Caro Franco, se tutti i compagni si fossero impegnati , avremmo presentato liste in tutta la Lombardia, un grande atto di coraggio, di orgoglio e anche di speranza in un panorama politico deprimente, dove i socialisti sono dei giganti rspetto ai nani che popolano i partiti di oggi.Per quanto riguarda Brescia e me ..grazie dei complimenti e continuo a ritenere giusto e doveroso aver presentato la lista socialista , molti compagni ne sono fieri e mi hanno ringraziata per consentire loro di votare socialista, se poi Formigoni restasse fuori .....sarà stato un coraggio.... molto utile. Un caro saluto maria
In tanti anni che seguo e faccio politica attiva è la prima volta che leggo l'appello un dirigente di partito a non presentare la lista del partito in cui ricopre incarichi; mai finire di meravigliarsi, comunque questo spiega perchè il PSI va male: se gli stessi dirigenti non credono nel partito perchè mai dovrebbero crederci gli altri ?? Internamente la colpa è di Nencini & co., ovviamente. Tutto quadra al millimetro. Attendo fiducioso, come uno dei peones della politpca, ulteriori illuminanti analisi autodistruttive.
Ho letto e riletto con grande partecipazione l’articolo di Franco dal quale ho raccolto molti spunti sia umani sia politici. Non mi sono sentito in grado di rispondere sia perché poco “dentro” le vicende di questa organizzazione che continuiamo impropriamente a chiamare partito, sia perché non mi sembrava corretto dire la mia su una questione tanto delicata quanto umanamente coinvolgente (conoscendo franco da quando entrambi avevamo i calzoncini corti so quanto abbia dedicato alle cose “della politica” e quanto creda alla politica).
Non posso però evitare di commentare la mail di Brienza che mi sembra un po’ troppo penalizzante nei confronti sia di Franco sia delle riflessioni che soffertamente ci ha proposto.
Come la pensavo e la penso chi legge questa mail lo sa bene, io sono per un lavoro passo passo (da movimento) partendo da quello che si è e da quello che (forse) saremo in grado di elucubrare, non sono per presentare liste da prefisso telefonico mentre sono scettico ma aperto al confronto quando qualcuno offre ai socialisti veri e concreti spazi di azione (anche di natura elettorale).
Indipendentemente da questo penso che tutte le idee e le proposte di chi ritiene di potere tenere aperto un piccolo richiamo a certi valori debbano essere valutate e apprezzate anche se non condivise. Nel caso specifico (come per altro nelle riflessioni di Rolando) io trovo comunque elementi di stimolo e di riflessione (ripeto sia umanamente sia politicamente) che penso potranno aiutarci nei prossimi mesi finalmente (spero) lontano da pressioni elettorali o di liste per cercare punti di contatto e di condivisione ulteriori.
3 commenti:
Caro Franco,
se tutti i compagni si fossero impegnati , avremmo presentato liste in tutta la Lombardia, un grande atto di coraggio, di orgoglio e anche di speranza in un panorama politico deprimente, dove i socialisti sono dei giganti rspetto ai nani che popolano i partiti di oggi.Per quanto riguarda Brescia e me ..grazie dei complimenti e continuo a ritenere giusto e doveroso aver presentato la lista socialista , molti compagni ne sono fieri e mi hanno ringraziata per consentire loro di votare socialista, se poi Formigoni restasse fuori .....sarà stato un coraggio.... molto utile.
Un caro saluto maria
In tanti anni che seguo e faccio politica attiva è la prima volta che leggo l'appello un dirigente di partito a non presentare la lista del partito in cui ricopre incarichi; mai finire di meravigliarsi, comunque questo spiega perchè il PSI va male: se gli stessi dirigenti non credono nel partito perchè mai dovrebbero crederci gli altri ??
Internamente la colpa è di Nencini & co., ovviamente. Tutto quadra al millimetro. Attendo fiducioso, come uno dei peones della politpca, ulteriori illuminanti analisi autodistruttive.
Silvio Brienza
Ho letto e riletto con grande partecipazione l’articolo di Franco dal quale ho raccolto molti spunti sia umani sia politici. Non mi sono sentito in grado di rispondere sia perché poco “dentro” le vicende di questa organizzazione che continuiamo impropriamente a chiamare partito, sia perché non mi sembrava corretto dire la mia su una questione tanto delicata quanto umanamente coinvolgente (conoscendo franco da quando entrambi avevamo i calzoncini corti so quanto abbia dedicato alle cose “della politica” e quanto creda alla politica).
Non posso però evitare di commentare la mail di Brienza che mi sembra un po’ troppo penalizzante nei confronti sia di Franco sia delle riflessioni che soffertamente ci ha proposto.
Come la pensavo e la penso chi legge questa mail lo sa bene, io sono per un lavoro passo passo (da movimento) partendo da quello che si è e da quello che (forse) saremo in grado di elucubrare, non sono per presentare liste da prefisso telefonico mentre sono scettico ma aperto al confronto quando qualcuno offre ai socialisti veri e concreti spazi di azione (anche di natura elettorale).
Indipendentemente da questo penso che tutte le idee e le proposte di chi ritiene di potere tenere aperto un piccolo richiamo a certi valori debbano essere valutate e apprezzate anche se non condivise. Nel caso specifico (come per altro nelle riflessioni di Rolando) io trovo comunque elementi di stimolo e di riflessione (ripeto sia umanamente sia politicamente) che penso potranno aiutarci nei prossimi mesi finalmente (spero) lontano da pressioni elettorali o di liste per cercare punti di contatto e di condivisione ulteriori.
Posta un commento