tag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post8164900686562664821..comments2024-01-01T09:18:54.500+01:00Comments on Circolo Rosselli Milano Attualità politica: Vittorio Melandri: Ha un nome che fa pauraCircolo Rosselli Milanohttp://www.blogger.com/profile/00974502901995398987noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-40109967108869863802009-04-29T22:38:00.000+02:002009-04-29T22:38:00.000+02:00Negli anni 70 , dopo che Brandt prese la presidenz...Negli anni 70 , dopo che Brandt prese la presidenza dell'IS Lombardi <br />modificò profondamente il suo giudizio<br />sull'Internazionale Socialista. Al Congesso di Torino nel 1978 egli rilevò <br />positivamente il superamente da parte dell'IS della Carta di Francoforte. E <br />la sua apertura verso<br />i movimenti di liberazione del III Mondo.Peppe Giudicenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-71519163896529164912009-04-29T21:15:00.000+02:002009-04-29T21:15:00.000+02:00beh, anche io, che tolto un breve periodo bassiano...beh, anche io, che tolto un breve periodo bassiano da giovanissimo son <br />sempre stato lombardiano, ricordo Lombardi che in un discorso trattava con <br />sufficenza l'internazionale socialista, dicendo che "non era nè <br />internazionale nè socialista"....claudio bellavitanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-4430446267446486742009-04-29T21:09:00.000+02:002009-04-29T21:09:00.000+02:00Lombardi era un autonomista convinto ed insieme a ...Lombardi era un autonomista convinto ed insieme a Santi, Foa ed altri che provenivano dall'esperienza di Giustizia e Libertà si oppose al Fronte Popolare. Era convinto che si potesse mantenere l'unità a sinistra salvaguardando pienamente l'autonomia politica ed ideale del socialismo. Così come si oppose all'involuzione moderata del centrosinistra dopo esserne stato fautore ed ispiratore. Lombardi rappresenta la sintesi ideale di un socialismo che non vuole essere subalterno nè ai comunisti nè ai moderati.<br />Il craxismo ha rappresentato invece la degenerazione dell'autonomismo in governismo ed anticomunismo. Di un partito volto sistematicamente all'occupazione del potere. Quindi non mettiamo per carità Turati e Matteotti sullo stesso piano di Craxi. Se la prima parte della gestione di Craxi portò effettivamente ad un rilancio della tradizione autonomista essa degenerò in una deriva bonapartista che ha stravolto la tradizione socialista (forse anche al di là della volontà di Craxi stesso) e ci ha regalato De Michelis ed i suoi orribili parti: Sacconi e Brunetta.peppe giudicenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-54027196205967892362009-04-29T20:42:00.000+02:002009-04-29T20:42:00.000+02:00CONDIVO L'ANALISI DI PAOLO
AGGIUNGO CHE UN PARTITO...CONDIVO L'ANALISI DI PAOLO<br />AGGIUNGO CHE UN PARTITO SI CHIAMA TALE QUANDO NON SOLO HA LA CAPACITA' RINNOVARSI MA DI EVOLVERSI "INNOVANDOSI"<br />LE CHIACCHIERE E LO SPACCAR IL CAPELLO A QUATTRO RIMANE SOLO UN INUTILE SPRECO D'ENERGIE CHE INEVITALBIMENTE PORTA ALLO SCOGLIONAMENTOantonio luppinonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-34252869116756966952009-04-29T20:41:00.000+02:002009-04-29T20:41:00.000+02:00sono molto in accordo con mercanzini. e allora che...sono molto in accordo con mercanzini. e allora che fare, in concreto? ho recentemente conosciuto