tag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post250682727119404822..comments2024-01-01T09:18:54.500+01:00Comments on Circolo Rosselli Milano Attualità politica: Franco Astengo: SiciliaCircolo Rosselli Milanohttp://www.blogger.com/profile/00974502901995398987noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-27627527651763153062017-11-08T10:02:31.544+01:002017-11-08T10:02:31.544+01:00Nessuno può dire se il voto nazionale del 2018 rep...Nessuno può dire se il voto nazionale del 2018 replicherà sostanzialmente quello delle regionali siciliane o se, e di quanto, se ne discosterà. Infatti sono vere entrambe le tesi sostenute in questi giorni: secondo l'una la Sicilia ha spesso anticipato tendenze politiche poi affermatesi in tutto il Paese, secondo l'altra l'isola ha invece peculiarità non esportabili. Comunque sia qualcosa possiamo pur dire nel merito. Renzi è riuscito nel miracolo di resuscitare Berlusconi: voleva portargli via buona parte dei voti e marginalizzarlo, insediandosi stabilmente al centro, e invece non solo non c'è riuscito, ma ha perso a sinistra quel che sappiamo. A dire il vero non mancano i precedenti perché troppe volte il Cavaliere è stato dato per finito e invece, come la mitica Araba Fenice, è risorto dalle sue ceneri. Questa (mi riferisco agli ultimi anni) sembrava però la volta buona, ma così non è stato. E' evidente che la candidatura di Musumeci aveva una forza oggettiva e specifica e che dopo 5 anni di giunta Crocetta il gioco non era difficile, ma in ogni caso la vittoria della destra è netta e pesante. Che poi i partiti della coalizione siano lontani e divisi fra loro è cosa nota e non nuova (ricordate il '94?). Quello che conta è che Berlusconi, dopo le politiche, potrà praticare la politica dei due forni: a seconda del risultato governo di destra e solo di destra o alleanza al centro con il PD e rimasugli vari, tagliando fuori la Lega e i Fratelli d'Italia. In ogni caso il mazzo è nelle sue mani, grazie anche al Rosatellum. I 5Stelle hanno ottenuto un buon risultato ma non hanno vinto. Al di là di proclami e lamenti giustizialisti questo probabilmente sta loro bene, così potranno continuare ad inveire senza correre il rischio di dover dimostrare la loro nullità, ormai evidente anche a Torino oltre che a Roma.<br />Renzi ha detto solennemente che tirerà diritto perché il suo obiettivo resta il 40%. Credo che a questo punto il problema, più che politico, sia di natura psichiatrica.<br />Il costituendo quarto polo sembra invece ormai ammaliato dall'idea di Grasso leader visto che, dopo la penosa affermazione di Vendola di cui abbiamo già parlato, oggi il buon Bersani ha tirato fuori l'ultima delle sue scempiaggini ("con il nostro profilo civico e di sinistra Grasso ci sta da dio"). Che dire di più?<br />Maurizio Giancola maurizionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-2899192953698085412017-11-07T17:16:27.502+01:002017-11-07T17:16:27.502+01:00Condivido in pieno mla puntuale analisi fattuale e...<br /><br />Condivido in pieno mla puntuale analisi fattuale e non ideologica di Franco Astengo. La Costituzione da difendere ed attuare deve essere il tema principale unificate non solo della sinistra residuale, ma per la sua estensione all'area crescente dell'astensione elettorale ibn particolare di queo soggetti che hanno rotto l'astensione partecipando al referendum del 4 dicembre. Gli elettori referendari sono stati 33.243.845 rispetto ai 28.991.258 delle europe, cioè ben 4.252.587 in più ma sempre meno dei 35.271.541 delle politiche 2013. il voto siciliano presenta luci ed ombre e da esso non si possono trarre, a mio avviso, indicazioni serie se è stato favorevole o contrario la progetto di lista unica. Prevedo, invece, che la maggioranza dei commenti sia in questa direzione. Le elezioni siciluane nvece qualcosa dicono suula dispersione perchè accanto alle due liste con la sostituta di Fava c'era anche una lista comunista di PRC e PdCI con il suo 3,1%. Pyurtroppo bisogna tener conto dui vioto utile e leardersh, ci piacciao non ci piaccia, perché seri studui di comportamento elettorale dimostrano che foirti dubbi dulla possibilià dui superare la soglia distolgono dal votio e questa distorsione della liberà di voto è tanto più alta quanto più alta è la soglia, come è il 5% della Siciliafelicenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5826002507945626565.post-15367891865795276762017-11-07T13:56:46.407+01:002017-11-07T13:56:46.407+01:00 numeri sono senz’altro certi, le interpretazioni ... numeri sono senz’altro certi, le interpretazioni lasciano il campo all’opinabile.<br />Primo errore di valutazione è omologare l’interpretazione del voto siciliano a quello nazionale, ci sono filosofie politiche antropologicamente diverse che pesano e condizionano un elettorato <br />attratto dal potere che è lo stesso da decenni e che ruota attorno ai nuovi viceré, l’alta burocrazia regionale punto di transito di ogni processo. <br />Il trasformismo, il cambio di casacca, purché tutto rimanga immobile, è la costante (Tomasi di Lampedusa), il ceppo di origine democristiana, resiste nel tempo ed ha proliferato eredi, e il caso di Genovese a Messina (nel 2012 col PD) è l’emblema di un trasformismo, che il sistema elettorale siciliano garantisce, presidente maggioritario con assemblea proporzionale, l’autostrada per i compromessi.<br />L’astensione è l’emblema dell’impolitica, e la modificazione dei flussi di partecipazione elettorale è la conseguenza di limitazioni del voto di scambio e come dice qualcuno, della ‘finanziarizzazione della mafia’.<br />La sinistra è sempre stata perdente , se si meticcia e cerca di declinare il possibile in uno schema perverso di autonomia, riesce a condizionare elezioni locali, anche perché in sede locale ha generato a sua volta i viceré minori. <br />L’ultima illusione per di più pericolosa, è quella di illudersi di riportare al voto i delusi, quelli che sono convinti che la politica e con essa la democrazia possa affrontare o lenire i loro problemi, qualcuno si illude che la destra possa dare qualche mancia (vedi Ostia) altri non possono che essere disillusi dopo un secolo di fallimenti e illusioni. Ormai ciascuno fa da sé a raccogliere informazione, ha molte fonti, le sezioni o i giornali appesi sui muri, sono un retaggio del passato e le spiegazioni sono inadeguate. Nel ritorno al passato la destra batte di gran lunga la sinistra sinistra, perché è difensiva, mentre l’attacco della sinistra è senza punte e tifo.<br />Infine, credo che sia un imperdonabile errore continuare ad auto illudersi che siano stati gli elettori di sinistra, a impedire la modificazione della Costituzione, soprattutto in Sicilia, lo evidenzia il risultato elettorale di oggi, il referendum lo hanno vinto gli anti renziani, e in Sicilia la difesa della Costituzione è la difesa del loro statu quo, l’autonomia che consente a spese del nord di declinare il più consolidato trasformismo e la delegittimazione di ogni idealità della politica, che si esprime con l’antipolitica.<br />Il voto di domenica è un voto annunciato e antropologicamente coerente<br />mimmonoreply@blogger.com