mercoledì 7 aprile 2010

Facebook | Anna Falcone: E' tempo di una nuova Sinistra

Facebook Anna Falcone: E' tempo di una nuova Sinistra

1 commento:

sergio ha detto...

Bellissimo intervento!! Sottoscrivo al 100%! Non credo sia un particolare da sottovalutare il fatto che sia stato scritto da una donna! Aggiungerei solo una modalità operativa che secondo me andrebbe affrontata prima o insieme ad un nuovo progetto politico: le dinamiche psichiche che sottendono al voto alla destra. Se non si comprendono quelle, sarà difficile contrastarla con argomenti logici e/o razionali. Come ho già avuto modo di scrivere la domanda dovrebbe essere: ma come fanno gli italiani a votare lega e pdl? Come fanno a non rendersi conto di che razza di mascalzoni nazisti stanno eleggendo?? Ma sono diventati tutti pazzi? Forse un po' sì, ma è difficile crederlo e affermarlo. E quindi? Quindi bisogna ragionare di alienazione religiosa, la stessa che portava milioni di tedeschi ad osannare hitler, milioni di italiani e italiane ad adorare Mussolini e miliardi di comunisti a delirare per Stalin!! C'è voluto il XX congresso del Pcus per aprire gli occhi, morto Stalin, a tanti "fedeli" comunisti, e molti per tanti anni non ci volevano nemmeno credere ai gulag ecc.
Come molti oggi credono davvero che tutte queste storie sui preti pedofili siano invenzioni messe su per screditare il Papa, altrettanta gente crede "davvero" che Berlusconi sia un brav'uomo innocente continuamente calunniato! E allora? E allora di fronte a questi fatti viene da pensare che tutti i ragionamenti politici siano del tutto inutili: "quale" comunista avrebbe accettato, prima del 1956, che Stalin era un pazzo criminale? Nessuno! Era tutta propaganda anti-comunista, dicevano. E di fronte al credere, di fronte all'alienazione religiosa non c'è niente di "ragionevole" da fare. E quindi? Siamo del tutto impotenti? Non proprio: da quanto detto si deduce che il principale lavoro possibile da fare sia "culturale", ovvero la lotta contro l'idealizzazione, sotto qualsiasi veste si presenti: soprattutto contro le due chiese che storicamente hanno schiacciato, in una immonda alleanza, sia l'azionismo che il socialismo, ovvero il catto-comunismo ed il pensiero che ci sta dietro sull'uomo e la natura umana. Purtroppo da questo punto di vista il panorama che ci si presenta davanti agli occhi è piuttosto terrificante: la sinistra continua a idealizzare personaggi vari, non si mette sulla strada della "riforma" del pensiero, continua ad avere i suoi totem e guai a chi glieli tocca. In queste condizioni la speranza che le cose cambino sarebbe quindi intorno allo zero. Bisogna evidenziare però che, pur fra l'ostilità della sinistra comunista, l'unico che, salvo errori, porta avanti questo tipo di approccio critico nei confronti della realtà culturale e dei pensieri dominanti sia Massimo Fagioli coadiuvato attivamente dai partecipanti all'analisi collettiva. La Bonino, da radicale e da atea, e forse anche da donna si è avvicinata curiosa a tutta questa storia. La speranza ora è che anche un po' di altra sinistra getti alle ortiche i suoi dii per rapportarsi, anche criticamente, ma non aprioristicamente chiusa ed insensibile, a questa ricerca culturale.

Un caro saluto
Sergio