l'attuale segretaria regionale del partito, una brillante e documentata giovane, ma veramente giovane e brava, mi sembra bergamasca o bresciana, non ricordo. affidiamoci a queste nuove persone e lasciamo loro, affiancandole (solamente affiancandole, senza imporre nulla e senza condizionarle) con le nostre memorie storiche e diamo loro la responsabilità di ripartire con nuove energie a nessun rancoroso rimuginamento su quel che, ormai, fu. io credo che nuove persone giovani oneste intellettualmente e personalmente ci siano ancora. facciamo un po'di scuola di partito e di storia dell'italia fascista e repubblicana e non solo del partito socialista, perchè, in effetti, abbiamo abbandonato alla scuola (sempre dominata dalla dc per troppi anni) il non insegnamento della storia italiana. non si può lasciare ai libri di testo l'insegnamento della storia italiana solo fino alla prima guerra mondiale. abbiamo tante teste e tanta cultura fra di noi: tiriamoci su le maniche e ricostruiamo un po' di iniziativa concreta. va bene scannarsi, ma, quando si arriva a certi minimi livelli di presenza culturale e politica, se si vuole continuare a vivere bisogna decidere di fare qualcosa e subito! o no?. gian-piero.Gian-Piero Spagnolonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-48103284756749365822009-04-28T18:05:00.000+02:002009-04-28T18:05:00.000+02:00Oggi 28 Aprile a pagina 21 de l’Unità si legge che...Oggi 28 Aprile a pagina 21 de l’Unità si legge che Riccardo Lombardi fu “deputato alla Costituente e sempre eletto alla Camera”. <br /><br /> <br /><br />È vero, accadde sino a quando Lombardi fu appunto candidato alla Camera nel vasto collegio Milano-Pavia. <br /><br /> <br /><br />Poi alle elezioni politiche del 1983, quelle indette il 26 giugno per dar vita alla IX legislatura, anziché alla Camera fu candidato al Senato. <br /><br /> <br /><br />Stando a Valdo Spini, che lo scrive nella presentazione dei due volumi che raccolgono i discorsi parlamentari di Lombardi (Camera dei Deputati - gennaio 2001) fu candidato in un “collegio che sembrava sicuro”. Tanto sicuro, che Lombardi non figura fra i 38 socialisti eletti per quella legislatura in Senato. <br /><br /> <br /><br />Trombato, si potrebbe direbbe con cinica volgarità. <br /><br /> <br /><br />A dimostrazione che la “mutazione genetica del PSI”, di cui proprio Lombardi per primo aveva parlato, era in atto. <br /><br /> <br /><br />Anche se, ad onor del vero, una mutazione ancora ai primi stadi, perché i socialisti geneticamente modificati coltivati nelle serre di Arcore, i “socialisti di destra”, non erano ancora alle viste e si può credere che persino Bettino Craxi, che oggi occupa un avello nel Pantheon del PD, li avrebbe estirpati prima del raccolto. <br /><br /> <br /><br />Lombardi affermava di non temere il 51 per cento, ma di aver paura che si potesse arrivare a governare con il 90 per cento. Un timore ahinoi, che oggi a dichiararlo non si è troppo lontani dal possibile, e che però a dirlo non vale nemmeno la consolazione che se poi si paga pegno … pazienza, perché tanto non ti ascolta nessuno.<br /><br /> <br /><br />Vittorio Melandrivittorio melandrinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-11599958060288525612009-04-28T18:01:00.000+02:002009-04-28T18:01:00.000+02:00Ci risiamo. Anzi, non ne siamo mai usciti.
