parola
sempre sulle labbra del papa Francesco, e Aldo Capitini religioso ma
non cattolico , antesignano della non violenza quello che ha ideato e
organizzato la marcia della pace Perugia Assisi, come circolo, prima
di Shulz, abbiamo aderito simbolicamente alla giornata di sabato per
la pace indetta dal papa ... con la seguente motivazione.
Adesione all'appello "Mai più la guerra" del Papa per giornata della
pace alla comunità internazionale -sabato 7 settembre
Dopo i precedenti due papi che hanno contraddetto le aperture del
Concilio Vaticano II, ritornando agli arrocamenti delle gerarchie
vaticane, rimarcando chiusure integraliste in campo dei diritti
civili e in campo economico sostenendo l'ideologia neoliberista, in
netto contrasto con il "pensiero sociale della chiesa" ora con questo
nuovo papa Francesco, con atteggiamento di apertura, sembra
esserci un possibile riposizionamento della chiesa cattolica
nell'alveo del Concilio Vaticano II.
Il più significativo pronunciamento, dopo secoli di avversione palese
o di malfidato silenzio che presumeva pur sempre l'anelito verso lo
stato etico cattolico (questo ultimo ventennale periodo di atei
devoti e conservatorismo cattolico lo faceva presumere) quello che
afferma che la laicità dello Stato è indispensabile per la libertà
religiosa di tutti.
Penso che questa pubblica dichiarazione di Papa Francesco I° non sia
stata sufficientemente evidenziata, molto comprensibilmente non
evidenziata dalla CEI e gerarchie ecclesiastiche, dai movimenti
cattolici integralisti come CL e Opus Dei, ma incomprensibilmente non
evidenziata dai partiti della sinistra per definizione laici. Eppure
sono le posizioni della sinistra che vengono rivalutate da questo
papa quando parla di giustizia sociale.
Certo la conseguenza logica sarebbe l'annullamento consensuale dei
patti lateralensi e la cancellazione dell'art.7 in Costituzione,
grave vulnus alla laicità dello stato italiano.
Ma per intanto il pronunciamento di questo papa sulla necessità
dello stato laico sembra un evento storico importantissimo.
Ecco le ragioni ponderate per questa apertura di credito nei
confronti dei cattolici alla Bergoglio e dunque per questa adesione
all'iniziativa di Pace nel solco del pensiero laico
liberalsocialista.
così termina l'appello finale alle forze politiche
La solita incapacità organizzativa ha impedito di attuare
materialmente questa manifestazione ... resta pieno il valore
simbolico della nostra adesione.
Luigi Fasce
PS abbiamo un problema come socialisti in Europa, c'è Schulz ma c'è
Hollande ... a riprova che quando i cosiddetti socialisti vanno al
governo imjprovvisamente si dimenticano di essere socialisti,
vogliono vincerle le elezioni ma poi al governo - possono anche
diventare non solo neoliberisti ma anche guerrafondai ... mala
tempora currunt ... una lunga marcia abbiamo da fare per trovare il
denominatore comune del socialismo in Europa e nel mondo del 21
secolo.
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