giovedì 2 settembre 2010

Franco Astengo: Un appello per il proporzionale

Paneacqua.eu: Un appello per il proporzionale

2 commenti:

felice besostri ha detto...

Il sistema elettore concepito come grimaldello per trasformare il sistema politico non funziona senza una cultura politica adeguata al sistema elettorale scelt. In Italia la spinta al maggioritario era basata sulla convinzione(errata), che si riducesse per tale via la frammentazione politica e si aumentasse la stabilità dei governi. Un sistema elettorale maggioritario uninominale secco funziona soltanto in presenza di due partiti omogeneamente distribuiti sul territorio nazionale. L'ultima elezione australiana con un particolare maggioritario ha laciato arrbitri della maggioranza 4 candidati indipendenti, 3 che avevano lasciato il Partito Nazionale ed 1 ex Verde il deputato dei Verdi e quello del Partito dell'Australia occidentale, cioè 6 deputati su 150.In Italia abbiamo solo un grande partito nazionale il PdL e 2 partiti transregionali la Lega Nord nel Settentrione Padano ed il PD nelle regioni rosse del Centro Italia.Una serie di partiti regional-provinciali come SVP,UV,PPTT, PSdA, UDEUR e MPA, che in caso di uninominale maggioritario secco conquisterebbero collegi con la maggioranza relativa. La stessa sinistra è disomogea territorialmente con la Federazione della sinistra più forte nel Centro e SEL nel merione (Puglia), ma mai con la maggioranza relativa. Può funzionare solo con accordi preventivi di desistenza un modo ipocrita di fare liste bloccate, cioè di far sceglier i candidati eleggili con acordi di vertice, alla faccia di libertà di scelta degli elettori sbandierata dai sostenitori dell'uninominale secco. Due partiti si sono creati in forza della legge elettorale il PdL e il PD, creature articiali come dimostrano le recenti vicende per il PdL e il PD dalla sua fondazione. Con la cultura politica italiana due sistemi elettorali sono compatibili un proporzionale corretto da una soglia di sbarramento (sistema tedesco) o un maggiorirario uninominale con ballottaggio eventuale (sistema tedesco). Purtroppo la nostra Costituzione presuppone un sistema elettorale proporzionale, ma non lo ha costituzionalizzato. Per rifomare il sistema elettorale occorre un consenso generale tra i due schieramenti in competizione: ebbene per PdL- Lega iol sistema elettorale vigente è il migliore, sia pure con pericoli al Senato. Nel PD la divisione è radicale tra proporzionalisti e uninominali. Con le camere attuali nessuna riforma elettorale è possibile, quindi se si vota si voterà con questa legge. Comunque è giusto insistere per un sistema proporzionale, malgrado le dificoltà di reintrodurlo. Comunque quale che sia il sistema dovremmo combattere il concetto steso dim peremio di maggioranza e quello di elezione diretta dei vertici esecutivi, se non si adotta un sistema presidenziale. L'unica cosa che si potrebbe eleiminare sono le liste bloccate, ma sono facile profeta nel dire che piacciono troppo a tutti i partiti esistenti, perché è il fondamento del potere dei gruppi dirigenti
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felice besostri ha detto...

Il sistema elettore concepito come grimaldello per trasformare il sistema politico non funziona senza una cultura politica adeguata al sistema elettorale scelt. In Italia la spinta al maggioritario era basata sulla convinzione(errata), che si riducesse per tale via la frammentazione politica e si aumentasse la stabilità dei governi. Un sistema elettorale maggioritario uninominale secco funziona soltanto in presenza di due partiti omogeneamente distribuiti sul territorio nazionale. L'ultima elezione australiana con un particolare maggioritario ha laciato arrbitri della maggioranza 4 candidati indipendenti, 3 che avevano lasciato il Partito Nazionale ed 1 ex Verde il deputato dei Verdi e quello del Partito dell'Australia occidentale, cioè 6 deputati su 150.In Italia abbiamo solo un grande partito nazionale il PdL e 2 partiti transregionali la Lega Nord nel Settentrione Padano ed il PD nelle regioni rosse del Centro Italia.Una serie di partiti regional-provinciali come SVP,UV,PPTT, PSdA, UDEUR e MPA, che in caso di uninominale maggioritario secco conquisterebbero collegi con la maggioranza relativa. La stessa sinistra è disomogea territorialmente con la Federazione della sinistra più forte nel Centro e SEL nel merione (Puglia), ma mai con la maggioranza relativa. Può funzionare solo con accordi preventivi di desistenza un modo ipocrita di fare liste bloccate, cioè di far sceglier i candidati eleggili con acordi di vertice, alla faccia di libertà di scelta degli elettori sbandierata dai sostenitori dell'uninominale secco. Due partiti si sono creati in forza della legge elettorale il PdL e il PD, creature articiali come dimostrano le recenti vicende per il PdL e il PD dalla sua fondazione. Con la cultura politica italiana due sistemi elettorali sono compatibili un proporzionale corretto da una soglia di sbarramento (sistema tedesco) o un maggiorirario uninominale con ballottaggio eventuale (sistema tedesco). Purtroppo la nostra Costituzione presuppone un sistema elettorale proporzionale, ma non lo ha costituzionalizzato. Per rifomare il sistema elettorale occorre un consenso generale tra i due schieramenti in competizione: ebbene per PdL- Lega iol sistema elettorale vigente è il migliore, sia pure con pericoli al Senato. Nel PD la divisione è radicale tra proporzionalisti e uninominali. Con le camere attuali nessuna riforma elettorale è possibile, quindi se si vota si voterà con questa legge. Comunque è giusto insistere per un sistema proporzionale, malgrado le dificoltà di reintrodurlo. Comunque quale che sia il sistema dovremmo combattere il concetto steso dim peremio di maggioranza e quello di elezione diretta dei vertici esecutivi, se non si adotta un sistema presidenziale. L'unica cosa che si potrebbe eleiminare sono le liste bloccate, ma sono facile profeta nel dire che piacciono troppo a tutti i partiti esistenti, perché è il fondamento del potere dei gruppi dirigenti
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