E' la...Ci risiamo. Anzi, non ne siamo mai usciti.<br /><br />E' la solita querelle tra autonomisti e sinistra del fu PSI: Lombardi SI Nenni NO; signorile SI, Craxi no; e così via Serrati si, Turati e Matteotti no. Riscoprire Pertini amico del PCI contro Craxi nemico di Berlinguer. Tranne poi a dover riconoscere - sempre a posteriori - che i PADRI FONDATORI avevano ragione.<br /><br />IO sono stato un FAN di Riccardo (che fu anche autonomista, forse e senza forse, prima di Nenni), anche se sono nato autonomista cioèè: meno classista e più libertario.<br /><br />Chiarisco, sono stati tutti uomini validi: i mogliori uomini d'Italia. Ma vivaddio, possibile che non siamo un po' fabiani e non riconosciamo il gradualismo degli autonomisti, contro il massimalismo della nostra sinistra? Possibile che non riconosciamo che De Martino oltre ad essere un eccellente luminare del Diritto romano era anche un eccelle te cacciatore, che preferiva uina battuta di caccia in valle ad un lavoro assiduo nel Partito? Che aavrebbe fatto volentieri come Esau pur di essere lasciato in pace?<br /><br />Che non riconosciamo che nessuno aveva le palle quadrate di Craxi, per intromettersi fra i due vasi di acciaio e salvare la ghirba al partito per almeno 15 anni. Che se non ci fosse stato Lui di socialisti non parlerebbe più neanche a sproposito, nessuno?<br /><br />Che non ammettiamo che nessuno ha saputo sostituirlo quando è andato in disgrazia sulle illusione portate dai referenda SEGNI? Perché se ci fosse stato qualcuno quel partito sarebbe ancora vivo!<br /><br />Non mi permetto di misurare gli altri, ma mi pare che stiamo sempre molto sul teorico, quando gli altri, compresi i piccolissimi repubblicani badavano al sodo. Noi sempre a fasci le pulci ed a credere al nemico, anziché al compagno, dimenticando una frase storica che nmon è stata solo usata dai fascisti: "taci il nemico ti ascolta!" Altro che i due c....ni di Renzo!<br /><br />Siamo noi la causa del nostro mal, non Bettino: quante scissioni hanno avuto gli altri partiti; e quante correnti, ognuna delle quali faceva la famosa questua, per cui il "convento era povero ed i frati ricchi?". Ma credete che se ci fossero ancora i fratelli Rosselli starebbero qui a spaccare il capello in quattro o a discutere del sesso degli angeli?<br /><br />Un partito si forma e progredisce non sui continui distinguo, ma sulle costanti condivisioni: "meglio aver torto col partito, che ragione fuori dal partito" lo ricordiamo?<br /><br />No? ce lo ricordano comunque gli altri che comandano anche senza governare.Gian Paolo Mercanzinnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-11255308814979546622009-04-28T09:46:00.000+02:002009-04-28T09:46:00.000+02:00RiRicordo l'arrivo di Riccardo Lombardi all'assise...RiRicordo l'arrivo di Riccardo Lombardi all'assise nazionale della gioventù socialista, ,nell'autunno del 1975. Erano giornate fitte di lavori, in parecchi ci stavamo prendendo una pausa al bar della scuola della CGIL di Ariccia. Ci vedemmo comparire davanti, senza nessuna formalità, questo anziano ed austero signore, leggermente ricurvo. Rimanemmo sorpresi, ci fu un lungo attimo di silenzio, rotto poi da un applauso contagioso. Alla fine, quando riuscì a parlare, Lombardi disse:"Questa non è una riunione di giovani socialisti, ma di ragazzini socialisti!". Effettivamente eravamo molto giovani, diciotto-ventenni per lo più ed il discorso di Lombardi fu quello che lasciò di più il segno su di noi. Aveva una passione per l'economia che riusciva a trasmettere anche agli ascoltatori ed una capacità ineguagliabile di far entrare l'utopia nel discorso politico di tutti i giorni. Che il diciotto settembre sia una giornata di ricordo della sua grande figura.<br />NicolinoNicolino Corradonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-14798659264626909642009-04-27T16:05:00.000+02:002009-04-27T16:05:00.000+02:00ricordo a tutti voi che il grande, onesto, colto e...ricordo a tutti voi che il grande, onesto, colto e corretto riccardo lombardi fu l'autore della nazionalizzazione dell'energia elettrica. mio padre, giovanni spagnolo ingegnere progettista di centrali elettriche, lo aiutò molto ed in modo determinante in questa impresa che poi è stata travolta dalla fame di operatività ben remunerata per i privati che ne ha determinato la successiva (ahimè) privatizzazione. la possibilità, per lo stato, di tenere le redini dell'energia era una degli interventi fondamentali per la garanzia dello sviluppo controllato a livello nazionale e permetteva la pianificazione e la programmazione economica che, appunto con ruffolo, trovava, negli anni '60, uno degli schemi fondamentali per una buona linea di attività nazionale. peccato che di pianificazione e di programmazione, in italia, se ne sia poi solo tanto parlato ed elaborato culturalmente senza mai arrivare ad una se pur minima attuazione concreta. il boom economico successivo partì alla ventura e la nostra nazione non ebbe mai la possibilità di uno sviluppo corretto. fraternamente. gian-piero spagnolo.gian-piero spagnolonoreply@blogger.com